Milano | Castello – “Casa al Parco”: il restauro delle polemiche

La “casa al parco”, costruita tra il 1947 e il 1953 in via Paleocapa angolo via Ricasoli nei pressi del parco Sempione e Piazza Castello, è considerata come una delle più importanti opere di Ignazio Gardella.

Eppure il celebre architetto ha disconosciuto questa sua creazione, forse per i numerosi dissidi con il committente, la famiglia Tognella, che impose al progettista, fra le altre cose, la realizzazione di un piano in più. Curiosamente anche i proprietari non hanno mai amato troppo questo edificio, lasciandolo quasi sempre disabitato.

Chi invece considerava davvero interessante questa “villa urbana” di quattro piani era Gio Ponti, tanto da dedicarle un celebre articolo nella rivista “Domus” nel 1951.

Da qualche anno sono partiti i restauri, affidati a un gruppo di professionisti con a capo l’architetto Francesca Riva Belli: nei giorni scorsi sono stati smantellati i primi ponteggi e puntualmente sono iniziate le polemiche.

L’edificio, a detta di alcuni addetti ai lavori, è stato snaturato nonostante il vincolo posto dalla Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano.

Non è stato solo il sopralzo, sorto sul tetto vicino a dei volumi tecnici preesistenti, a far gridare allo scandalo: non è piaciuta la scelta di sostituire molti dettagli dell’edificio cambiando i materiali e soprattutto le proporzioni, quasi a voler ricreare una copia imprecisa dell’originale. Inoltre sono andati perduti per sempre gli interni disegnati dal celebre progettista.

Insomma in molti chiedevano un restauro più filologico che rispettasse maggiormente il lavoro di Gardella.

L’edificio dopo i restauri

L’edificio sostituì demolendola, Villa Marsaglia, un’eclettico e molto elaborato edificio del quale sopravvivono ancora oggi solo le colonnine del recinto.

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