Milano, Selvanesco-Vigentino.
Nel cuore del cosiddetto “Cuneo di via Ripamonti”—formato dall’intersezione tra la lunga via Ripamonti e via Virgilio Ferrari, tra Vigentino e Selvanesco—sorgono cinque piccole torri per uffici. Realizzate alla fine degli anni Ottanta dal gruppo Ligresti, queste torri ospitano ancora oggi alcuni uffici dell’INPS e della Guardia di Finanza – Gruppo Pronto Impiego. Il complesso si trova immerso nel Parco Agricolo Sud Milano, un’area che unisce natura e urbanizzazione.
Tuttavia, il tempo ha lasciato il segno. Il complesso (composto da cinque torri di 13 piani più un piano tecnico ognuna) è ormai datato e scollegato dal contesto circostante. Si sviluppa come un’isola, con al centro Largo Agostiniani dell’Osservanza, una piazzetta circondata da strade trascurate, invase da erbacce e sterrati: via Antonio Abondi, via Matazone da Caligano, via Carlo Barbiano di Belgioioso, via Girardo Patecchio, via Martire Pietro Danghiera, via Iacopo Antiquari e via Maffeo Vegio. Al centro, una grande aiuola fa da fulcro a un’area quasi impenetrabile, dominata da palazzi simili a castelli privati, con recinzioni che lasciano poco spazio alla vita urbana e sociale, soprattutto nei weekend quando gli uffici sono chiusi. Fra l’altro nella torre dell’IMPS dopo il trasloco da via Melchiorre Gioia 22, è stata trasportata la scultura (purtroppo della quale non abbiamo mai scoperto l’autore) che si trovava nel giardinetto all’ingresso.
Un Nuovo Futuro: Nascono le Zenith Towers
Finalmente, il complesso è pronto a rinascere grazie a un ambizioso progetto firmato Asti Architetti. L’intervento, per ora, riguarda due delle torri esistenti e l’edificio basso centrale, che verranno trasformati in residenze moderne e sostenibili.
Si tratta di una rigenerazione urbana completa, con interventi di bonifica e strip-out già in corso su una delle torri. Verranno mantenute solo le strutture portanti, mentre tutto il resto sarà ripensato per dare vita a un nuovo concetto abitativo: le Zenith Towers.
Il nome Zenith richiama il punto più alto del cielo, simbolo di elevazione e visione. Il progetto non è solo estetico, ma concepito per offrire un’esperienza abitativa d’avanguardia. Le due torri ridefiniranno lo skyline milanese, regalando luce, spazio e una prospettiva esclusiva sulla città. L’intervento prevede anche la creazione di nuove piazze pubbliche, percorsi pedonali e aree verdi, migliorando così la qualità della vita e l’integrazione del quartiere con il resto della città.







Una Nuova Identità Architettonica
Dal punto di vista architettonico, le Zenith Towers presenteranno una nuova veste moderna, caratterizzata da una griglia verticale in facciata che incornicerà finestre e logge. Inoltre, in base alle disposizioni della legge regionale, verranno sopraelevate con un piano aggiuntivo, aumentando così la loro imponenza, anche se di poco.
Non solo le torri, ma anche l’edificio basso di via Girardo Patecchio sarà completamente trasformato: verrà demolito e sostituito da un nuovo edificio di sei piani, caratterizzato da logge dagli angoli stondati, per un design contemporaneo e armonioso.
Con le Zenith Towers, il Cuneo di via Ripamonti si prepara a voltare pagina, trasformandosi da un’isola isolata in un nuovo polo residenziale all’avanguardia, in attesa poi, probabilmente della futura M6 che, secondo molti progetti dovrebbe passare non lontana da queste parti.







Milano – Selvanesco – via Carlo Barbiano di Belgioioso 1 e 3 e via Girardo Patecchio 2 > ZENITH TOWERS (nella mappa Urbanfile codice: SEL5) (ristrutturazione) (riqualificazione)
- committente: Advanced Real Estate Services s.r.l. o ARES
- Progetto originario: (1987-1990 – Gruppo Salvatore Ligresti)
- progetto architettonico: Architetto Paolo Asti @ ASTI ARCHITETTI
- sito internet: zenithtowers.it


- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Vigentino, Selvanesco, via Noto, Via Ripamonti, Riqualificazione, Residenziale, via Monti Sabini, Via Zanetto Bugatto, via Erice, Urbanistica, via Vincenzo Amidani, Largo Agostiniani dell’Osservanza contornato da viuzze lasciate un po’ al loro destino: Via Antonio Abondi, Via Matazone da Caligano, Via Carlo Barbiano di Belgioioso, Via Girardo Patecchio, Via Martire Pietro Danghiera, Via lacopo Antiquari, Via Maffeo Vegio, Macconago
tutto ciò che ha toccato Ligresti è finito in malversazioni, desertificazione, degrado.
Interessante il testo redatto da Urbanfile: una isola isolata nel parco agricolo sud Milano. Del porco agricolo non c’è più quasi niente grazie a queste isole isolate costruite in quantità ed abbandonate a sé stesse. Poi la rigenerazione urbana a Milano è solo composta da appartamenti ed uffici? Che povertà!!! Non mi pronuncio sull’estetica, uguale a progetti negli ultimi 20 anni. Ma appena finite le due torri chissà che meraviglia per chi ci abiterà trovarsi ugualmente nel mezzo del nulla con erbacee, isolati ed in attesa della probabile M6. So che c’è chi è interessato o che approva, a giusto rispetto delle idee. Ma ancora una volta il testo si commenta da sé e dà una foto chiara dell’area
A leggere questo spot pubblicitario si potrebbe credere alla meraviglia. La realtà è ben diversa, siamo seri 😭😭😭
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