Milano, Loreto.
Novembre 2025. Il Corriere della Sera qualche giorno fa ha intervistato l’architetto Andrea Boschetti responsabile del progetto per la riqualificazione di Piazzale Loreto, spiegando come questo progetto si debba fare e che lo studio è aperto ad integrare nuove disposizioni, sempre coerenti al bando, che possano riattivare il progetto.
Le dichiarazioni del sindaco Beppe Sala di luglio – «il progetto non è morto ma andrà rivisto» – hanno riacceso il dibattito sulla trasformazione di piazzale Loreto, uno dei nodi più complessi di Milano. Le parole del sindaco hanno avuto l’effetto di un fulmine in un contesto già delicato: da un lato la necessità di rivedere alcune procedure del bando internazionale Reinventing Cities (2017), dall’altro le mutate priorità ambientali, come la lotta alle isole di calore.

Il progetto LOC (Loreto Open Community), sviluppato dalla società Nhood (vincitrice del bando nel 2019), ha però già sostenuto costi, oneri e fideiussioni come previsto dal regolamento. Un eventuale cambio di rotta del Comune potrebbe quindi aprire la strada a un contenzioso legale.
L’architetto Andrea Boschetti, dello studio Metrogramma e responsabile del progetto, ha sottolineato al Corriere della Sera, che quasi tutto l’iter amministrativo è già stato completato: la Conferenza dei servizi e la Commissione Paesaggio hanno dato il via libera, e manca solo la firma della convenzione. Boschetti si dice disponibile a integrare eventuali richieste dell’amministrazione, ma senza modificare le condizioni stabilite dal bando originario.
Rispetto alle ipotesi di dover avviare un nuovo piano attuativo, Boschetti parla di “argomentazione fallace”: l’area è sotto i 20mila metri quadrati e non prevede grattacieli, perciò basta il permesso di costruire convenzionato. Ricorda inoltre che il progetto è stato elaborato dopo oltre 300 incontri pubblici con 8.500 cittadini e un lungo confronto con enti e gestori dei sottoservizi, in un’area particolarmente complessa dal punto di vista tecnico.



Sul fronte ambientale, Boschetti risponde alle perplessità di Sala sul verde e sull’effetto “isola di calore”: oggi il terreno permeabile in piazzale Loreto è appena il 3%, ma con il progetto salirà al 15%. Saranno piantati 170 alberi nella piazza e altri 3.400 nell’ambito del programma Forestami. Previsti inoltre un bosco urbano con 25 querce, giardini pensili accessibili a tutti e materiali chiari che ridurranno le temperature al suolo fino al 25%.
Smentita anche l’accusa di una “privatizzazione” dello spazio pubblico: la piazza resterà di uso pubblico, mentre l’area commerciale sarà solo in usufrutto per 99 anni, con tutti i costi di manutenzione a carico del privato. L’intervento, secondo l’architetto, migliorerà sicurezza e illuminazione, eliminando l’attuale “incrocio selvaggio” e creando un luogo fruibile e vivibile. Scongiurato anche l’effetto “centro commerciale” che dagli attuali 6mila già esistenti oggi nel mezzanino del metrò, con i nuovi spazi saliranno a 8.400 mq comprendendo i due livelli della nuova piazza. Inoltre si tratterà solo di negozi di vicinato.

Dal punto di vista della mobilità, il progetto dimezza le strade carrabili, moltiplica per cinque lo spazio per pedoni e biciclette e rende semi-pedonale il primo tratto di via Padova. Durante i lavori, il tratto Loreto–Argentina di corso Buenos Aires sarà chiuso ma con percorsi alternativi studiati per ridurre l’impatto del cantiere.
Architettonicamente, gli edifici saranno collocati in modo da non ostruire gli assi visivi e mettere al centro lo spazio aperto, favorendo eventi, incontri e usi collettivi, in linea con la vocazione storica del luogo.
Infine, Boschetti si dice ottimista: l’avvio del cantiere non avverrà prima delle Olimpiadi 2026, ma i segnali con il Comune sono positivi. E, se servirà “limare ancora qualcosa”, afferma, «siamo pronti a farlo».








- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Nhood; Claudio Nelli
- Loreto, piazzale Loreto, viale Monza, Via Padova, Via Andrea Costa, Viale Abruzzi, Via Porpora, Corso Buenos Aires, viale Brianza, Ceetrus Nhood, LOC – LORETO OPEN COMMUNITY, Reinventing Cities
la sperfice permeabile passa dal 3al 15 per cento e pianteranno BEN170 alberi…. un progetto buono anche a Parigi…. negli anni 80
la sperficie permeabile passa dal 3al 15 per cento e pianteranno BEN170 alberi…. un progetto buono anche a Parigi…. negli anni 80
Lo sai che c’è sotto la metropolitana?
la gran parte dello spazio sarà dedicato alla vendita ed esercizi commerciali… spazio pubblico 0 praticamente.
mi sembra che a Milano manchino 3 cose: verde, housing e spazi pubblici (coperti) gratuiti.
Ormai i cosiddetti “rendering” sono puro viaggio nel tempo alla Wells.
Ci sono illustrazioni di alberi che sembrano quasi centenari. Nessuno di noi li potrà vedere e chissà che sarà di Milano tra più di 100 anni.
Davvero pensiamo che la situazione attuale sia migliore? E per quanto riguarda la superficie permeabile ci dimentichiamo del mezzanino della metro Loreto con i suoi infiniti tunnel che si intersecano sotto la superficie? O qualche ottimista ritiene che il Comune avrà mai le risorse (e la volontà) per un intervento radicale in zona?
Questo progetto deve andare a compimento.
È una enorme miglioria rispetto allo schifo esistente di una rotatoria dimmerda autostradale e basta.
Uno spazio quasi completamente pedonale con negozi e servizi.
No comment.
Se lo migliorano ben venga ma non deve bloccarsi.
Milano non si può fermare.
Progetto inutile e costoso. Loreto va bene così com’è. In pratica è un’operazione commerciale mascherata da ecologia. I fondi andrebbero destinati al trasporto pubblico
E su Loreto va bene così com’è scatta la risata e il rullo di tamburi.
Wokie lo sappiamo che cerchi sempre di boicottare i progetti di miglioramento per mantenere lo status quo tutto parcheggi per auto, rotatorie e autostrade in città. Zero visibilità ma tutto automobili fino dentro il sagrato del Duomo.
Non ti sforzare. È stata capita la tua posizione.
Loreto va bene così com’è
No comment
Loreto è una deprimente rotatoria. Tutta la zona nord-est di Milano è sciatta, inclusa la tanto pompata Nolo. Ripartire da Loreto per renderla a livello di tante altre zone di Milano (guardate cosa è stato fatto a Viale Argonne!) è un obbligo morale
Incontrati già 8.500 cittadini!…ma vogliamo finalmente darci una mossa e procedere col progetto? Possibile che si debba sempre ripensare tutto n volte?
Il progetto è un passo gigante rispetto allo schifo che c’è oggi, per attraversare il piazzale a piedi servono 4 semafori e 10 minuti…
Non riesco davvero a capire come ci possa essere gente che si oppone a questo progetto, non c’è nulla da salvaguardare..
FATE PARTIRE LOC26
Ciao,
Senza cadere in fazionismo da stadio esprimo il mio pensiero.
La piazza così come è adesso è orribile. Sporca e praticamente solo “aggirabile” dai pedoni.
Il nuovo progetto però spaventa per le ridotte corsie. Piazza Loreto è una piazza perché centro di tante arterie vitali della città. Magicamente le auto non spariranno, per cui temo per gli impatti sul traffico.
Se parliamo invece del progetto cosi come è stato presentato… che dire…
Mi fa ridere la frase “scongiurato l’effetto centro commerciale”…. si come no… sarà quello e basta.
Di certo non sono qui a dire stupendo mi piace un sacco. Bisognerà vedere. Sono d’accordo con chi dice che Milano non si può fermare, ma sono tanto dubbioso sulle moderne scelte stilistiche e cioè: solo distese di cemento. Dovrebbero piantare alberi ovunque possibile. Quindi spero che questo progetto vada in questa direzione. Ho anche la sensazione che se non ci fossero state le inchieste ora sarebbe tutto come prima (anche ora penso che sarà come prima.. non penso arriveranno miracoli in questo senso), ora almeno un pochino se ne parla.
Per dire San Babila per me poteva venire meglio e scusate, ma torno a dire che il baracchino dei souvenir milanesi in Piazza San Babila deve essere abbattuto. Sono anni che mi chiedo come possa essere stato concepito li.
Il meglio è nemico del bene.
Parole sante. È quello che sostengo io
Se hanno studiato bene la nuova circolazione proposta sarebbe più conveniente confermare il progetto così come è ma riducendo le volumetrie ad un solo baretto/ristorantino e invece spazio alle aree pedonali, spazi giochi per ragazzi e senior ecc…vedi il successo di corso indipendenza. Ci metterei anche una piccola postazione per un presidio di polizia.
La gente ha bisogno di spazio e verde non di altri negozi!
Bha.
Loreto è anche un centro commerciale naturale.
Ci vuoi mettere una bocciofila?
Un centro commerciale sarebbe il colpo di grazia per i negozianti di BAires, già in crisi per la “riqualificazione”
del Corso.