Milano | Lorenteggio + Ronchetto – Cantiere nuovo ponte ciclopedonale Naviglio-Tirana: fine marzo 2025

Milano, Ronchetto e Lorenteggio.

Aggiornamento di fine marzo 2025 dal cantiere per la costruzione del ponte/passerella ciclopedonale che collega piazza Tirana e il Lorenteggio all’area di Ronchetto sul Naviglio e via Lodovico il Moro, attraversando sia la ferrovia, sia il Naviglio Grande così come la via Lodovico il Moro, unendo i due territori separati da secoli. Per ora il percorso è possibile effettuarlo solo in parte, perché la passerella non è stata ancora completata del tutto ed è possibile passare da un quartiere all’altro passando in parte sul ponte e in parte attraverso i tunnel della metropolitana che consentono l’accesso alla nuova stazione M4 San Cristoforo.

Anzitutto una “bella nota folcloristica” (si fa per dire), che dimostra come se manca la sicurezza nei depositi della nuova metropolitana, forse c’è qualche problema. Non vorremmo essere disfattisti, ma se dei ragazzini possono entrare in un deposito e imbrattare i vagoni, ci chiediamo se un terrorista possa fare la stessa cosa e sabotare o fare peggio, in uno dei vagoni. Forse ATM e il Comune dovrebbero intervenire e provvedere a sanare questa falla nella sicurezza.

Torniamo al cantiere per la passerella piazza Tirana – Ronchetto sul Naviglio. Gli ascensori sulla Lodovico il Moro ancora non sono entrati in funzione, in compenso stanno creando i marciapiedi. Al contempo stanno completando anche tutta la struttura el ponte e la nuova piazza al Ronchetto, dove ci sarà il capolinea dei bus.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • M4, Ronchetto sul Naviglio, San Cristoforo, Lorenteggio, Naviglio Grande, Via Lodovico il Moro, Via Martinelli, Passerella Ciclopedonale
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

13 commenti su “Milano | Lorenteggio + Ronchetto – Cantiere nuovo ponte ciclopedonale Naviglio-Tirana: fine marzo 2025”

  1. Un progetto così in Italia, a Milano, non si può fare.

    Sia per la qualità costruttiva – vedi già i pannelli deformati e disallineati da un montaggio approssimativo oppure da calcoli approssimativi sulla loro resistenza alle escursioni termiche, chissà – sia perchè in un amen ci si svuoteranno sopra infinite bombolette, adesivi vari e sporcizia.

    Ormai è fatta, presto vedremo a che punto è la civiltà di quell’area.

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    • Anche perché solo qui in Italia c’è questa moda architettonica di fare costruzioni con pannelli e piastrelle, il tutto colorato. Fa schifo. In città va promosso uno stile sobrio, liberty o industrial. No questo schifo. E vengono anche premiati. Bah

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    • Peggio forse la ciclabile in Buenos Aires.La sporcizia già c’è, addirittura ieri mattina (io prendo la M4alle 06,00)2 clochard dormivano beatamente, e ti assicuro nn sono piacevoli certi incontri qnd nn c’è ancora nessuno in giro !L’asscensore funziona solo lato San Cristoforo ahimè!
      Per quanto riguarda la civiltà , nn credo riguardi solo quell’area ….!!!!

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    • Condivido in pieno. È stato sin dall’inizio un progetto orribile, per estetica, design e qualità. Fa ridere (si fa per dire) che non siano ancora stati attivati gli ascensori lato Lodovico Il Moro: forse si sono dimenticati che si tratta di una linea che serve l’aeroporto di Linate e questo significa obbligare le persone a portarsi la valigia su per le scale oppure trascinarlo sulla passerella infinita che parte da via Martinelli che ha una pendenza a dir poco faticosa. Senza contare che l’area è abitata soprattutto da anziani che sino a oggi non sono stati evidentemente mai considerati, dando loro come unico mezzo per raggiungere la metro (che, ricordo, serve anche l’ospedale Policlinico) 2 rampe di scale impegnative o la suddetta passerella. Stessa cosa valida per i disabili, alla faccia della tanto decantata inclusione. Ma veniamo al degrado che la zona già presenta, ancora prima di essere terminata. Non esiste un cestino. Non uno. Scale, passerelle, passaggi presentano tutti rifiuti di ogni genere: da pacchetti di sigarette, a bottiglie di birra, cartoni di pizza, cicche di sigarette, bucce di frutta (per settimane sono rimaste bucce di mandarini e di banane), e per un certo periodo abiti abbandonati, sacchetti di plastica, come se qualcuno avesse bivacco per giorni. Un degrado impressionante. Sporcizia e inciviltà. Non oso pensare a come diventerà nel tempo. Complimenti a chi ha progettato ma soprattutto complimenti a chi sta seguendo i lavori. A chi non ha un minimo di senso del decoro, a chi non è in grado di pensare di mettere dei cestini, a chi se ne fotte di anziani, donne incinte e disabili perché non attiva gli ascensori, a chi sta rendendo una zona periferica ancora più brutta fingendo di riqualificarla. Vergogna è l’unica parola che viene in mente.

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  2. È una meraviglia vedere simili manufatti.
    Infatti quelli da poco realizzati si presentano,incredibile,con le campiture a tinta unita non devastate da graffiti.È una meraviglia,ripeto.

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  3. Una schifezza totale, claustrofobico, costoso, caldo, insicuro. Soldi buttati via. Come al solito, ai si Istria piacciono le schifezze costose

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