Milano | Centro Storico – Cantiere M4 Vetra e Molino delle Armi: settembre 2024

Milano Centro Storico. A 17 giorni dall’apertura della tratta centro-ovest della M4, ecco un aggiornamento sullo stato del cantiere per il ripristino in superficie dell’area della stazione M4 Vetra. I marciapiedi stanno prendendo forma e i tecnici e manutentori di Webuild stanno completando la pavimentazione con i classici sampietrini, utilizzando cubetti di granito (o porfido), ormai una scelta consueta. È visibile anche l’installazione del lucernario accanto alla torre degli ascensori.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi;
  • M4, Via Santa Sofia, Via Pantano, Brolo, Piazza Velasca, Torre Velasca, M3 Missori, M4 Sforza-Policlinico, Metropolitana, via Francesco Sforza, Via Larga, Via Albricci, Vetra, Sant’Ambrogio, De Amicis
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Centro Storico – Cantiere M4 Vetra e Molino delle Armi: settembre 2024”

  1. Muretti/ ascensore / scale, scarabocchiati tra 3 2 1….

    Possibile che nessuno crei delle leggi severe per gli imbratta o danneggia beni pubblici??

    Al mio rientro dall’estate sono atterrato a Linate e mi sono immedesimato in un turista, non esiste 1mq che non sia ricoperto da murales (centro compreso)

    Che vergogna!

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    • “Chiunque, fuori dei casi preveduti dall’articolo 635, deturpa o imbratta cose mobili altrui è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 309” art. 639 Codice Penale.

      non ho capito se siete convinti che fare una legge azzeri i reati in esso contenuti o cosa… si l’Amministrazione dovrebbe pulire di più ma spesso non è competenza del comune bensì di privati, RFI, banche etc ma il reale problema è chi li fa. easy as that

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      • Sono stati chiusi dal regime nei primi del 900, poiché in pieno futurismo si decise che il futuro era l’automobile, ancor prima nel periodo così detto industriale, tutti i corsi d’acqua erano principalmente usati non più come vie di comunicazione ma come scarichi delle acque reflue sia per le abitazioni che per le industrie stesse, e di conseguenza erano per lo più maleodoranti, e si colse l’occasione per tombinare tutto.
        Ovviamente dopo 80 anni la città e la società si sono evolute, e i corsi d’acqua non sono più le fogne a cielo aperto di una volta, abbiamo i depuratori, l’industria si è allontanata dalla città, e le auto abbiamo scoperto non essere l’unico mezzo che ci colloca nel futuro. L’idea di riaprire i corsi d’acqua in una città nata intorno all’acqua ha senso.

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  2. Da profano, vedendo le fotografie ci si chiede come facciano a finire tutto entro due settimane o poco più. Il timore è che facciano le cose di corsa – male – e che tra pochi mesi vedremo già parti che vanno in malora…

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