Milano | Linate: si avvicina il 27 luglio, Malpensa quasi pronta

Si avvicina il 27 luglio, già iniziati i lavori in preparazione alla chiusura dell’aeroporto di Linate, per il rifacimento della pista e il nuovo corpo F.

Si sta lavorando anche a Malpensa, per adeguare lo scalo ad un aumento dei passeggeri fino a 800 mila a settimana, con un incremento di circa il 40% rispetto a quelli attuali.

Come si legge nell’articolo di Leonard sul Corriere della Sera, il T2 non verrà quasi toccato, mentre sarà il T1 a subire importanti lavori, con con 26 nuovi banchi per il check-in,  8 nuovi varchi di sicurezza (che diventeranno così 25) e almeno una decina di e-gate per il controllo dei passaporti.

L’area Schengen sta subendo alcuni lavori di riqualificazione, così come l’area smistamento bagagli.

Per consentire la chiusura del Forlanini per tre mesi, saranno trasferite oltre 700 persone tra coordinatori di scalo, security, autisti specializzati, addetti alla gestione dei bagagli, dei vettori, dei negozi e degli enti di Stato.

Circa 300 i mezzi e attrezzature spostate da Linate a Malpensa che poi dovranno tornare a Linate a fine ottobre, quando il city airport di Milano, ritornerà operativo.

Intanto SEA rende noti i dati di traffico nei primi cinque mesi del 2019, dove Malpensa si avvicina ai 10 milioni di passeggeri (+10,2% sullo stesso periodo del 2018), mentre Linate con 3,47 milioni risente di un piccolo dal del 4,5%.

Articolo in ww.wetravel.biz

Qui la storia degli albori del primo Aeroporto Forlanini.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

4 commenti su “Milano | Linate: si avvicina il 27 luglio, Malpensa quasi pronta”

  1. Sea perderà un mucchio di passeggeri con la chiusura di Linate, la maggior parte non andrà a Malpensa ma a orio. Una perdita che comunque servirà a evidenziare che, dopo la riapertura, si deve riportare traffico, quindi aerei, a Linate con buona pace di quelli che da 30 anni gli “batte in testa” la chiusura di Linate per potenziare Malpens…orio

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  2. il rifacimento delle piste era ampiamente previsto e necessario, pertanto la chiusura dell’aeroporto è obbligata, detto cio’ il traffico verrà ripartito tra Malpensa e orio (chi puo’ dirlo se ci sarà una preferenza di uno o l’altro aeroporto), sono assolutamente d’accordo pero’ che Linate dovrà essere rilanciato nelle destinazioni business senza per questo danneggiare mxp che come ho già scritto ha tutt’altra vocazione, ovvero quella di scalo intercontinentale al servizio non solo di milano, ma di una buona parte della lombardia del Piemonte e del canton ticino, quindi con un bacino di utenza molto ampio e con una massa critica che gli consente di essere autonomo senza per forza diventare un hub (concetto desueto); sarebbe assurdo infatti deponteziare o svilire il ruolo di linate visti gli ingenti investimenti in corso presenti e futuri (m4 e restyling e ampliamento aerostazione)

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  3. Per sapere se la preferenza andrà a Orio o Malpensa, non si tratta di fare congetture ma di vedere dove i vettori hanno spostato i voli. In estate soprattutto i voli sono quasi tutti pieni, quindi i passeggeri vanno dove ci sono i voli. In tre mesi di spostamento non c’è tempo per adattare i voli alle preferenze dei passeggeri.

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  4. Ma perchè già che c’erano non hanno allungato la pista di qualche centinaio di metri, dal momento che lo spazio c’è, e non hanno fatto una via di rullaggio dal terminal dell’aviazione generale accanto al paesino di Linate onde evitare che i jet privati debbano allungare il rullaggio passando davanti al terminal passeggeri?

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