A partire da oggi, venerdì 26 gennaio 2024, sarà infatti possibile visitare lo storico tram “Milano 1928” matricola numero 1565 all’interno del Padiglione Ferroviario del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia, accanto ad altri simboli del trasporto urbano e interurbano come l’Omnibus a cavalli e il Gamba de Legn, dove sarà collocato sulle rotaie e sulla tipica pavimentazione a massello in pietra che caratterizzava i suoi percorsi urbani e gli permetteva di condividere la strada con carrozze, automobili e autobus.
Il pubblico del Museo potrà salire a bordo e scoprire, attraverso contenuti speciali, come è cambiata Milano, vista dai finestrini della vettura, oltre a capire come questa sia evoluta negli anni e quali servizi abbia svolto nel tempo, da quello postale al tram ristorante. Non mancheranno poi le curiosità legate ai colori della livrea, agli allestimenti degli interni, al cambiamento dei biglietti, dalla moneta bucata al cartaceo, fino ai sistemi digitali.
“Oggi festeggiamo il giusto riconoscimento ad un tram che ha fatto la storia della mobilità a Milano e che è stato nostro ambasciatore nel mondo. Il ‘Milano 1928’ riesce a coniugare la visione romantica dal passato della nostra città con l’innovazione necessaria per competere con i sistemi moderni. Non è solo un efficiente mezzo di trasporto che ha contribuito allo sviluppo di Milano, ma anche una vettura iconica, simbolo della nostra tradizione. Una nota per tutti, non accade spesso che un’opera esposta in un museo, sia ancora così efficiente da essere utilizzata dai cittadini per i loro spostamenti”, ha dichiarato Arianna Censi, Assessora alla Mobilità del Comune di Milano.
“Il tram Milano 1928 è un’icona di Milano nel mondo, una vettura storica che era già innovativa per l’epoca e che lo è ancora oggi grazie al lavoro delle persone di Atm che permettono ai tram Carrelli di circolare, dotati dei più moderni sistemi tecnologici. Il tram condensa storia e futuro, memoria e attualità. È il luogo nel quale le generazioni di Milano si incontrano da quasi un secolo. Grazie alla collaborazione con questo prestigioso Museo italiano, oggi il tram entra a far parte delle sue Collezioni, dando così a tutti la possibilità di comprendere quanto la mobilità sia da sempre al centro dello sviluppo socio economico delle città”, così invece ha dichiarato Arrigo Giana, Amministratore Delegato di Atm.
Mentre Fiorenzo Marco Galli, Direttore Generale del Museo, ha dichiarato: “Un anno fa, mi auguravo che l’avvio dell’esposizione Oltrepassare, dedicata ai valichi e ai tunnel ferroviari, potesse essere solo il principio della trasformazione di un padiglione così caro al nostro pubblico e, proprio quel giorno, con Atm ponevamo le basi di un accordo per portare qui il tram Carrelli. Oggi un simbolo della città entra nella storia del Museo e nell’impegno della nostra istituzione per la costruzione e per la condivisione di una memoria che, in pochi casi come per questo oggetto, è davvero collettiva”.
I tram storici di Atm della serie 1500, chiamati “Carrelli” e noti anche come “Milano 1928”, nascono come ultimo atto della prima rivoluzione dei trasporti meneghini che inizia nel 1926 con il cambio del senso di marcia da sinistra a destra, che porta all’abolizione del Carosello in piazza Duomo e che si conclude proprio con un nuovo tram in grado di trasportare fino a cento passeggeri – senza carrozze aggiuntive – per le strette vie del centro, fino alle nuove periferie: Affori, Baggio, Chiaravalle Milanese, Crescenzago, Gorla Precotto, Greco Milanese, Lambrate, Musocco, Niguarda, Trenno e Vigentino.
Il nome Carelli risale quindi alla fine degli anni ’20 quando i due carrelli, posizionati sotto la lunga cassa in acciaio, rappresentavano una importante novità, ispirata al modello americano originale tipo
Peter Witt, che ha consentito di realizzare tram che potessero circolare all’interno del contesto urbano passando anche per strade più strette.
Il primo prototipo realizzato vede la luce un anno prima, alla fine del 1927, immatricolato con il numero 1501. Un secondo prototipo, immatricolato con il numero 1502, viene completato per l’anno successivo (1928). Nel giro di due anni, 1929-1930, vengono realizzate altre 500 unità per la città di Milano.
A Milano, sono 125 le Carrelli ancora in servizio sulle linee 1, 5, 10, 19 e 33, e sono oggetto di una costante attività di manutenzione da parte dei tecnici di Atm oltre a quella di revisione integrale avvenuta su tutte le vetture nel corso degli anni, all’interno dell’Officina Generale Atm di via Teodosio. Oggi i tram, continuando a mantenere l’aspetto d’epoca, sono infatti dotati di computer di bordo e sistemi Gps che consentono al mezzo di comunicare in tempo reale con la Sala Operativa, il grande cervello con cui Atm può coordinare simultaneamente tutti i mezzi in servizio, in modo da poter fornire, per esempio, i tempi di attesa alle fermate. Le Carrelli sono la perfetta sintesi di innovazione e tradizione: i nuovi impianti tecnologici sono stati integrati armonicamente nel corpo della vettura, preservandone il design.
Lo storico tram Carrelli diventato negli anni un simbolo di Milano in Italia e nel mondo, tra i più apprezzati dai milanesi e il più fotografato dai turisti, ha viaggiato fuori dai confini del Paese e ha ospitato diverse celebrità. Negli anni infatti ha circolato per le strade di Bruxelles e di Melbourne: oggi, oltre a Milano, viaggia per le vie di San Francisco ed è esposto nel museo tranviario di Sidney.
Recentemente un modellino identico all’originale, composto da oltre duemila mattoncini Lego, è volato a Billund in Danimarca: dal settembre 2023 l’opera è esposta alla Lego House dopo aver superato la verifica tecnica effettuata all’Officina Generale Atm di via Teodosio.
Le Milano Ventotto si sono anche trasformate in set cinematografici, location per interviste e luoghi insoliti frequentati da personaggi famosi.
“Il tram Carrelli è un vero simbolo di una città che ama la sua storia. Questo tram nasce alla fine della prima grande rivoluzione dei trasporti milanesi della fine degli anni Venti del Novecento, ha percorso la città per quasi cento anni e continua a farlo. Da oggi ad accoglierci nel padiglione ferroviario ci sarà proprio il tram di Milano sui cui potremo salire per scoprire come è cambiato nei tanti anni di servizio e come la città intorno a lui si sia trasformata”, spiega Marco Iezzi, Curatore Trasporti del Museo.
Nelle collezioni del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci sono infatti presenti ampie raccolte dedicate ai trasporti con oggetti afferenti prevalentemente al periodo che va da metà Ottocento ad oggi. Il padiglione, recuperato dall’ente fiera di Milano all’inizio degli anni Cinquanta, viene dapprima impiegato come area di deposito del nascente Museo; nel 1953 diviene hangar aeronautico della mostra dei Trasporti e, a partire dal 1964, dopo la costruzione del nuovo edificio Aeronavale, ospita la collezione delle Ferrovie dello Stato recuperata dal Museo ferroviario di Roma Termini e una sezione specifica dedicata al trasporto pubblico locale in cui il tram Carrelli di Milano sarà il nuovo portabandiera.
INFO PER LA VISITA E APPUNTAMENTI SPECIALI
Il Tram Carrelli Milano 1928 è collocato all’interno del Padiglione Ferroviario ed è inserito all’interno del percorso di visita del Museo, incluso nel biglietto di ingresso (intero 10,00 € | ridotto 7,50 €).
Il Tram sarà uno dei protagonisti delle visite guidate al Padiglione Ferroviario, pensate per bambini dai 6 anni, famiglie, adulti.
Da non perdere: una foto con il tram sullo sfondo o a bordo del tram per creare la tipica cartolina “Saluti da Milano” e renderla virale.
Il Tram diventerà anche uno degli highlights del Museo e sarà inserito tra i soggetti della linea di merchandise Museum Icons, disponibile da acquistare al Bookshop per portare a casa un pezzo della storia di Milano.
Referenze immagini: ATM; Marco Montella
Museo delal Scienza e delal Tecnica Leonardo da Vinci, Museo, Tram, ATM, Carrelli 1928, Storia
e speriamo non esca più
speriamo invece che sia il primo ed ultimo ad entrarci. Questi gloriosi tram devono viaggiare ancora a lungo sulle strade di Milano
L’ ennesima meraviglia tecnologica Italiana. Grazie al Museo della Scienza che permette a tutti di imparare tutte quelle “cose” che altrimenti non si saprebbero.!!!!
Grazie…
E’ il miglior tram che sia mai esistito a Milano e non solo a Milano: bellissimo esteticamente e perfetto da un punto di vista funzionale; riesce a combinare infatti l’ agilità alla capienza interna e alla abitabilità; non mi sono mai sentito a disagio all’ interno di un tram carrelli, anche con discreto affollamento, ogni percorso a bordo di un carrelli ha sempre avuto il sapore di un viaggio, da turista, ma all’ interno della propria città.
I successivi jumbo tram, porcheria assoluta… meglio i nuovi sirio e sirietto, ma sempre con l’ errore tecnico della disposizione dei sedili stile pullmann.
Tram Fascisti! 😉
È un’icona della città.
Bellissimo il vecchio tram ma, per favore, fate togliere quella orribile macchinetta obliteratrice e fate ripristinare il posto del “vecchio bigliettaio”, personaggio entrato anche nella canzone dialettale milanese con la canzone “La circonvallazion”
Ecco dove dovrebbero stare…