Ci avviciniamo al Natale e si sa che il grosso Babbo Natale famoso in tutto il mondo ha a che fare con San Nicola, Santa Claus. L’appellativo Santa Claus deriva da Sinterklaas, nome olandese di san Nicola.
A Milano c’è una chiesetta antica incastrata tra i palazzi di varie epoche e che miracolosamente è arrivata sino ai giorni nostri.
La chiesa di San Nicolao, nome esatto e completo è chiesa dei Santi Nicola ed Espedito. Situata nell’omonima via, appena questa curva a gomito verso piazzale Cadorna, a pochi metri da corso Magenta.
La chiesa ha origini antiche, già catalogata nel 1259 tra le parrocchie di Porta Vercellina. Nel 1659 a seguito del ritrovamento di un’immagine della Madonna precedentemente murata, iniziarono i lavori di ricostruzione, a cui seguì l’erezione della sacrestia (1688), del campanile (1701) e dell’altare maggiore (1725). Nel 1787 con le soppressioni di Giuseppe II imperatore d’Austria vennero tolte le prerogative parrocchiali e la Repubblica Cisalpina nel 1800 adibì l’edificio a deposito militare. La chiesa, ora rettoria della basilica di Sant’Ambrogio, è dedicata a san Nicola di Bari e vi si ricorda anche sant’Espedito.
Esternamente si presenta con una facciata barocca stretta ed alta di Giovanni Battista Paggi. E’ suddivisa in due fasce orizzontali sovrapposte da un cornicione marmoreo; entrambe le fasce, sono decorate con quattro lesene, ioniche in quella inferiore, dove inquadrano il portale, corinzie in quella superiore, al centro della quale vi è il finestrone rettangolare. Lungo il fianco sinistro della chiesa, vi è la canonica, con la facciata intonacata in cui si aprono finestre e balconi con cornici marmoree e la particolare aggiunta a sbalzo sorretta da una mensola in pietra, probabilmente del 600.
L’interno barocco è a navata unica con due cappelle laterali è stata disegnata da Gerolamo Quadrio. L’abside è poligonale, al suo interno si trovano l’altar maggiore con paliotto lavorato a sbalzo e, ai lati della pala d’altare, entro delle nicchie semicircolari, le statue di San Tobia e l’Angelo (a sinistra) e di San Michele e il diavolo (a destra).
All’interno della cappella dedicata alla Madonna della Misericordia, sopra l’altare marmoreo, risalente al 1833, è conservata una statua marmorea della Madonna col Bambino del 1300 che originariamente si trovava sopra l’arco della Porta Vercellina, una sdelle porte d’accesso alla città, fatta realizzare e collocare da Azzone Visconti per accogliere i cittadini e i visitatori. La statua venne posta nella chiesa una volta demolita l’antica porta e impreziosita da un benefattore con due coroncine dorate e ingemmate.
Altre opere importanti all’interno della chiesa sono:
la statua di San Michele Arcangelo, in legno dipinto del XIX secolo;
Un dipinto di San Nicola di Bari, attribuito a Massimo Stanzione (1585-1656);
un Crocifisso ligneo del XIV secolo.
In una nicchia laterale si trova anche la scultura in legno di San Espedito di Melitene (Anatolia), secondo la devozione popolare, sarebbe stato un martire cristiano del IV secolo.