Milano | Centro Storico – Cantiere Cattolica Bis ex Caserma: novembre 2024

Milano Centro Storico. Aggiornamento di novembre 2024 dal cantiere ancora in fase di bonifiche per l’espansione dell’Università Cattolica di Milano nella vicina Caserma Garibaldi di piazza Sant’Ambrogio.

Per trasformare la vecchia caserma ottocentesca è stato scelto un progetto dello studio dell’architetto Gianmaria Beretta (Beretta Associati). Lo studio ha collaborato con gli strutturalisti di Redesco e Tesker per gli impianti. Il progetto mira più alla conservazione degli spazi che a rivoluzionari effetti d’architettura.

La Caserma Garibaldi risale al 1807 e venne progettata da Girolamo Rossi per alloggiare i veliti (corpo creato da Napoleone con caratteristiche analoghe a quelle dei futuri bersaglieri) e concluso da Giovanni Voghera nel 1843. L’edificio (oggi Caserma Garibaldi per l’appunto) occupa l’area dello scomparso complesso conventuale di San Francesco Maggiore, la seconda chiesa per dimensioni dopo il Duomo e a suo tempo celebre per la ricchezza di opere d’arte (fra le quali la leonardesca Vergine delle Rocce (oggi conservata alla National Gallery di Londra, mentre la prima versione, poi rifiutata, si trova al Museo del Louvre di Parigi).

Da qualche settimana parte della facciata restaurata, è stata “spacchettata” dalle impalcature. Come si vede, è sparito il colore giallo intenso utilizzato un tempo (dagli anni Quaranta agli anni Ottanta del Novecento) che caratterizzava gli intonaci di quasi tutti gli edifici pubblici di Milano.

  • Referenze fotografiche: Studio Beretta; Roberto Arsuffi
  • Sant’Ambrogio, Centro Storico, Studio Beretta, Università Cattolica, Riqualificazione, Largo Gemelli, Caserma Garibaldi
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Centro Storico – Cantiere Cattolica Bis ex Caserma: novembre 2024”

  1. Piccola precisazione storica:

    Più che dagli anni 40 dell’800 il giallo è dagli anni 60 dell’800. Quello che è erroneamente noto come Giallo Milano è infatti, in realtà, il Giallo Savoia, voluto dai nuovi regnanti per differenziarsi dai precedenti.

    In epoca asburgica, gli edifici pubblici (e in realtà un po’ tutti gli edifici della città) avevano questo colore panna/cremisi chiaro, che i restauri hanno già restituito, tra gli altri, al Teatro alla Scala o alla Reggia di Monza.

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    • Quindi il giallo panna chiaro molto più elegante sarebbe il giallo degli austriaci.

      Mentre il giallone piscione molto più volgare lo avrebbero scelto i Savoia piemontesi?

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  2. Il giallo panna mi sembra però forse un po’ troppo chiaro, le immagini di Milano che ci vengono restituite dai dipinti sono generalmente più calde (per non parlare del terribile restauro di palazzo Morigi, di un bianco abbagliante che ricorda le isole greche). Trovo invece davvero troppo scuro lo zoccolo grigio, le tonalità neoclassiche sono molto più moderate. Se è una prova, suggerisco una forte schiarita!

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  3. Ennesimo business immobiliare.
    Qualcuno ha una vaga idea del fantasmagorico valore immobiliare di questa caserma.
    A fronte di cosa è stata ceduta all’ università cattolica, cioè a un privato?
    Perché ancora una volta si tratta di un bene pubblico di immenso valore “regalato” a un privato. A un investitore.
    Io ricordo che in cambio vengono ristrutturate delle palazzine nella caserma di piazza Firenze ma mi piacerebbe che un giornalista di inchiesta, se esistono ancora, ci dicesse esattamente i termini della questione.!!

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