Milano | Urbanistica – La città accelera con 35 progetti finanziati dai fondi europei

Trentacinque nuovi progetti finanziati dai fondi europei, di cui 23 già in fase di realizzazione e una serie di opere concluse grazie alle misure economiche valide per il periodo 2014/2020. Sono questi i risultati esposti dal Comune di Milano il 28 e 29 novembre scorso a Roma, nel corso di due importanti eventi dedicati allo sviluppo urbano sostenibile e al ruolo cruciale della Politica di Coesione Europea nei territori.

L’iniziativa ha riunito rappresentanti di istituzioni rilevanti come l’Autorità di Gestione del PN Metro Plus 2021-2027, la Commissione Europea, l’Anci, le 14 città metropolitane di Messina, Catania, Napoli, Palermo, Roma, Firenze, Genova, Milano, Venezia, Torino, Cagliari, Reggio Calabria, Bologna e Bari, oltre ai rappresentanti del partenariato locale.

Per il Comune di Milano, è stata l’occasione per presentare gli obiettivi perseguiti grazie al PON Metro 2014-2020 e aggiornare sullo stato di avanzamento del nuovo programma PN Metro Plus 2021-2027, che conferma l’impegno della città verso uno sviluppo urbano sempre più sostenibile, inclusivo e orientato al futuro.

Nel quadro del PN Metro Plus, Milano ha avviato infatti 35 interventi strategici, di cui 23 già in fase di realizzazione. Tra i progetti più significativi la componente digitale della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (BEIC), centro culturale di eccellenza in fase di realizzazione nell’area di Porta Vittoria (al link nostro ultimo aggiornamento), e i lotti della “Magnifica Fabbrica” del Teatro alla Scala che prevedono la costruzione di nuovi laboratori e depositi nelle aree dismesse di Rubattino-Lambrate. Anche il progetto “900 +100 Punti di vista“, dedicato all’ampliamento del Museo del Novecento con la riqualificazione del Secondo Arengario, si distingue per la capacità di rafforzare l’offerta culturale della città e il suo posizionamento a livello europeo. Per questo è stato presentato alla Commissione Europea come Operazione di Importanza Strategica, grazie al suo contributo alle politiche europee e al ruolo sociale che svolgerà per la comunità.

Oltre a promuovere l’identità culturale, il PN Metro Plus sostiene una visione integrata di rigenerazione urbana che include interventi di riqualificazione energetica, come quelli riguardanti 150 alloggi in via San Romanello (Quinto Romano), nuove infrastrutture per la mobilità sostenibile con due tratte dedicate alla circolare filoviaria 92 e una nuova Control Room per il monitoraggio della mobilità e della sicurezza urbana. Sono previsti, inoltre, investimenti in ambito welfare per contrastare la povertà minorile, in un quadro complessivo di interventi per un valore di 149,3 milioni di euro.

Durante l’evento “#BetterCity. Racconto di un programma per le città del futuro”, sono emersi anche i risultati raggiunti con il PON Metro 2014-2020, tra cui 117 nuovi autobus ibridi diesel-elettrici Euro VI progettati per ridurre emissioni di CO2, consumi e inquinamento acustico e la riqualificazione di spazi pubblici come piazza Castello e via Beltrami, per un valore di 7,37 milioni di euro, con l’aggiunta di oltre 186 nuovi alberi, 14mila essenze arbustive e fiori e 16mila mq di pavimentazione naturale.

“Sono 68 i progetti finanziati dal PON Metro React-EU e dal POC Metro che il Comune ha messo in campo. Progetti – afferma l’assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali, Emmanuel Conte – che parlano di inclusione sociale, innovazione e sostenibilità. Un risultato per nulla scontato e ottenuto grazie alla capacità del Comune di tradurre in atti amministrativi le opportunità che, in anche in questo caso, arrivano dall’Europa. Grazie agli investimenti offerti dall’Unione Europea Milano punta, con ancora più decisione, su rigenerazione urbana e crescita sostenibile, dimostrando come le città possano trasformare i fondi comunitari in azioni concrete”

  • Referenze immagini: Comune di Milano
  • PN Metro Plus, Milano, progetti, Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (BEIC), centro culturale, Porta Vittoria, Magnifica Fabbrica, Museo del Novecento

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Urbanistica – La città accelera con 35 progetti finanziati dai fondi europei”

  1. La passerella tra i due Arengari distrugge la prospettiva con piazza Diaz e la terrazza Martini.
    Non mi sembra un’ opera indispensabile.
    Non mi sembra bella.
    Sarebbe sopportabile se non ci fosse una piazza dietro con un grattacielo nel mezzo. Chiediamo all’ architetto che ha progettato il grattacielo dietro cosa ne pensa? A chi è venuta l idea? Al barbiere di Sala?

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    • La soluzione migliore sarebbe abbattere quella schifezza post guerra di Centro Diaz sostituendolo con qualcosa di molto più moderno, bello e più basso. Così, non solo Milano si libera di una porcheria e la fighissima passerella non rovinerà alcuna prospettiva anzi la migliorerà
      Se voi per bella prospettiva intendete la visione pungente e costante di un palazzone osceno dalla splendida cornice della galleria .. stiamo apposto

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      • Mi sembra il mondo al contrario…non sarà come la tour eiffel o un grattacielo di new York di inizio novecento, ma di tutto quello che c’è a Milano non è sicuramente il peggio, meglio sicuramente dei nuovi grattacieli a banana o a forma di gelato squagliato. La passerella è il trionfo dell’ inutile, dello spreco e di chi non ha il minimo senso estetico: consiglio di uscire da piazza della Scala e inquadrare meglio la prospettiva appena entrando in Galleria.

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  2. Se ho capito bene l’articolo, la cosa che più servirebbe a Milano – ossia l’asservimento semaforico per i tram – non si farà nemmeno con i fondi europei?

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  3. si continua col cemento (spesso inutile) e niente valorizzazione a servizi come trasporti carenti, strutture sanitarie (magari in collaborazione con Ats / Regione), abitazioni per persone anziane / fragili / coppie giovani con basso budget, rifacimento strade, regolarizzare le piste ciclabili ed i marciapiedi, verde esistente e verde nuovo… E solo per fare alcuni esempi…

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    • “Basso budget” a Milano tra un po’ non si potrà più nemmeno dire. Chi si azzarderà verrà automaticamente catapultato nell’hinterland.

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  4. I fondi PNRR però non sono “finanziamenti europei” a fondo perduto, sono prestiti che dovremo restituire. È una differenza fondamentale che andrebbe rimarcata. Questi sono soldi che vanno a debito di tutti gli italiani, non dimentichiamolo

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