Finalmente dopo circa un anno di lavori, la piazzetta senza nome formata dall’incrocio formato da via Porlezza e via Giulini assieme al Vicolo San Giovanni sul Muro, a due passi dal Castello Sforzesco, è stata aperta ai pedoni. Lo spazio pubblico è stato riqualificato completamente grazie agli oneri di urbanizzazione per il complesso, anch’esso rigenerato di via Porlezza 12 e via San Giovanni sul Muro 9, un progetto dello studio di Architettura One Works.
L’intervento ha visto la riqualificazione della pavimentazione realizzata alla maniera antica con i ciottoli di fiume per la classica rizzata lombarda, già presente in via Porlezza, mentre nell’area centrale sono state piantate 4 alberature di ciliegi da fiore. Il progetto, che ha avuto l’approvazione della Sovrintendenza, è frutto di una donazione della Società Santa Maria alla porta S.r.l., mentre, la realizzazione è a cura di InvestiRe Società di Gestione del Risparmio S.p.A. quale opera a scomputo oneri nell’ambito dell’intervento di riqualificazione degli edifici qui presenti e completati la scorsa primavera.
Lo slargo, ricordiamo, fu realizzato in parte sui guasti della Seconda Guerra Mondiale dove si trovava un intricato dedalo di vicoli ormai cancellati quasi completamente, e dove negli anni Settanta venne sistemato uno spazio pubblico in cemento, una sorta di mini-teatro pensato come luogo di ritrovo per gli impiegati di zona, ma effettivamente mai utilizzato e che ormai versava in uno stato di abbandono e degradato da anni.
In questa zona si trovava l’antica chiesa di San Giovanni sul Muro, San Vincenzo de Paoli e il monastero di San Vincenzo alle Monache (qui un po’ di storia meglio dettagliata). Dopo la guerra, l’area venne ridisegnata completamente, spostando anche le facciate dei resti della chiesa di San Vincenzo. Così la facciata esterna venne rimontata a sinistra del nuovo palazzo oggi sede di EY, mentre la facciata del 1400 presente originariamente nel cortile del complesso monastico, venne ricollocata a destra dello stesso edificio moderno. Oggi la chiesetta, molto piccola, è diventata la Chiesa Ortodossa dei Santi Sergio, Serafino e Vincenzo Martire.
Qui di seguito alcune foto dell’area prima dei rifacimenti moderni che hanno cancellato completamente un angolo che poteva apparire magico.
Purtroppo l’uso del parcheggio selvaggio per moto e motorini nell’area è rimasto, deturpando completamente lo spazio urbano e, forse, creando anche qualche problema in caso di emergenza (immaginate durante un’evacuazione per qualsiasi motivo della chiesa o dai vicini uffici).
La piazza ora, dobbiamo dirlo, a parte il solito disordine di cartelli e moto parcheggiati a “cavolo”, è molto graziosa. Sicuramente è più vivibile del vecchio anfiteatro abbandonato.
Altre immagini della piazzetta restituita alla città. Purtroppo come si vede, è difficile non beccare una moto o un motorino. Forse il Comune dovrebbe veramente creare spazi appositi per permettere i parcheggi dei piccoli mezzi e impedirne il parcheggio sui marciapiedi, come oramai è consuetudine.
Anche le auto, che ormai troviamo ovunque selvaggiamente parcheggiate.
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
Riqualificazione, via Porlezza, via Giulini, via San Giovanni sul Muro, Chiesa Ortodossa Santi Sergio, Serafino e Vincenzo
Ma i vigili cosa diavolo fanno dalla mattina alla sera?
Ormai i parcheggi a capocchia stanno dilagando, senza freni.
Nulla. Ormai i vigili non fanno niente di niente, è brutto dirlo ma la situazione sta precipitando, senza regole se non quella del più forte, del più menefreghista o strafottente.
Oggi un motorino mi stava falciando sulle strisce pedonali, scusate il commento/sfogo ma ho il dente avvelenato verso sti pazzi che non hanno nessun rispetto per la vita altrui.
Non per fare il vecchietto lamentoso, ma stiamo andando oltre il minimo di decenza.
Sabato sera un monopattino ha attraversato a tutta velocità davanti a me sulle strisce. Per miracolo non l’ho preso in pieno e mi ha pure urlato dietro spalleggiato da altri ragazzi che passavano di li, perchè….non ho dato la precedenza sulle strisce.
Ma uno così, quando cresce cosa fa? Parcheggia il SUV sul marciapiede della fermata del tram?!
A proposizio della zona, qualcuno ha notizie su quel (secondo me) bell’edificio moderno in via San Giovanni sul Muro n.1 dal sapore vagamente brutalista, sede della Banca Agricola Mantivana?
Intervento grazioso in una città allo sbando.
Città allo sbando??? Milano???
Hahahaha… vieni a Genova, vieni vieni…
Così impari il significato profondo di parole come “sbando” o “degrado”….
Milano è la terza o quarta città d’Europa , sveglia, bimbi….
Ormai i vigili sono diventati ridicoli. E mi spiace dirlo. Davvero. Dalle mie parti c’è un motorino abbandonato da un paio di anni sopra al marciapiede. È totalmente devastato: ovvio che sia da rimuovere. Ogni volta che vedo un vigile in strada gli faccio presente la situazione e questi immancabilmente con frasi sconnesse bofonchia che provvederà . E il motorino resta immancabilmente lì. Lavorare credo possa provocare una crisi isterica quindi forse non dovrei accanirmi. Però almeno esprimersi in italiano potrebbero farlo.
Anonimo……sei tu allo sbando ? prenditi una camomilla
Sandro sono tranquillissimo non preoccuparti 🙂
Mi chiedo solo se a te piaccia vivere in un enorme parcheggio senza alcuna regola.
Ma non ci sono dei blocchi per impedire alle auto di entrare??
Ancora a sperare nei vigili?
Ma vi vilete svegliare.
Manzoni aveva fatto un ritratto perfetto del milanese milagna che preferiva le grida manzoniane alla pragmatica del manufatto…
Come piacciono le grida manzoniane alla luna…
Si invocano i vigili e non cambia mai un cazzo.
La versione nordica della provvodenza meridionale…
Siamo italioti da bolzano in giu
Wf, nel mio caso è un motorino …….. non c’è doppio cordolo, parigina o altro che li blocchi se c’è un passo carraio.
Senza disturbare Manzoni:
Mammina ti porta a scuola/scorrazza per la città in macchina fino alla terza superiore e si ferma regolarmente in mezzo alla strada con le doppie frecce “un minutino”.
Poi inizi a usare la bici e la leghi ad minchiam al primo palo che trovi
Poi passi al monopattino/scooter elettrico e lo sbatti in mezzo al marciapiede senza neanche la scocciatura del palo
Poi ti prendi lo scooterone king size o la microcar elettrica e l’unica scocciatura è trovare un marciapiede un po’ più largo.
Alla fine metti su famiglia/cominci a girare per lavoro, ti trovi seduto su una station wagon o un SUV e cosa fai?
Vai disciplinatamente a cercarti un parcheggio regolare?! Dopo 30 anni non ce l’hai proprio nel DNA… 🙂
Educazione sentimentale del milanese medio.
La piazza aveva certo bisogno di un intervento, ma prima nell’anfiteatro ci si poteva sedere in tanti, ora in 5-6.
Perché il valore d’uso viene sempre meno?
Mi ricordo usciti dall’università quanti studenti stavano li seduti anche solo per mangiarsi un panino. Ora solo in 5-6 perché ci sono solo 3-4 panchine.
Queste cose non mi piacciono. Si certo bella la piazza, ma sempre meno usabile.
Volete la micromobilità e poi non si predispone un numero adeguato di spazi per bici e moto
Ma io sono daccordissimo nel trasformare centinaia di posti auto in posti bici e motorini…
A parte il tema più contingente dei motorini… rimane un più profondo dispiacere per come l’utopia dell’urbanistica del Dopoguerra ci abbia consegnato ferite permanenti e angoli incompiuti nel centro storico della nostra città che aveva senza dubbio più armonia e valore estetico.
Son d’accordo con Luca Dalla Pira, se vivessimo in un plastico sarebbe un bel intervento, nel mondo reale mi sembra un intervento estetico pressappochista, 4 panchine rivolte verso un muro bianco (che verrà vandalizzato in 3, 2, 1…) non c’è una (1!) rastrelliera per le biciclette, i ciottoli stanno benissimo, ma perché non hanno ridotto la carreggiata per eliminare il problema della sosta abusiva? Avrebbero potuto fare un striscia di lastre in pietra da riservare alle bici…invece non c’è neanche uno spazio designato alla sosta perché sono antiestetici? Meglio sbattere i motorini dove capita…tanto l’allargamento del marciapiede davanti alla chiesa serve a quello no?Hanno chiaramente copiato dal modello San Babila! Questa piazzetta per quanto bruttina prima era un luogo pedonale, gli scooter sui gradoni non ci stavano, ora diventerà un parcheggio selvaggio per motorini…ottimo!!
Complimenti avete distrutto forse uno degli ultimi angoli più romantici di Milano: ci sono nato a due passi . Avete distrutto l’anfiteatro…?♂️
Vergognatevi!!
La nuova piazza è assai gradevole e certo infinitamente migliore del precedente anfiteatro in stato di totale abbandono, dove seduti sugli spalti non c’erano gli studenti ma i barboni tra lezzo, effluvi e rifiuti.
Peccato che abbiano sistemato le poche panchine con la razionalità di un quadro cubista: non allineate ma sghembe, lasciando totalmente sguarnito il fianco lungo il muro.
E’ del tutto evidente che le panchine sono state posizionate alla bell’e meglio da una squadra di operai senza indirizzo, certo dietro non può esservi la mano di un ingegnere, un architetto o un geometra ….