Mi chiedo spesso perché i responsabili dei graffiti che impestano i muri delle nostre città non si spremano le meningi e creino finalmente un disegno o comunque qualcosa di creativo e artisticamente elevato. Prendiamo come esempio, in questo caso, la Collina dei Ciliegi nel quartiere Bicocca, inesorabilmente imbrattata e imbruttita dai tag, ovvero le sigle identificative con le quali gruppi di teppistelli di quartiere contrassegnano il loro essere “passati di lì”, alla stessa stregua di un cane che marca col suo piscio il territorio.
Perché il Comune non assolda qualche serio street-artist per decorare spazi come questi? Sarebbe un’occasione per valorizzare l’arte di strada di qualità.
Alcuni esempi di graffiti
Veramente strano ,dopo trenta anni di graffitismo vandalico, che ci si chieda ancora perchè questi ragazzini non producono qualcosa di esteticamente valido.Possibile che non si sia ancora capito che non sono artisti ,il motivo è creare uno stato di tensione in strada,continuare a fare incavolare la gente sfidando il senso di proprietà e ottenere la botta di adrenalina con azioni vietate.Sono solo piccoli delinquenti.Eppoi perchè quel manufatto edilizio deve essere per forza decorato con arlecchinate colorate?Non è un’opera di Mies Van der Rohe,ma perchè delle composizioni architettoniche con degli ampi spazi,con delle pareti disegnate e realizzate a tinta unita devono essere per forza ricoperte con dei disegni?Allora nelle facoltà di architettura evitiamo di progettare spazi liberi e evitiamo di considerare le tinte(unite) adatte ,tanto sono destinati ad essere istoriati dagli esibizionisti dello spray.