Durante la presentazione tenutasi ieri, 3 aprile 2024, della campagna “Milano Home of Design“, presso Palazzo Giureconsulti, l’assessora al Lavoro e Sviluppo Economico Alessia Cappello ha delineato il programma ufficiale della Milano Design Week 2024, anticipando gli aspetti chiave della manifestazione che si terrà dal 15 al 21 aprile, in parallelo al Salone del Mobile.
“La Milano Design Week torna con un programma diversificato, sempre più internazionale e inclusivo, in sintonia con il contesto locale. Si tratterà di una settimana dedicata ad esposizioni e incontri per professionisti del settore, ma anche un’opportunità per tutti di esplorare il design in tutte le sue forme. Si preannuncia una celebrazione per la città che coinvolgerà non solo le aree storiche tradizionalmente associate alla Design Week, ma si estenderà anche a nuove zone, promuovendo la valorizzazione di tutti i quartieri”, ha dichiarato l’assessora Cappello. “La Design Week, insieme al Salone del Mobile, ha giocato un ruolo significativo nel consolidare la posizione di Milano come capitale mondiale del design, come dimostrano l’attesa per l’evento, i ricavi generati, le relazioni con acquirenti e media nazionali ed internazionali. Questa manifestazione non è solo un evento prestigioso, ma anche un motore di crescita economica e culturale per la città.”
Numeri dell’edizione 2024: Come consuetudine, il Comune ha selezionato tramite un bando pubblico progetti e iniziative di interesse pubblico per comporre il programma ufficiale della Milano Design Week. Si conferma il trend di crescita degli ultimi anni, con 182 iniziative (+3,4% rispetto all’edizione del 2023) per un totale di 1.326 appuntamenti in città (10,5% in più rispetto all’anno precedente). Questi dati sono particolarmente significativi considerando le regole più stringenti proposte dall’Amministrazione per preservare la coerenza e la qualità della manifestazione, nonché per limitare l’utilizzo commerciale dello spazio pubblico.
Diffusione della Milano Design Week in città: Mostre, esposizioni, eventi e installazioni apriranno le loro porte in 18 quartieri diversi della città, ognuno con la propria identità e offerta unica. Operatori del settore, turisti e cittadini avranno l’opportunità di esplorare Milano attraverso le zone tradizionalmente centrali della settimana del design, ma anche attraverso nuove aree come Zona Porta Venezia e Zona Monumentale. Quest’ultima si arricchisce di un nuovo percorso che includerà la via e il quartiere Sarpi, coinvolgendo anche il Centro Culturale Cinese. Oltre alle zone centrali, saranno coinvolte anche aree meno centrali come Nolo, Crescenzago e Barona, con progetti incentrati sull’economia circolare, la tradizione artigianale e la sperimentazione.
Presenza nei palazzi: Anche quest’anno la manifestazione offrirà l’opportunità di scoprire i palazzi storici della città che ospiteranno iniziative legate al design. Ad esempio, Palazzo Litta accoglierà alcune mostre del progetto 5Vie Design Week, mentre Palazzo Bovara e Palazzo Castiglioni saranno spazi dedicati rispettivamente ai progetti di Elle Decor Material Home e L’Appartamento Spagnolo. Villa Mozart ospiterà l’esposizione Doppia Firma della Fondazione Cologni, mentre Palazzo Morando presenterà una mostra fotografica di Carlo Valsecchi sulle opere realizzate dallo studio di architettura di Antonio Citterio e Patricia Viel. Altri spazi come l’ex seminario arcivescovile, ora Portrait Milano, e la Galleria d’Arte Moderna saranno sede di diverse iniziative legate al design.
Intersezioni con la moda: Moda e design si uniranno anche durante l’edizione del 2024, con eventi come Milano Moda Design, che accoglierà le iniziative legate alle collezioni per la casa e gli eventi dei brand di moda. Installazioni e progetti di impatto visivo saranno proposti da marchi come Bottega Veneta, Ralph Lauren e Zegna, quest’ultimo coinvolto anche nella riprogettazione di piazza Duomo e del proprio showroom. Numerosi altri appuntamenti si terranno anche nel Quadrilatero della Moda.
Riutilizzo di edifici comunali dismessi: Come l’anno scorso, l’Amministrazione ha invitato operatori del design a immaginare progetti o installazioni all’interno di spazi comunali dismessi, che saranno aperti al pubblico durante la Milano Design Week. Tra i progetti selezionati ci sono la trasformazione della ex Casa dell’Acqua di via Giacosa in un’installazione immersiva sul tema dell’acqua, e la rigenerazione di spazi commerciali dismessi nei quartieri Cimiano e Niguarda per ospitare le esposizioni di giovani designer emergenti.
Pedonalizzazioni tattiche: Per migliorare la fruizione pubblica degli eventi e ridurre il traffico veicolare, il Comune realizzerà progetti di pedonalizzazione temporanea con elementi di urbanistica tattica in due delle aree con maggiore concentrazione di eventi: zona Tortona e zona Brera. Gli arredi utilizzati verranno riutilizzati per interventi di pedonalizzazione davanti alle scuole della città.
Temi prioritari: Per l’edizione 2024, il Comune ha chiesto agli operatori di porre particolare attenzione a quattro temi prioritari: partecipazione dei giovani designer, sostenibilità ambientale e circolarità, accessibilità per persone con disabilità, e promozione di mezzi di trasporto sostenibili.
Accoglienza per i giovani: Il 54% dei progetti accolti nel programma prevedono iniziative dedicate ai giovani e alle giovani designer, per favorire la loro partecipazione e visibilità durante la Milano Design Week. Iniziative come We Will Design di Base Milano e il campeggio urbano “The Glitch Camp” offriranno ospitalità gratuita agli studenti e ai designer under 30 in arrivo in città.
Sostenibilità, circolarità, accessibilità: Come da diversi anni ormai, anche l’edizione 2024 sarà una Milano Design Week particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale e sociale. Quasi il 60% dei progetti accolti in palinsesto adotta soluzioni circolari attraverso il riuso di allestimenti e di materiali precedentemente utilizzati. Tra le molte proposte dedicate al tema, da segnalare il progetto Solferino 28- Città Miniera: nello storico cortile del Corriere della Sera, l’installazione realizzata da Mario Cucinella riproduce una “città” costruita con casse della frutta in legno che, dopo la manifestazione, saranno smontate per tornare alla loro funzione originale. In piazza San Fedele, invece, la designer Nicoletta Gatti proporrà il progetto Second Life: 10 alberi caduti durante il nubifragio del luglio 2023 e messi a disposizione dal Comune di Milano saranno trasformati da 10 designer in totem-sculture d’autore. Al termine dell’esposizione le opere saranno esposte all’ADI Design Museum e successivamente messe all’asta per ripiantare nuovi alberi in città. Infine, secondo quanto dichiarato dagli operatori in fase di candidatura, il 33% degli spazi e delle installazioni presenti nel palinsesto adotteranno soluzioni per garantire la piena accessibilità alle persone portatrici di disabilità sensoriali e motorie.
La campagna della Milano Design Week: Milano si prepara a dare il benvenuto ai tanti in arrivo per la Milano Design Week con una campagna che vestirà la città di un racconto fotografico in 5 scatti di cui fanno parte 45 fra designer, architetti, chef, ricercatrici, curatori d’arte, studenti. L’obiettivo è di far sentire chi arriva alla Milano Design Week come a casa, accolto da una città che si presenta con un’identità collettiva chiara, autentica, cui contribuisce chi vive, lavora, crea, studia, ricerca e anche chi amministra la città, visto che il Sindaco Sala ha voluto far parte di uno degli scatti.
La campagna è caratterizzata da 5 creatività, opera di Valerio Nico, fotografo non ancora trentenne che ha lavorato in tutto il mondo e che oggi è based in Milano: ritratti collettivi con scene di vita quotidiana che si svolgono, con naturalezza, in contesti simbolo della città. Proprio in questo c’è l’unicità di Milano, città in cui anche i luoghi iconici evolvono continuamente – nel loro utilizzo, nel loro significato – e spesso diventano setting dove lo stile di vita milanese prende forma, in un costante gioco di rimandi fra bellezza e funzionalità. “Presentiamo oggi Milano of Home of Design, campagna che afferma un messaggio molto chiaro: il design – considerato nella sua accezione più ampia – come veicolo potente di racconto e di promozione della città, capace di rafforzarne il posizionamento – se non addirittura il posto nell’immaginario collettivo – come destinazione per un viaggio, un congresso, un’esperienza di studio o di lavoro, l’avvio di un business”, conclude Fiorenza Lipparini, direttrice Generale di Milano & Partners.
La mappa dettagliata del Fuorisalone.
Referenze immaigni: Comune di Milano, Fuorisalone
Ma qualche collaborazione NON temporanea tra designer e Comune di Milano per trasformare la sciatteria permanente in città?