Stanno finalmente smontando le impalcature dal palazzo Beltrade (come è stato rinominato il bellissimo palazzo costruito da Piero Portaluppi alla fine degli anni Trenta) dopo un lungo intervento di ristrutturazione e trasformazione. Lo stile perfetto del grande architetto era già stato modificato nel dopoguerra, a causa dei danni bellici, all’epoca si approfittò per aumentare le volumetrie su via Torino angolo Piazza Beltrade. Ora è stato completamente o quasi completamente stravolto. Cambio d’uso, ora prettamente residenziale, ha subito non poche modifiche. Nuove balconature, nuove finestre più grandi al primo piano, insomma, l’armonia e le proporzioni razionali dell’edificio originario si sono perse per sempre. Speriamo ritornino le belle ringhiere in ferro battuto tipiche di Portaluppi.
La storia:
Piero Portaluppi costruisce il palazzo RAS tra il 1935 e il 1938. Il modernismo razionale sostituì una serie di edifici antichi popolari e fatiscenti. Portaluppi concepì il nuovo palazzo di modo che non intralciasse con la vista sul tiburio del vicino tempio di San Sebastiano. Infatti dal Duomo il tiburio del tempio era ben visibile. Inoltre l’idea era quella di “lasciare” su via Torino lo stesso ingombro visivo delle case precedenti.
La guerra e i bombardamenti devastarono anche questo palazzo, soprattutto l’angolo verso piazza Santa Maria Beltrade e la ricostruzione servì da pretesto per aumentare le volumetrie, così il palazzo venne trasformato in una serie di gradoni, con la parte più bassa verso la chiesa di San Sebastiano.
Le prime immagini.
Preferisco ora che prima, quel palazzo l’ho sempre trovato troppo severo e spoglio per il centro storico: il problema è che era comunque firmato da un archistar come Portaluppi, e questa nuova versione non è più sua, nè andrebbe più a lui attribuita.