Milano | Centrale – Cantiere Dropcity nei Magazzini Raccordati: dicembre 2024

Milano Centrale. Come al solito i cantieri non rispettano mai i tempi annunciati durante le presentazioni dei progetti. Infatti la storia dei Magazzini Raccordati del rilievo ferroviario della Stazione Centrale è lunga anni ormai, presentati per la prima volta nel 2016, con tanto di bellissime suggestioni (rendering), si è aspettato il 2022 per vedere passi avanti e una nuova presentazione con tanto di autorità. Peccato che avessero promesso l’inaugurazione del comparto rinnovato per la primavera del 2024. Perlomeno siamo giunti a fine 2024 e la situazione pare stia procedendo a gran ritmo da qualche mese. (di seguito i rendering presentati nel 2016)

Si tratta di Dropcity, il nuovo Centro di Architettura e Design che avrà luogo all’interno dei Magazzini Raccordati di via Ferrante Aporti e Via Sammartini, parte della stazione Centrale.

Il progetto prevede la riqualificazione dei 28 tunnel lungo via Sammaritini i quali, con oltre 10.000 metri quadrati, ospiteranno postazioni di lavoro e gallerie espositive, atelier di produzione e laboratori di falegnameria, robotica e prototipia avanzata, fino a una materioteca e a una biblioteca civica, spazi dedicati all’architettura e al design, ai giovani e alla città.

Dropcity è un progetto ideato dall’architetto Andrea Caputo per creare a Milano uno spazio dedicato all’architettura, rispondendo alle esigenze di una comunità professionale molto vasta e concentrata. Con il supporto di Nhood Services Italy e Grandi Stazioni Retail, il progetto sarà realizzato nei Magazzini Raccordati, lungo via Sammartini, con l’obiettivo di promuovere la rigenerazione urbana e favorire il dialogo tra la città e il mondo dell’architettura.

L’apertura, prevista inizialmente per la primavera 2024, al momento potrebbe essere pronta per la prossima primavera e il programma include:

  • Una biblioteca civica specializzata in architettura e design.
  • Spazi espositivi gratuiti per mostre su architettura, design, urbanistica e sostenibilità.
  • Una materioteca dedicata ai materiali innovativi e sostenibili.
  • Laboratori di prototipazione avanzata per lo sviluppo di progetti.
  • 400 postazioni di lavoro attrezzate per professionisti e studenti.

Il progetto punta a trasformare un’area abbandonata in un polo culturale e professionale, integrandolo nel tessuto urbano e offrendo ai giovani uno spazio per sviluppare idee e progetti. Sottolinea inoltre l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per rigenerare la città, contribuendo alla sua visione sostenibile e innovativa.

I Magazzini Raccordati della Stazione Centrale di Milano rappresentano un manufatto di straordinario interesse storico, economico e culturale. Con oltre 100 spazi distribuiti su una superficie complessiva di 40.000 metri quadrati, si estendono per due chilometri lungo via Ferrante Aporti e via Sammartini. La loro architettura riflette uno stile tardo Liberty con influenze Decò, evidente nelle decorazioni in cemento dai motivi geometrici della facciata e nei caratteristici portali in ferro battuto, simili a quelli della Stazione Centrale e tipici dell’inizio del Novecento.

Un po’ di storia

La storia dei Magazzini affonda le radici nei primi anni del XX secolo, con la costruzione del Rilevato Ferroviario, una massicciata sopraelevata realizzata per far correre i binari della nuova Stazione Centrale, inaugurata negli anni ’30. Il rilevato, messo in funzione già nel 1914, serviva non solo al transito ferroviario, ma anche al trasporto dei materiali necessari alla costruzione della stazione stessa.

A livello stradale, furono creati spazi destinati allo stoccaggio e alla distribuzione delle merci, che venivano trasferite dai treni ai magazzini tramite un ingegnoso sistema su rotaia interno. Questo collegamento diretto, che attraversava l’intero rilevato, diede origine al nome “Magazzini Raccordati”. Le merci, arrivate senza dazi attraverso i binari interni, dovevano passare la dogana posta all’ingresso dei magazzini per essere distribuite. Così, i Magazzini si configuravano come una sorta di zona franca di oltre due chilometri nel cuore della città.

Con il progressivo abbandono del trasporto merci su rotaia in favore di quello su strada, il sistema perse rilevanza. Le rotaie interne vennero dismesse e i Magazzini vennero progressivamente destinati ad attività commerciali all’ingrosso e artigianali. Durante la Seconda Guerra Mondiale, furono utilizzati come depositi di armi e dormitori per i militari, mentre negli anni ’60 divennero un punto di accoglienza per molti immigrati provenienti dal Sud Italia. A partire dagli anni ’70, i Magazzini iniziarono un lento e inesorabile declino.

Lo stato attuale

Dal 2000, i contratti di affitto non sono più stati rinnovati, e oggi solo 13 spazi su oltre 100 sono occupati, mentre il resto versava in stato di abbandono e degrado. La proprietà dei Magazzini è delle Ferrovie dello Stato, ma la gestione del complesso è stata affidata, con una concessione trentennale, a Grandi Stazioni Spa, una società del gruppo FS a capitale misto (60% pubblico e 40% privato). Questa è l’ente di riferimento per ogni ipotesi di riqualificazione, anche temporanea, dei Magazzini.

Un’opportunità per il futuro

Esempi virtuosi provenienti da altre città europee e mondiali offrono spunti preziosi per ripensare il futuro dei Magazzini Raccordati. A Parigi, Vienna, Berlino, Londra e New York, il recupero di spazi ferroviari simili li ha trasformati in luoghi pulsanti di vita cittadina, centri di attività culturali, ricreative, artistiche e innovative.

I Magazzini Raccordati di Milano possono seguire lo stesso percorso, diventando un punto di incontro e sviluppo per la città. Coniugando il valore storico di una memoria centenaria con la creatività di nuove idee, questi spazi rappresentano una risorsa unica e preziosa, in grado di dare vita a un modello di interazione virtuosa tra ambiente e cittadino.

Qui a seguire un po’ di foto del 2013 che mostrano lo stato di degrado in cui versava il rilievo ferroviario, per fortuna ormai un ricordo.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Centrale, Progetto, Via Ferrante Aporti, Via Sammartini, Magazzini Raccordati, Dropcity, Centro di Architettura e Design, Nhood
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | Centrale – Cantiere Dropcity nei Magazzini Raccordati: dicembre 2024”

  1. Grazie Urbanfile per questo articolo molto esauriente sulla situazione Magazzini e Dropcity.
    La mia associazione FAS “incalza e sollecita” da una decina d’anni tutte le parti in causa per un rilancio dei Magazzini, ha collaborato a molti dei progetti di aperture temporanee, e ora segue e sostiene il progetto di riuso permanente con Dropcity.
    Abbiamo anche fatto da capofila per ottenere il supporto dal Ministero Cultura alla prima iniziativa di Dropcity ancora in costruzione: la Drop City Convention 2023 http://www.magazziniraccordati.it/?p=3555
    A chi interessa conoscere meglio i cento anni di storia dei Magazzini segnalo questo libro, che abbiamo realizzato e che ha diffuso già qualche migliaio di copie: http://www.magazziniraccordati.it/?page_id=2667
    I link portano a un sito di architettura un po’ vecchiotta e da rinfrescare, sapete, i volontari non hanno mai molti mezzi…

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  2. … A Parigi, Vienna, Berlino, Londra e New York, il recupero di spazi ferroviari simili li ha trasformati in luoghi pulsanti di vita cittadina …
    -> Ma a Berlino dove ed di quale stazione state parlando…?
    Visto che la città non ha mai avuto una grande stazione paragonabile alla stazione centrale di Milano – infatti x i mondiali del 2006 ne hanno costruita una nuova – mi manca il nesso, scusatemi…

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  3. MOLTO INTERESSANTE LA STORIA DI QUESTI SPAZI.
    NON HO CAPITO COME MI SEMBRAVA DI AVER LETTO SE È VERO CHE FARANNO QUALCOSA O È L’ENNESIMO FLOP ❓GRAZIE

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