Milano – Urbanistica – Più strade “verdi” nuove, ma non sempre

Milano, Urbanistica.

Dicembre 2025. Milano sta eliminando oltre 100 mila m² di asfalto per creare nuove aree verdi, aiuole, alberature e superfici drenanti, con l’obiettivo di ridurre le isole di calore e gestire meglio le piogge intense. Il piano prevede 28 interventi distribuiti in tutti i nove Municipi: due già conclusi, cinque in corso, tre in fase di avvio, sei in progettazione e undici programmati. Sei opere rientrano nei progetti Pinqua finanziati dal PNRR.

Tra i cantieri già terminati figurano via Pacini (Città Studi) e via Guido da Velate (Niguarda), mentre sono attualmente in corso i lavori in via Toce (Isola), alla Fabbrica del Vapore (Porta Volta), in largo San Dionigi a Pratocentenaro e in via Paravia a San Siro. Via Toce è uno degli interventi più significativi: circa 3.500 m² che diventeranno quasi interamente pedonali, arricchiti da nuovo verde e arredi urbani.

A breve partiranno anche i lavori in piazza Imperatore Tito (Calvairate), oggi in gran parte utilizzata come parcheggio irregolare, che sarà trasformata con marciapiedi più larghi e nuove alberature. Tra gli interventi futuri figura inoltre la riqualificazione di via Sabatino Lopez (4.500 m²) a Quarto Oggiaro, che sarà depavimentata e resa drenante entro il 2026. In arrivo anche la rigenerazione di piazza Arnoldo Mondadori a Porta Lodovica (2.200 m²) e di largo Volontari del Sangue a Città Studi, dove sorgeranno corridoi verdi in grado di collegare diverse aree universitarie. Prevista anche la riqualificazione di piazza Santo Stefano al Verziere, nel cuore della città.

I progetti Pinqua includono la riqualificazione di mercati, spazi pubblici degradati e aree antistanti le scuole, sempre con l’introduzione di superfici drenanti. Secondo il Comune e la società MM, l’obiettivo è creare una rete di spazi urbani più resilienti, capaci di mitigare il caldo, ridurre gli allagamenti e migliorare la qualità della vita nei quartieri.

Si tratta di un piano ambizioso e positivo, che tuttavia contrasta con altri interventi cittadini dove, al contrario, si è scelto di pavimentare e cementificare senza molte spiegazioni: gli spazi dei cantieri ex M4 — come corso Concordia e piazza Tricolore (Porta Monforte) — ma anche piazza San Babila, largo Augusto e, forse il caso più incomprensibile, piazza Sant’Ambrogio, dove attorno all’antica pusterla, interi filari di alberi sono stati eliminati e sostituiti da una vasta superficie in cemento e pietra. Sarebbe auspicabile che il Comune adottasse un approccio più coerente, puntando alla depavimentazione e all’incremento del verde in modo uniforme su tutto il territorio. Al link alcuni casi.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Google Map
  • Vere pubblico, Verde, Greenwashing, Alberi, Piante, Aiuole, Degrado
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano – Urbanistica – Più strade “verdi” nuove, ma non sempre”

  1. Ma scusate, mi sembra ovvio che il comune ami talmente tanto depavimentare che, pavimentando un po’ si sta dando più lavoro per i prossimi anni.. se no dopo un po’ le superfici da depavimentare finiscono e sai che noia!

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  2. Sono d’accordo in linea dimassima con le osservazioni dei servizio sull’opportunità di aumentare le aree verdi e le piantumazioni nel tessuto cittadino. Ma senza esagerare, specie nei luoghi del centro storico. Ad esempio, a mio modo di vedere, in piazza della Scala la piantumazione di alberi troppo alti e che hanno sviluppato un cospicuo volume di fogliame troppo fitto ha tolto la leggibilità dell’insieme dell’ambito architettonico e, in particolare del rapporto prospettico fra i due monumenti più prestigiosi, il teatro del Piermarini e il Palazzo Marino. In questo senso, sarei molto scettico, per un altro esempio, sull’eventualità di piantare alberi in piazza Santo Stefano nell’intento di attenuare “oasi di calore”.

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