Milano | San Cristoforo – Asti Architetti progetta “Alzaya” in via Watt 15

Via Watt è una delle vie che sta vivendo una notevole trasformazione urbana negli ultimi tempi, con un significativo cambiamento nella destinazione dell’intero quartiere, da industriale a residenziale. E’ situata nel distretto di San Cristoforo, che è stato a lungo il fulcro delle prime attività industriali, tra cui la Società Ceramica Richard, attiva già a metà dell’Ottocento e situata proprio sulle rive del Naviglio Grande, ora sede del WPP Village

La prossimità del distretto di San Cristoforo all’area di via Tortona e di Porta Genova ha portato alcuni vecchi capannoni industriali a trasformarsi in spazi espositivi per mostre e fiere nel corso del tempo. In particolare, lo spazio di via Watt 15 sarà sottoposto a un’operazione di rinnovo urbano con un nuovo progetto.

Alzaya, questo è l’originale nome scelto (riferito all’alzaia del Naviglio Grande non distante da via Watt) per la realizzazione di un nuovo complesso residenziale ricco di verde e ampi terrazzi.

L’intervento è firmato dallo studio Asti Architetti e prevede la realizzazione di un complesso a destinazione residenziale suddiviso in quattro corpi di fabbrica di quattro piani fuori terra per cui sono previste 104 unità abitative.
I quattro edifici sono immersi in un grande parco condominiale che si sviluppa all’interno del vasto isolato.

Particolare attenzione nel progetto è stata rivolta al design e alla funzionalità che si ritrovano ad esempio nelle logge e nei profondi balconi che garantiscono spazi vivibili esterni per tutte le unità residenziali.

Per rendere l’edificio ancora più sostenibile sotto il profilo energetico è prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico per sfruttare l’energia rinnovabile solare. L’impianto fotovoltaico produrrà l’energia elettrica che sarà utilizzata per l’alimentazione delle utenze degli spazi comuni, garantendo sostenibilità ambientale e riduzione dei consumi.

Milano – San Cristoforo, via Watt 15 > ALZAYA (nella mappa Urbanfile codice: SCI6) (uffici residenziale)

  • committente: Savills Investment Management
  • progetto architettonico e paesaggistico: Asti Architetti
  • ingegneria: Mpartner
  • commercializzazione: Abitare Co.

Qui di seguito il sito del cantiere.

  • Referenze immagini: Asti Architetti; Google Map
  • San Cristoforo, Asti Architetti, Via Watt, Alzaya, Riqualificazione, Residenziale
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | San Cristoforo – Asti Architetti progetta “Alzaya” in via Watt 15”

  1. La solita robba.. copia/incolla, copia/incolla… che barba..

    Asti peggio di Attila in questo senso.
    Per carità, sono sterpaglie che diventano residenze (per ricchi, of course), ma tutte uguali. Non c’è scampo.
    Ma non si annoiano da Asti a far sempre la stessa cosa? Si vede di no, si vede che i committenti quello chiedono e i clienti pure.

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    • In realtà prima non c’erano sterpaglie ma Megawatt, uno spazio espositivo, usato piuttosto spesso. Diciamo l’ennesimo spazio convertito in case, senza migliorare i servizi del quartiere. La trasformazione urbana di cui si parla nell’articolo riguarda solo la costruzione (molto più che riqualificazione) di nuovi edifici ad uso abitativo

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  2. Buongiorno vorrei qualche informazione in più, indirizzo preciso di dove sarà costruito l’alloggio e costi per un bilocale o trilocale

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  3. State rendendo un quartiere ricco di storia, e quando parlo di storia intendo edifici risalenti al 1400, in una vera schifezza. Probabile non sapete che non lontano da via Watt dove per altro sorge un asilo voluto da R. Ginori. C’è una casa ( ci vivo) che ovviamente restaurata fa parte dei tre piccoli castelli che erano residenza estiva degli Sforza. Comunque veramente orrende ste case.

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    • Scusa ma era uno spazio espositivo, già edificato, che è stato venduto e demolito per far posto ad un edificio a uso abitativo…chi si accollava l’onere di comprare l’edificio demolirlo e farci un parchino? Se ti sei fatto un giro in zona ci sono vari giardini pubblici e in teoria dalla riconversione dello scalo San Cristoforo dovrebbe sorgere un grosso parco per cui non è proprio una situazione disperata ecco.

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