Milano Lampugnano. Negli ultimi giorni, il futuro dell’Ippodromo La Maura a Lampugnano ha vissuto un’improvvisa accelerazione. Giovedì sera, F3A Green, società in trattativa con Snaitech per l’acquisto dell’area, ha presentato pubblicamente il proprio progetto di riqualificazione. Poche ore dopo, questo venerdì mattina, il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha dichiarato l’interesse del Comune ad acquisire l’area nel caso in cui l’accordo con F3A Green non andasse in porto. Sala ha inoltre rivelato di averne già discusso con l’amministratore delegato di Snaitech.
Quindi il futuro de la Maura potrebbe rimanere verde, anzi, diventare proprio un parco pubblico, cosa che attualmente non è.
Lo scorso 11 novembre il consiglio comunale aveva approvato un ordine del giorno presentato da PD e Riformisti sul futuro dello Stadio di San Siro, includendo, in modo inaspettato, un paragrafo dedicato alla Maura. L’impegno richiesto alla giunta era la riqualificazione dell’area, una decisione insolita considerando che si tratta di una proprietà privata, di cui F3A Green sta negoziando l’acquisto. Tuttavia, con l’attenzione concentrata principalmente sullo stadio, il riferimento alla Maura è passato quasi inosservato fino alla sera di giovedì.
Durante l’incontro organizzato da F3A Green in via Quarenghi, la società ha illustrato il proprio progetto per La Maura. Tra i relatori, a sorpresa, Gabriele Mariani e Veronica Dini, noti per il loro impegno ambientalista e il supporto ai comitati cittadini. Mariani, ex candidato sindaco per la sinistra radicale, e Dini, avvocata, hanno presentato un percorso partecipativo per la riqualificazione dell’area, che ospita due piste per l’ippica, Maura e Trenno, spesso al centro di polemiche per i concerti estivi.
Il progetto punta alla valorizzazione del verde e alla creazione di edilizia per le fasce deboli, ma include anche edificazioni libere, con un aumento degli indici volumetrici nella pista di Trenno, situata all’interno del Parco Sud. Un’operazione che richiederebbe modifiche al “Piano territoriale di coordinamento” del Parco Sud, solitamente destinato a interventi minimi, come chioschi o aree di servizio, e non all’edilizia residenziale.
Le stime parlano di almeno 130.000 metri quadrati di edificazioni libere, capaci di ospitare circa 4.500 nuovi residenti, oltre all’edilizia per fasce sociali svantaggiate. Un’ipotesi che ha suscitato critiche, come quelle di Enrico Fedrighini, consigliere comunale del gruppo misto, che ha definito la proposta “una speculazione edilizia mascherata da progetto partecipativo”. Fedrighini ha sottolineato che l’attuale normativa vieta edificazioni su terreni vincolati del Parco Sud, a meno di varianti specifiche che comprometterebbero le tutele ambientali.
Ed eccoci a questa mattina del 22 novembre che ha visto il sindaco Sala lanciare una proposta alternativa: l’acquisto dell’area da parte del Comune per destinarla esclusivamente a verde pubblico. “Si tratta di un parco grande il doppio del Parco Sempione”, ha dichiarato Sala, aggiungendo di aver discusso con Snaitech la fattibilità economica dell’operazione.
L’iniziativa ha suscitato critiche: il consigliere comunale Enrico Fedrighini ha denunciato il progetto come speculativo, mentre Giulia Pelucchi (PD) ha sottolineato la necessità di mantenere l’area pubblica. Venerdì, il sindaco Beppe Sala ha annunciato l’interesse del Comune ad acquistare l’area per destinarla a parco, qualora l’accordo con F3A Green fallisse, evidenziando la sua importanza ambientale.
La vicenda è segnata da divisioni politiche: esponenti dell’opposizione hanno accusato alcuni promotori del progetto di tradire le loro precedenti posizioni ambientaliste, mentre altri evidenziano la mancanza di chiarezza nei dettagli del piano.
Ma sull’area si può costruire oppure no? Perchè senza una certezza su questo, su che basi Sala userebbe i nostri soldi per comprare l’area? Il prezzo cambia notevolmente….
mah, centinaia di mq destinati all’edificazione, chiedendo pure al parco sud di “farsi da parte” in nome del sociale ecc ecc, mah roba che neache Albertini avrebbe osato, invece oggi si può e si fa. Squallido!
non mi convince, mi sembra ogni giorno peggio di prima,
Ma perchè non proviamo a recuperare i milioni dimq di aree dismesse che esistono nel Comune di Milano?
Forse perchè è più complicato, grazie alle leggi cervellotiche di questo Paese ?
Il Pgt tanto sbandierato, serve solo a dare il via libera a lottizzatori di ogni genere?
A Milano abbiamo oneri bassi rispetto al resto d’Europa (e anche stpendi..), provare a dire a speculatori e finanziatori di ogni dove, “se vuoi invenstire a Milano, con questi oneri, fallo intervenendo nel recupero di aree dismesse, che ne abbiamo tante, non nel costruire su aree libere. Principi fondanti del Parco sud e della legge regionale..
“ll sindaco Beppe Sala ha annunciato l’interesse del Comune ad acquistare l’area per destinarla a parco, qualora l’accordo con F3A Green fallisse, evidenziando la sua importanza ambientale”
Diccedeno questo i sidaco Sala ha già dimostrato il suo fallimento, perchè aveva dalla sua lo strumento per gestire queste situazioni e non l’ha usato. Hai voglia proporre l’acquisto, hai sbagliato prima.
Ma lui è un manager e molti lo hanno votato “turandosi il naso”.
Peccato, le prossime generazioni pagheranno il conto
Non dico che si debba cementificare tutta l’area del comune di Milano ma in questo caso letteralmente a fianco dell’area c’è il Parco di Trenno che non è dei più piccoli. Piuttosto, mi piacerebbe che le nuove costruzioni avessero un’architettura più coraggiosa, idealmente una dignitosa via di mezzo fra la Casa Batllò e gli ubiqui parallelepipedi “massimo volume occupabile” con logge…
Buonasera Abu. Vorrei risponderti perché mi ha colpito il tuo commento (in verità tutti e concordo appieno). Promuovi l’azione edificatrice ma ci sono 2 punti: 1 architettura e si vede chiaramente come la giunta Sala abbia fatto abbattere parti antiche, chiese, palazzi liberty e costruzioni tipo i gasometri che prima facevano parte del nuovo Politecnico ed invece li stanno smantellando (almeno 1 certo). E fa abbattere ciò nel nome di cubi di vetro acciaio/cemento, senz’anima. 2 io vivo in zona sud Ovest Famagosta e dal parco trenno al Forlanini era un tutt’uno del parco agricolo Sud. Solo nella mia area avevamo 3 campi di grano (agricoltura), un bosco di circa 2000 alberi ad alto fusto, risaie, orti e varie cascine (caimera, Moncucco, bianca, Monterobbio ed altre) e tutte queste cascine come le rispettive aree coltivate sono diventate quartieri eco mostri. Tanto vicino c’è altro verde… Ma con questa scusante hanno cementificato tutto. E tra poco arriveranno gli stadi Milan e Inter. E tanti saluti all’ultima parte di verde ed agricoltura. Il tuo pensiero purtroppo invita gli speculatori: tanto c’è vicino il parco trenno, così si sentono giustificati nel cementificare. Non interpretare il mio come accusa, per carità. È solo un confronto.
Buonasera Varty, grazie per il tuo pacato commento, non credo comunque che gli speculatori abbiano bisogno del mio incoraggiamento, sono già attrezzati in proprio! Immagino che vedere la propria zona nel limbo fra città e campagna popolarsi di palazzoni non sia piacevole. D’altra parte stiamo comunque parlando di una città, il che comporta che case e palazzi facciano parte del panorama. Io ho recentemente perso una discreta vista sullo skyline dei nuovi grattacieli del centro perché una piccola palazzina di due piani è stata sostituita da una nuova costruzione con le logge alta sei piani. Un po’ mi rode ancora ma uno dei tratti della nostra Milano che mi piace di più è la sua capacità di demolire e ricostruire, di cambiare faccia.
Ripeto, senza farci prendere la mano sulle colate cementizie, alternando costruzioni e spazi verdi, a me piacerebbe che committenti (soprattutto loro!) e architetti osassero di più, che le nuove costruzioni diventassero vita quotidiana degli inquilini e anche attrazioni turistiche per chi ama le città.
La foto aerea di copertina è molto interessante. Io mi chiedo perché vi siano così tanti prati e così pochi alberi. L’area dell’ippodromo e tutte le aree a prato dovrebbero essere piantumate con alberi d’alto fusto. Un polmone verde essenziale per un’area così massicciamente urbanizzata com’è la provincia di Milano. Francoforte è circondata da vaste aree boschive. Perché da noi si scarta sempre questa soluzione? Il progetto di speculazione edilizia va bocciato senza se e senza ma, ovviamente.
Il Sindaco, che pratica ciclismo- ma non a Milano ?- dovrebbe ragionare su un Ciclodromo o andare a farsi un giro al Vittoria Park di Brembate -BG- . Perchè non si pensa ad un luogo nel verde, sicuro e protetto dove si possano avviare le nuove generazioni al ciclismo ? Creare un park con un percorso fisso di ciclocross- mountain bike, bmx ed un anello- pista per il ciclismo su strada? Affidare la gestione ad una cooperativa sociale di recupero di persone con problemi di reintroduzione nel mondo del lavoro .?
Utopico?
7 scali ferroviari più non so quanti altri mq di aree dismesse non bastano per poter realizzare interventi di edilizia residenziale e terziaria? Non si guardano mai gli esempi ben riusciti delle città all’estero?
Ben venga il parco
Areea dismessa come piazza d’armi? Che verrebbe destinata per oltre il 60% a parco, nonostante sia praticamente dietro il Parco delle Cave, che piccolo non è. E nonostante sia in una zona che necessiterebbe di tanta riqualificazione, che un mix di nuovi edifici residenziali e dedicati a servizi potrebbe aiutare