Milano | Pagàno – L’stituto Leone XIII, tre chiese in un palazzo

Nei pressi del Parco Pallavicini si trova un complesso scolastico di enormi dimensioni, si tratta dell’Istituto Leone XIII. Il complesso di edifici e attrezzature sportive occupa un intero isolato, compreso tra le vie Vincenzo Monti, Leone XIII, Gabriele Rossetti e via Reggimento Savoia Cavalleria.

L’ingresso dell’istituto è alquanto bruttino e poco invitante, anche perché si presenta con un parallelepipedo costruito negli anni Settanta in veste brutalità o quasi, questo palazzo cela l’ingresso sia all’istituto, sia alla grande chiesa.

L’Istituto Leone XIII è una delle scuole della Compagnia di Gesù, che fu fondata nel 1540 da S. Ignazio di Loyola, un nobile militare basco, nato a Loyola nel 1491.

San Carlo Borromeo, nel 1564, volle che un gruppo di Padri della compagnia di Gesù (Gesuiti) si dedicassero all’educazione dei giovani e assegnò loro a tal fine tre piccole case, vicino alla Chiesa di San Vito al Carrobbio, e successivamente un’altra sede accanto alla Chiesa di San Fedele. Una decina d’anni dopo venne realizzata la più grande sede di Brera, che divenne un’importante scuola di matematica, astronomia, scienze, letteratura latina e greca, storia, ebraico. Qui i gesuiti rimasero fino al 1773 quando la Compagnia di Gesù fu soppressa.

Nel 1893, per celebrare il giubileo di Papa Leone XIII, la Diocesi Milanese decide che era il caso di riportare i gesuiti a Milano, perciò venne istituito il “Collegio di San Luigi e convitto Leone XIII ” in corso di Porta Nuova.

Essa venne resa possibile anche dall’impegno economico di laici insigni, quali il Duca Tommaso Gallarati Scotti, ma anche dalla raccolta di fondi per la realizzazione dell’omaggio al Papa, svoltasi nella Diocesi, tra la gente semplice.

Quando scoppiò la prima guerra mondiale, il collegio fu sequestrato dai militari e la scuola si trasferì in corso Venezia a Palazzo Ciani, dove rimase fino alla fine della guerra.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il 10 settembre 1944, tre bombe colpirono l’Istituto che andò distrutto. Per cinque anni i Padri furono ospitati in via Parini dalle suore Orsoline.

Nel 1950, sui terreni lasciati liberi dal vecchio scalo del Sempione, rimosso completamente dopo la Seconda Guarra Mndiale, venne costruito il corpo principale su via Leone XIII della sede attuale con l’annessa chiesa; nel 1967 iniziarono i lavori per la costruzione della piscina e nel 1977 quelli del corpo centrale affacciato su via Vincenzo Monti.

La grande chiesa fu costruita qualche anno dopo l’edificio scolastico e solennemente inaugurata e benedetta il 26 ottobre del 1956 dall’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini – in seguito salito al soglio papale col nome di Paolo VI –  ha costituito e costituisce tuttora il fulcro del complesso scolastico. Negli anni ha assunto un importante ruolo anche per la cura pastorale della intera zona, in particolare negli anni in cui funzionò da Centro Religioso distaccato della Parrocchia di S. Pietro in Sala. Attualmente l’attività della Chiesa si limita ad offrire anche agli abitanti della zona la celebrazione delle SS. Messe e del Sacramento della riconciliazione.

La chiesa ha un aspetto basilicale e costruita ancora con impostazioni classiche, tanto da farla sembrare più antica di com’è effettivamente. Formata da una navata centrale e due laterali.

Molto bello è il soffitto a lacunari a forma geometrica molto elaborata. All’interno della chiesa si trovano anche diverse tele del Seicento e Settecento di notevoli proporzioni.

La Cappella Madonna di Fatima si trova al piano superiore ed è anch’essa caratterizzata da un bellissimo soffitto a lacunari e un bel dipinto nella parte absidale.

Percorrendo i lunghissimi corridoi si alla scuola elementare, dove si trova la piccola cappella dei bambini.

Alcune informazioni da Istituto Leone XIII

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1 commento su “Milano | Pagàno – L’stituto Leone XIII, tre chiese in un palazzo”

  1. Giusto tre puntualizzazioni.
    1-Francesco Mario Pagano giurista ed esponente di spicco della Repubblica Partenopea cui è intitolato il piazzale che dà nome al quartiere non ha mai avuto il cognome accentato. Quindi il quartiere è Pagano, non Pagàno.
    2-I giardini si chiamano Pallavicino (o Parco Pallavicino) e sono intitolati a Giorgio Pallavicino Trivulzio, senatore del Regno d’Italia. Non Pallavicini.
    3-Lo scalo merci Sempione fu dismesso nel 1932, quindi nel 1950 era un lontano ricordo.

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