Milano, Sempione.
La ciclovia di corso Sempione, ieri, 24 aprile 2025, è stata intitolata alle “Staffette Partigiane“, le donne della Resistenza che con coraggio e abnegazione, spesso al costo della vita, hanno partecipato alla lotta di Liberazione dal nazifascismo. Saranno ricordate anche così nella città che ne vide moltissime partecipare alle azioni di informazione clandestina, di cura dei feriti, di sabotaggio utilizzando la bicicletta come mezzo di trasporto.
L’iniziativa fa parte del palinsesto “Tempo di Pace e di Libertà. 80 Anni di Liberazione”, promosso dal Comune di Milano nell’ambito del progetto Milano è Memoria.






Alla cerimonia hanno partecipato i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e Primo Minelli, presidente di ANPI Milano. La ciclovia, realizzata da MM Spa, si estende per circa 2,5 km e si configura come un nuovo sistema di percorsi ciclabili monodirezionali, in sede riservata, tra i due filari di platani che costituiscono l’ossatura di corso Sempione. Completano il progetto pavimentazioni ecologiche, aree di sosta, nuove rastrelliere, fontanelle e percorsi pedonali accessibili.
Da oggi è online sul canale open spotify anche il podcast “Milano, le donne della Resistenza”, una puntata speciale ed estesa del progetto Memorabili, realizzata da Officina del Podcast per Milano è Memoria, in collaborazione con il Dipartimento di Studi storici “Federico Chabod” dell’Università degli Studi Statale di Milano.
Nel podcast, le voci e i racconti di: Sandra Gilardelli, una delle ultime staffette partigiane ancora in vita, vedova del comandante Michele Fiore “Mosca”; Tiziana Pesce, figlia di Giovanni Pesce e Onorina Brambilla; Daniela Saresella, docente di Storia Contemporanea; Primo Minelli, presidente di ANPI provinciale di Milano.
Una testimonianza intensa e necessaria, per ricordare che la Resistenza è stata anche, e profondamente, una storia di donne.















- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Google; Facebook
- Corso Sempione, Sempione, Arredo urbano, Verde Pubblico, Pista Ciclabile, Ciclovia di corso Sempione, Staffette Partigiane
Ottimo. Inutile ribadirlo ma il 25 Aprile si DEVE festeggiare la liberazione e ringraziare per sempre il coraggio dei partigiani, veri patrioti.
Ma se la pista ciclabile fa parte integrante di una strada chiamata corso Sempione come fa ad assumere un altro nome?
La retorica non manca mai.
Scusi, che cosa c’entra la retorica?
La retorica sulla Resistenza. Che io rispetto ma quanta retorica intorno, appunto.
Buongiorno Fabio.
Premettiamo che questo sito si occupa di architettura, edilizia ed urbanistica e non certo di “politica”. Consenta comunque una riflessione.
Viva e straviva la Liberazione! Siamo un popolo libero e liberato dal nazifascismo e questo è solo un bene. Tuttavia, piaccia o no, l’Italia non è stata liberata dai Partigiani (notare il rispetto che ho per loro usando la maiuscola), ma dagli Alleati (Americani e nel nostro caso Canadesi) con l’aiuto dei Partigiani, ma non “solo” da quesi ultimi, diciamo così. Può non piacere, ma questa è la Storia. Il resto sono retorica e propaganda.