Lo scorso 8 giugno la gara per l’assegnazione fino al 2040 della concessione per la gestione degli spazi commerciali delle stazioni italiane (Milano inclusa) è stata vinta dalla cordata italo-francese Borletti-Antin-Icamap con un’offerta da 953 milioni di euro. Ciò significa che finalmente si porrà mano alla ristrutturazione dei famosi Magazzini Raccordati, il lungo rilevato ferroviario, cioè le due fasce di magazzini edificati lungo i lati del terrapieno dello scalo ferroviario della Stazione Centrale che, per un chilometro (per ciascun lato) tra piazza Duca d’Aosta e via Spoleto, taglia in due il quartiere Greco. Le ferrovie lo scorso anno hanno iniziato un restauro delle pareti esterne e dei sottopassi che uniscono in cinque punti i due lati dei quartieri, NoLo e Ponte Seveso.
Da tempo è pronto un progetto dello studio Giugiaro, che abbiamo già visto intervenire per il ridisegno della Stazione Centrale, che prevede un destino commerciale per ciascun blocco lungo le vie Ferrante Aporti e Sammartini. All’interno dei rilevati, a cavallo con viale Brianza, sarà realizzato un parcheggio da 600 posti auto a raso terra, quindi senza necessità di scavi.
Il progetto prevede anche l’allargamento dei marciapiedi, la possibilità di usufruire del piano binari e la creazione di ammezzati dove possibile. Sul lato Sammartini ci saranno attività legate al mercato alimentare, mentre il lato Ferrante Aporti sarà riservata al commercio generale, ai caffè e ai ristoranti.
Un’operazione molto complessa e vasta di recupero edilizio e urbanistico, per la quale è ipotizzato un investimento tra i 40 e i 50 milioni di euro, che porterà ad una riqualificazione di due intere zone.
Benissimo ! Una zona riqualificata a favore della cittadinanza milanese
operazioni simili all’estero (es. Londra) hanno avuto grande successo.
…però finché non lo vedo non ci credo!! :))
I tentativi di Londra sono più una leggenda che una realtà: a Vauxhall negli anni hanno aperto qualche locale e qualche ristorante, ma l’effetto non è stato poi così travolgente: certo è tutto ripulito da scritte ed ordinata (come peraltro ora è via Sammartini a seguito dell’operazione di maquillage).
In quest’ottica, sarebbe ideale che alcuni degli spazi dismessi ospitassero iniziative gastronomiche quali il ‘mercato metropolitano’ di Porta Genova o una succursale di Eataly ..
Mah insomma, l’ultima volta che sono stato a Londra non mi sono sembrati affatto una leggenda (es. Southwark / London Bridge)
Anch’io finchè non vedo non ci credo, mi sembra impossibile che si riqualifichi tutta quella zona invece di fare l’ennesimo schifosissimo centro commerciale fuori città, consumando suolo agricolo, davvero impossibile!
Il progetto sembra bellissimo ma trovo un po’ deludente che praticamente sia l’ennesima zona di Milano dove mangiare e bere (mercato alimentare da una parte, caffè e ristoranti dall’altra) e che quindi vive solo di sera e nei week end.
Sarebbe bello prima o poi che si crei una zona che faccia da “incubatore” (o ancora di salvezza) per tutte quelle piccole attività commerciali indipendenti e di nicchia che stanno sparendo soffocate dai franchising e dall’e-commerce. O per negozi stranieri che si elevino un po’ dalla triste mediocrità in cui versano adesso.
Quella zona li ha estremo bisogno di essere…
TERRAFORMATA.
Quindi ottimo il progetto, se si potesse farei ancora più verde e ancora più pedonale.
Ma in uno di quei Tunnel c’è anche il rifugio dei senzatetto della Caritas, lo chiuderanno?
Spero di no.
Da anni cittadini e associazioni chiedono un “tavolo” con Comune e proprietà dei magazzini per arrivare insieme a usi sia commerciali sia di utilità civica. Il concept Giugiaro è talmente concept che non si occupa minimamente, prima ancora che delle destinazioni d’uso (Buenos Aires a neanche un kilometro, 2 enormi centri commerciali lungo Vle Sarca), di bisogni energetici, microclima della zona (4=mila mq tutti climatizzati:come? dove si spara fuori l’aria calda? come si può captare energia dal sottosuolo e dal piano binari?, modifica degli interscambi di trasporto magari portandoli al coperto (lo sa qualcuno che è competenza Regionale?)… E tutti i servizi culturali PUBBLICI della zona 2 sono sui confini. Quella Grande Muraglia ne è un asse centrale. Non deve usarne un pezzo la città? Ricordiamoci che è nato cento anni fa come “bene comune” e che i residenti sono stati penalizzati da oltre 10 anni di abbandono. Si parla molto di rammendi, ma anche “risarcimento” è una parola da considerare.
la vicinanza delrilevato ferroviario ,quindi delle rotaie,alle case sia in via f.Aporti che in via Sammartini,meno abitata,trasmette lo sferragliamento dei treni in transito e un panorama poco gradevole ai residenti di f.aporti e Sammartini.quindi con tutta la fantasia che si vuolela valorizzazione mi sembra alquanto difficile .bisognerebbe demolire tutto il rilevatocosa impossibile praticamente.mi accontenterei di un’imbiancatura seria fatta come si deve che valorizzi il monumento archeologico industriale anni 20.
con il rischio di trasformare la f.aporti esammartini in un bordello,rumori,confusione fino notte tarda non mi piace per niente.a chi non piaccionole suddette vie cambino zona.non c’è alternativa.