Milano, Lorenteggio e Ronchetto.
Aggiornamento dei primi di maggio 2025 dal cantiere per la costruzione del ponte/passerella ciclopedonale che collega piazza Tirana e il Lorenteggio all’area di Ronchetto sul Naviglio e via Lodovico il Moro, attraversando sia la ferrovia, sia il Naviglio Grande così come la via Lodovico il Moro, unendo i due territori separati da secoli. Per ora il percorso è possibile effettuarlo solo in parte, perché la passerella non è stata ancora completata del tutto ed è possibile passare da un quartiere all’altro passando in parte sul ponte e in parte attraverso i tunnel della metropolitana che consentono l’accesso alla nuova stazione M4 San Cristoforo.
Iniziamo il nostro giretto virtuale da piazza Tirana e la prima parte della rampa della passerella ciclopedonale. Questa parte del ponte è ancora interdetta all’utilizzo.


















Passiamo ora all’area del grande anello o chiocciola che consente di discendere la rampa dalla passerella e portare il percorso delle biciclette lungo l’alzaia del Naviglio Grande. Anche questa parte della passerella è interdetta all’utilizzo.


























Una nota “folcloristica” e preoccupante alla quale ho assistito. La convivenza nell’alzaia tra i ciclisti, i runners e pedoni le domeniche specialmente, diventa impossibile. Prima o poi qualche pedone finirà all’ospedale perché investito da qualche bicicletta troppo veloce. Speriamo una volta completati i lavori l’alzaia sarà allargata.

Eccoci sul versante del Ronchetto della passerella. Questa è la parte già completata o quasi. Ancora inutilizzabili però le due cabine ascensori. Col caldo di ieri (25° circa e non era neanche estate) si percepiva un caldo rovente sulla passerella assolata. Gli scarabocchi vandalici stanno già aumentando. Nel frattempo il piazzale tra via Lodovico il Moro e via Martinelli prende sempre più forma.

















- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Dario88
- M4, Ronchetto sul Naviglio, San Cristoforo, Lorenteggio, Naviglio Grande, Via Lodovico il Moro, Via Martinelli, Passerella Ciclopedonale
Bisognerà spiegare a questi ciclisti (della domenica) che le piste ciclo pedonali non sono il Vigorelli e si chiamano appunto così perché vi transitano anche i pedoni. Sono percorsi da passeggiate e non piste da corsa.
tutto come ampiamente previsto….
Ingiustificabile. Non può che essere una precisa volontà di incentivare il degrado di determinate zone, che attraversa i vari livelli decisionali. Compresi quelli tecnici, la cui deontologia professionale è andata a farsi benedire da tempo.
Un vero ecomostro anni 90.
Per quando è previsto l’abbattimento e la costruzione di qualcosa di più umano, pratico e meno demodè?
Finirà come la Darsena.Imbrattamenti ovunque e nessuna manutenzione .
Ovvio che ci siano gli scarabocchi: c’è ne saranno sempre di più fino a coprire l’intera struttura a portata di mano. Perché non una semplice struttura in acciaio senza pannelli e senza superfici da imbrattare?
Perché per gli architetti creativi sarebbe stato troppo banale. Devono stupire ad ogni costo. Vogliono finire sulle riviste di architettura. E poi la parcella si calcola in percentuale sul costo dell’opera…
Preoccupato per tanti pannelli bianchi che verranno riempiti di graffiti
Spero abbiate pensato di piantare alberi perché di cemento ne abbiamo anche troppo
Ridateci i nostri parcheggi. Dopo anni di sopportazione dei cantieri ci avete tolto i posti auto e le multe arrivano a valanga
Non si fa così. Siamo stati troppo penslizzati e le multe sono insopportabili. Pensate a dei parcheggi subito
noooo la polizia nooooo, come se non fosse appena stata inauguarata una metyropolitana proprio per togliere le macchine, nooooooooo
Gli fai una metropolitana davanti al portone di casa e loro cosa fanno?
Si lamentano dei parcheggi abusivi per le automobili.
C’è del genio in tutto questo.
La cosa che mi lascia più perplesso di questa vicenda è che l’opera è pesantemente criticata da tutti e il progettista non senta il bisogno (anche didattico) di spiegarla. Forse siamo noi a non averla capita. Silenzio e basta: “glissez, n’appuyez pas”. Forse hanno capito di aver fatto uno scempio?
giusto per dare un nome e un volto al progettista(i).
https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2014/6/16/photos/cache/zingonia-sogno-infranto-la-sua-storia-alla-biennale-di-venezia_be8848c0-f4b2-11e3-8bcf-7fb145d0436a_v3_large_libera.jpg
Dal web: Luca Astorri, Matteo Poli, Riccardo Balzarotti e Rossella Locatelli, concederanno qualche spiegazione ai poveri abitanti che subiranno il degrado (scongiurando che non diventi disagio/apprensione/danno)?
Perchè la forte sensazione è quella di una immeritata rappresaglia verso certi quartieri.
Concordo con molti altri su questo ecomostro.
Chi non ha pensato a quei poveretti che da via Martinelli si devono fare un bel tragitto sotto sole, vento, pioggia e se capita neve per finalmente arrivare alla metro?
Poi un bel ponte leggero in acciaio era proprio impensabile? Quello esistente è davvero brutto!
Non finiscono più i lavori..sembra che il Martedì coprano la buca fatta il lunedì..i posteggi un incubo..l inquinamento alle stelle..quando finite dyo maledetto cantiere????
Potrei solo aggiungere che ci si lamenta di paesi del terzo mondo, incluso il mondo arabo e Cina, dove con meno soldi e meno tempo realizzano un palazzo decoroso. A Milano, per un ponte, da quando è iniziato? Quando finirà? Il resto lo dicono chiaramente i commenti precedenti. Su tutto Milano è in discesa libera senza freni.
La passerella è orribile, troppo impattante, mal impostata e mal progettata. Il bello è che è esito anche di un concorso internazionale. Ma non è che – come in altri casi recenti – c’ era qualche pastetta fra i vincitori e la giuria? Meglio verificare…