Prosegue senza sosta il cantiere dell’ultimo tassello mancante alla riqualificazione di via Brisa.
Senza dubbio uno dei luoghi che più ha cambiato volto negli ultimi anni è sicuramente la zona intorno a via Brisa nel pieno centro storico di Milano. E mai come in questo caso “storico” è l’aggettivo giusto.
Da polveroso parcheggio, contornato da ruderi e incuria, la zona in qualche anno si è trasformata in un’ordinata zona residenziale con un’area verde davvero molto bella e con i palazzi circostanti riqualificati ed integrati da nuove costruzioni. Con l’occasione è stata ristrutturata la Torre del Gorani (qui la nostra visita in esclusiva), che per anni era stata ingabbiata in orridi ponteggi arrugginiti e sono stati resi visibili i pregevoli pavimenti in mosaico ritrovati durante i lavori.
Ora procede spedito anche l’ultimo cantiere, quello affacciato sui resti romani, e che andrà a concludere questa felice riqualificazione. Il progetto del palazzo di via Santa Maria alla Porta 9, sembra ricalcare quello circolato alcuni anni fa e firmato Arassociati, ma del quale non si hanno più tracce.
Un angolo di Milano veramente incantevole. Tutte le 5 Vie andrebbero valorizzate di più e rese zona a traffico pedonale privilegiato.
Nella zona 5 vie andrebbe vietato il parcheggio a bordo strada, se c’è una zona che ha parcheggi privati è quella.
Poi andrebbe resa zona 30 o semi pedonale in modo da consentire legalmente il transito bici in tutti i sensi.
Via Torino è inutilizzabile per le bici, e quindi l’unico modo per iniziare a collegare Navigli e Duomo con bici e micromobilità elettrica è ripensare 5 vie.
Ha un ottimo potenziale quella zona, è molto tranquilla e ci sono tante viuzze interessanti.
È però davvero mal tenuta ed organizzata.
Riguardo piazza Brisa io non capisco come non si sia potuto valorizzare meglio dei resti di epoca romana.