Milano | Ponte Seveso – Demolizione di via Edolo 39: febbraio 2024

Aggiornamento dal cantiere di via Edolo 39, dove si trova l’antico caseggiato posto ad angolo acuto con via Melchiorre Gioia. Ci troviamo in zona Ponte Seveso e Cassina de Pomm nel distretto della Centrale.

Ancora non è stato diffuso nessun rendering del progetto se non quello già inserito nel nostro articolo di avvio del cantiere, che vede il recupero del vecchio caseggiato e la costruzione di un edificio di 3 piani dalla forma particolarmente acuta.

questo link la storia dell’edificio di via Edolo, un tempo affacciato sulla Martesana.

Il cantiere in questi giorni di fine febbraio.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Architettura, Demolizione, Via Melchiorre Gioia, Via Edolo, Riqualificazione, Martesana

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6 commenti su “Milano | Ponte Seveso – Demolizione di via Edolo 39: febbraio 2024”

  1. La rincorsa a cementificare i “buchi “ in zona Greco fanno pensare come si vuole evitare una edilizia UMANA. Vediamo o cantieri citati nella cartina : CEN9 , secondo il passa parola dopo la riqualifica dovrebbe entrarci una nota pasticceria di Greco ! CEN8 , riqualificazione dello stabile da uffici ad albergo . CEN5 , come al solito da un capannone si sta completando un palazzo da diversi piani ( anche con un lutto per la morte di un muratore ) . NOL2 dovrebbe essere la costruzione di una RSA forse interrotta per motivi di ampliamento di un ex campo di basket in palazzo (?) riprenderà? Per ora hanno da poco posizionate delle telecamere di controllo , aggiungo che a 50 metri angolo Popoli Uniti , c’è uno spazio comunale , che si spera diventi un giardino ! Purtroppo la carina è interrotta in alto se no si potrebbero rilevare sone appetibili per …..gli avvoltoi

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  2. Anche se la speranza di aprire i navigli vada di giorno in giorno spegnendosi, mi auguro che un minimo di decenza a via Melchiorre Gioia la si possa dare! E’ una autostrada pericolosa e sconfusionata con un arredo urbano imbarazzante ad oggi

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  3. Melchiorre gioia è lunghissima.
    Non c è un albero. Certo sotto c è la Martesana ma esistono vasi per piante bellissimi. Alberi simili a cipressi , thuya, comunque sempreverdi con ingombro limitato potrebbero essere messi perlomeno sui due spartitraffici.
    Avremmo un viale alberato lungo 2 km.
    Il costo visti i grattacieli che spuntano come funghi in zona potrebbero essere stra coperti dagli oneri di urbanizzazione.
    Ma sembra che questa amministrazione sia disinteressata all’ arredo urbano e al verde…poco business.
    Nello specifico via Edolo 39 non era uno stabile di pregio e ci sta quello del rendering anche se ha un piano in più.
    Diversamente dalla torre di piazza carbonari che da 3 piani è passata a 15.

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  4. Abito in zona da quasi 70 anni e ricordo Martesana aperta….puzza, topi ecc. Ricordo che quando hanno deciso di chiudere il pezzo da lunigiana a greco il proprietario di questa casetta si è STRENUAMENTE OPPOSTO alla demolizione, rimanendo quindi come una spina nel fianco fino ad oggi!

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  5. Sono d’accordo con i vostri commenti. Ma ripeto sempre: pensate che al comune interessa la città e i cittadini? È chiaro ché no. Solo cemento

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  6. Se lei avesse visto il proverbiale ‘apriamo i navigli’ saprebbe che è un’autentica idiozia. Si tratterebbe solo di un tratto, con pareti così alte da farlo assomigliare più ad una muraglia che ad un naviglio, che non si comprende dive dovrebbe sfociare. Un progetto totalmente demente. Già chiamarlo progetto è un parolone. E non sono una cittadina che parla senza cognizioni. Sono architetto vecchio ordinamento in tutela e recupero. Beh in quella roba non vi é traccia di recupero. Molto meglio piantumare il viale..sempre che poi venga fatta manutenzione ordinaria costante. Ma anche questa, la vedo difficile, basta vedere in che condizioni disastrose si trovano persino i giardini storici. Un’autentica tragedia

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