Secondo quanto riportato dal sito sanmarinofixing.com sul Titano c’è qualche problema nella gestione della partecipazione della Repubblica di San Marino ad Expo 2015. Quarto Paese ad aver confermato la propria presenza, ad oggi sono 47 i contratti di partecipazione firmati, ma San Marino non ha fatto ulteriori passi nella definizione delle modalità di partecipazione.
La piccola Repubblica aveva stanziato 950.000€ spalmati su tre anni, la metà di quanto stanziato per Shanghai 2010, che non pare essere sufficiente per la costruzione di un padiglione self-built. Le opzioni sul piatto sarebbero quindi due:
- Partecipazione al Cluster Bio-Mediterraneo, con i fondi già stanziati, per un padiglione da 125 mq
- Costruzione di un padiglione proprio, su un lotto da 750 mq (di cui ca. 350 edificabili) nell’area Nord-est, adiacente al padiglione svizzero e a quello tedesco. In questo caso la Repubblica del Titano dovrebbe chiedere soccorso ai privati, che parteciperebbero con fondi propri, riducendo o addirittura azzerando gli oneri per lo Stato.
Nelle immagini vedete a confronto le due proposte, così come un’idea del padiglione sammarinese, che a fine manifestazione sarebbe poi “riportato a casa” e riciclato come asilo, mensa o poliambulatorio medico.
Staremo a vedere se nelle prossime settimane San Marino confermerà la propria presenza e in che modalità. Di certo vorremmo qualcosa di architettonicamente più interessante…
Source: http://www.sanmarinofixing.com/smfixing/fixing/archivio-fixing/11069-expo-2015-proposta-dei-privati-per-costruire-il-padiglione-di-san-marino-riciclabile.html
