La chiesetta ottagonale di San Carlo al Lazzaretto finalmente è in fase di restauro. Dopo l’intervento di pedonalizzazione di Largo Bellintani e la liberazione dell’edificio sacro dall’assedio delle auto parcheggiate sino davanti all’uscio, da qualche mese sono iniziati i lavori per il restauro strutturale e artistico della chiesuola.
Costruita al centro del quattrocentesco Lazzaretto, per “curare” nello spirito con le cerimonie religiose gli ammalati che si trovavano all’interno della grande struttura sanitaria, era di forma ottagonale, in origine, aperta su ogni lato, come una specie di gazebo, fu disegnata da Pellegrino Tibaldi nel 1576, per volere dell’arcivescovo Carlo Borromeo. Svolse la sua funzione di altare coperto al centro del grande quadrato, sino al 1797, quando le truppe francesi trasformarono il lazzaretto in un accampamento militare. All’epoca in cui Milano era capitale della Repubblica Cisalpina (29 giugno 1797 – 26 gennaio 1802), venne dato incarico all’architetto Giuseppe Piermarini di trasformare la chiesa in Tempio della Patria. Piermarini demolì la cupola originaria dell’edificio, mentre le pareti esterne erano già state murate. Venne riaperta al culto nel 1884 con la dedica attuale al Santo che ne volle la costruzione.
A causa delle vibrazioni prodotte dai lavori per il passante ferroviario, costruito sotto viale Tunisia, la struttura della cupola ha subito alcuni danni e fu sottoposta a vari studi per il suo restauro. Anche le pareti, mai più restaurate, erano in forte degrado, muffe e infiltrazioni stavano devastando gli intonaci sia all’interno che all’esterno. La chiesa, sarà riaperta al culto e diventerà anche un luogo per concerti.
Foto dall’interno
spero riaprano il loggiato
ottima notizia!
Chi paga i lavori?
Il comune o la chiesa visto che alla fine diventerà un luogo di culto?