Milano | Centro Storico – Riqualificazione vie e piazze area Scala: luglio 2024

Milano Centro Storico. Da mesi sono in corso i lavori per riqualificare un insieme di vie e piazzette nell’area compresa tra il Cordusio e piazza della Scala. Avevamo già visto il completamento di via del Lauro, e l’avvio di via dei Bossi, via Arrigo Boito e piazzetta Maurilio Bossi. Ora da qualche settimana è in fase di cantiere via Santa Margherita e piazza Paolo Ferrari. In questo caso il progetto è dello studio dell’architetto Leopoldo Freyrie insieme a MIC – HUB.

Iniziamo da via Santa Margherita.

Proseguiamo con piazza Paolo Ferrari.

Concludiamo il giretto virtuale con via Filodrammatici e piazzetta Maurilio Bossi.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Centro Storico, Brera, Riqualificazione, Asti Architetti, piazzetta Maurilio Bossi, Piazza Paolo Ferrari, Via Santa Margherita
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12 commenti su “Milano | Centro Storico – Riqualificazione vie e piazze area Scala: luglio 2024”

  1. Peccato per tutte le persone che vanno lì in ufficio e non avranno più i posti moto che vengono eliminati per allargare inutilmente il marciapiede. La via è praticamente solo di uffici e banche. La cosa crea un disagio enorme e accrocchi di moto sparse ovunque.

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    • Direi che di macchine e moto siamo pieni nel centro. Più spazio per le persone e meno per i parcheggi. La via è sempre piena di gente, sia lavoratori che turisti.

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  2. il fatto che i lavori dei privati siano più in tono con la pavimentazione pubblica di quelli del comune fanno pensare… con tutto il bene che si può volere alla giunta per alcune modifiche al progetto di M4

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  3. Che bei lavori, finalmente si da dignità al centro.
    NON È PIU SOSTENIBILE il centro autostradale stile parcheggione dellautogrill.

    I motorini mi disturbano meno delle automobili.
    Devo confessarlo.
    Ma una volta fatti i lavori e tolte le auto si possono pure multare e rimuovere nelle zone dove si può benissimo arrivare con 8 metropolitane, 800 autobus, e 80 tram…

    Che bisogno c’è di arrivare in duomo con i mezzi propri non lo ho mai capito.
    All’estero non lo concepiscono proprio
    Bisogna anche educare in tal senso.

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