Nuovo impulso alle operazioni di collaborazione pubblico-privato nelle trasformazioni urbanistiche ed edilizie. Una delibera appena approvata dalla Giunta stabilisce la procedura standardizzata per il convenzionamento e l’asservimento dei servizi realizzati e gestiti da soggetti privati, se considerati di interesse generale, idonei ad assicurare un miglioramento della vita individuale e collettiva, il cui elenco è già presente nel Piano dei servizi del PGT (art. 4). Vengono quindi stabiliti criteri e indirizzi chiari ed omogenei per tutti i convenzionamenti, e insieme i servizi prioritari per il Comune – da quelli di welfare a quelli per la tutela ambientale –, per una sistematizzazione del settore che semplificherà e snellirà le procedure per gli operatori interessati, basata su un rapporto più virtuoso tra pubblico e privato.
“Il Comune definisce criteri e priorità per la realizzazione di servizi al cittadino anche da parte di enti del Terzo settore, ONLUS e privati, convenzionati – commenta l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi –. Milano, con il PGT 2030, è già all’avanguardia in questo, ma era necessario fare un ulteriore passo avanti e definire regole chiare e uguali per tutti, stabilendo inoltre quali sono i servizi che intendiamo incentivare maggiormente, arrivando così ad un sistema davvero integrato”.
Per ogni intervento urbanistico verrà quantificato il beneficio per l’operatore per poi procedere al relativo bilanciamento economico per l’Amministrazione, in modo da garantire che la prestazione resa sia equiparabile in termini monetari al vantaggio ottenuto dal privato. Occorrerà quindi valutare l’apporto che i servizi realizzati saranno capaci di produrre a favore della collettività, con l’obiettivo di soddisfare i bisogni del territorio e rispondere alle linee strategiche generali di offerta in città.
L’operatore che realizza interventi riconosciuti come servizi avrà, tra le agevolazioni, una riduzione parziale o totale del pagamento dovuto tra oneri di urbanizzazione e costi di costruzione, oltre alla possibilità di non computare la superficie del servizio nell’indice di edificabilità previsto dal PGT. Integrazioni e ulteriori benefici potranno poi venire aggiunti, in presenza di precisi indirizzi da parte degli assessorati di competenza.
Alla base delle valutazioni, una tabella che quantifica in percentuali inversamente proporzionali il bilanciamento economico che il privato sarà chiamato a compensare a vantaggio del Comune rispetto al valore complessivo dell’operazione: tanto più alta la percentuale, tanto minore la rilevanza dell’interesse pubblico del servizio in questione.
A titolo di esempio: per i servizi sociali (di domiciliarità, diurnato, residenzialità, territorialità, emergenziali), così come per le infrastrutture per l’ambiente (compresi gli impianti di raccolta e smaltimento dei rifiuti), il bilanciamento compensativo è fissato al minimo del 30%, il che sottolinea l’importanza di queste tipologie di servizi per l’Amministrazione. Si passa poi al 50% per altre categorie, tra cui mercati, musei, teatri, strutture sportive e centri polivalenti, fino ad un massimo del 70% dovuto per servizi come consolati o incubatori d’impresa.
Il bilanciamento dovrà poi venire identificato e precisato nel dettaglio dall’assessorato di competenza del servizio erogato.