
BEIC è il progetto per la nuova Biblioteca Europea di Informazione e Cultura.
La nuova struttura culturale sarà costruita nel distretto di Porta Vittoria, nel lotto sito tra viale Molise, via Monte Ortigara e Via Cervignano e non come originariamente era stato previsto lungo viale Umbria e via Ortigara, dove è invece in fase di completamento il nuovo parco dell’Otto Marzo.
Il progetto è firmato da un gruppo formato dai progettisti di Onsitestudio (Angelo Raffaele Lunati – Capogruppo, Giancarlo Floridi), Baukuh (Pier Paolo Tamburelli, Andrea Zanderigo, Giacomo Summa), Yellow office (Francesca Benedetto), Onsitestudio (Luca Gallizioli ), SCE projects (Manuela Fantini), Starching (Marcello Cerea), Ab-normal (Davide Masserini), Stain (Antonio Danesi ), dai consulenti Silvestre Mistretta, Greenwich (Giuseppe Zaffino), Dot-dot-dot (Fabrizio Pignoloni) e dalla collaborazione di Atmos lab (Florencia Collo).
Il progetto prevede non più una biblioteca tradizionale, dove custodire i tesori di una cultura già consolidata, piuttosto un laboratorio per produrre cultura contemporanea. La Nuova Biblioteca europea di informazione e cultura (BEIC) – intende innovare i significati tradizionalmente attribuiti al termine, a partire dall’involucro. Compatto, semplice e sobrio, pensato per la massima efficienza energetica e acustica, sarà composto da due volumi principali uniti al piano terra, due navate a sezione trapezoidale interamente rivestite in metallo e vetro, a comporre una figura esplicitamente industriale, tra la serra, la stazione e la fabbrica, armonico rispetto all’ambiente in cui è inserito.
Il nuovo edificio, molto razionale soprattutto per la chiarezza distributiva degli spazi, avrà una superficie complessiva di circa 30.000 m2 e sarà localizzato nella parte sud del lotto, verso via Monte Ortigara, lasciandone quindi buona parte libera a verde per la realizzazione di una nuova, ampia piazza alberata.
Il progetto di realizzazione, come da indicazioni concorsuali, si sviluppa sulla base di quattro essenziali direttrici: una forte integrazione tra dimensione fisica e digitale; un nuovo punto di equilibrio tra fruizione e produzione culturale; un inedito ruolo per le collezioni; l’utente al centro.
Il grande corridoio verde del nuovo parco pubblico contiguo, sul quale la Nuova BEIC affaccerà e con il quale formerà un unicum di orizzonti e fruibilità, porterà a nord alla piazza, da cui si diramano i principali accessi ai volumi.
All’ingresso, accessibile a tutti, quella che viene chiamata la Promenade e che arriva in una spaziosa sala a pianta rettangolare inondata di luce, alta 8 metri e popolata da padiglioni con spazi espositivi, commerciali, una caffetteria e le stazioni di restituzione dei volumi, uno spazio che attraversa l’edificio in tutta la sua lunghezza. Da qui si apre la biblioteca vera e propria per la consultazione, lo studio, la lettura: concepita come un luogo di produzione culturale, di espressione della creatività, di sviluppo delle capacità critiche, sarà una sorta di piattaforma aperta, adatta a favorire il protagonismo dei cittadini e a coinvolgere la comunità.
Il piano terra sarà uno spazio aperto, e sosterrà i due volumi principali, identici, di 27 x 75 metri di impronta a terra e 33 metri di altezza, per 6 piani fuori terra oltre a 2 interrati. Al vetro e metallo dell’esterno, si aggiungeranno all’interno elementi in legno. Si connetterà con il terzo padiglione che conterrà l’Imaginarium, la parte articolata su due livelli interamente dedicata ai bambini e pensata anche per ospitare giochi, esperimenti didattici, rappresentazioni, e l’Auditorium, una sala interrata raggiungibile con ascensori o attraverso una scala a volume cilindrico, che potrà accogliere 300 persone per conferenze, concerti, spettacoli e incontri pubblici, e garantirà le migliori condizioni acustiche.
In uno dei volumi principali, quello a nord, si svilupperà il Forum, un luogo anch’esso per la consultazione dei volumi ma dotato di sale polifunzionali e quindi aperto anche a chi non frequenta la biblioteca per motivi di studio. L’altro volume ospiterà invece i Dipartimenti, le aree con le sezioni documentali, comprese quelle digitali, articolate per argomenti, le collezioni e le sale di lettura, oltre agli uffici, le sale riunioni, le postazioni di lavoro.
Alla sua sommità, il volume a nord culminerà con una grande serra, quello a sud si aprirà in una terrazza dove troverà spazio la sala di lettura aperta tutto il giorno.
Il deposito robotizzato sarà interrato al centro dell’edificio, progettato per accogliere 2,5 milioni di volumi e servire tutte le parti della biblioteca, protetto dalla luce naturale e sigillato per garantire la protezione antincendio e ridurre al minimo la penetrazione delle polveri.
DATI
2022 – In corso
Architettura di servizio – culturale
Superficie: 30.000 mq
Proprietà: Comune di Milano
Commitente: MM spa
Progetto architettonico: Onsitestudio (Angelo Raffaele Lunati – Capogruppo, Giancarlo Floridi), Baukuh (Pier Paolo Tamburelli, Andrea Zanderigo, Giacomo Summa), Yellow office (Francesca Benedetto), Onsitestudio (Luca Gallizioli ), SCE projects (Manuela Fantini), Starching (Marcello Cerea), Ab-normal (Davide Masserini), Stain (Antonio Danesi )
Consulenti progetto architettonico: Silvestre Mistretta, Greenwich (Giuseppe Zaffino), Dot-dot-dot (Fabrizio Pignoloni) Collaboratori progetto architettonico: Atmos lab (Florencia Collo).
Per ulteriori informazioni: Onsitestudio