Milano | Borgogna – Palazzo Castelli Visconti di Modrone, la Ca’ di Sciori un ibrido moderno

In Via Cerva al civico 28 vi era un sontuoso palazzo dell’alta borghesia milanese. Palazzo Castelli Visconti di Modrone.
Il nobile palazzo di fine settecento chiamato anche “la Ca’ di Sciori” (casa dei signori), famoso per le sue sale e il suo giardino con affaccio sul naviglio, fu danneggiato dai bombardamenti dell’ultima guerra, e al suo posto venne innalzato un moderno edificio, che ha inglobato, qua e là, alcuni elementi architettonici recuperati, tra i quali la celebre balaustra, alcuni balconcini settecenteschi di ferro battuto e alcune colonne. L’aspetto ora è di un classico edificio anni Cinquanta che se non avesse questi inserti risulterebbe alquanto anonimo e alquanto sgraziato.

Il palazzo storico aveva la fronte verso via Cerva, con una facciata ampia e sobria mentre verso il Naviglio l’edificio si affacciava su un suggestivo giardino. Grazie al cielo il suggestivo giardino limitato da un parapetto in arenaria traforata, con cancello rococò in ferro battuto venne preservato, anche se leggermente modificato, al suo interno si trova anche una graziosa fontana a conchiglia con due figure che reggono un pesce dal quale sgorga l’acqua. Negli interni si alternavano ambienti in stile rococò, impero ed eclettico. Il palazzo possedeva anche una passerella rotante che permetteva agli inquilini del palazzo di uscire sul lato del naviglio per andare più brevemente verso la chiesa di Santa Maria della Passione la cui strada partiva proprio dinanzi.

Il giardino e la balaustra dopo la chiusura della cerchia dei navigli negli anni Trenta.

Purtroppo dopo la II Guerra Mondiale il palazzo anziché venire recuperato e preservato, fu vittima della speculazione che lo distrusse completamente per ricostruire al suo posto il condominio più redditizio che oggi possiamo ammirare.

Il palazzo dopo i bombardamenti del 1943

Il palazzo come appariva sino a pochi anni fa, prima dei restauri e prima dell’aggiunta del quinto piano.

Oggi il palazzo è stato rinnovato ulteriormente, eliminate le tapparelle, poco coerenti col settecento, e altri tipi di ritocchi estetici esterni. La balaustra è stata restaurata e riportata allo splendore originale del color sabbia. Purtroppo il vecchio fascino col naviglio e del vecchio palazzo sono andati perduti per sempre. Oggi ci rimangono solo le foto in bianco e nero e un palazzo moderno un po’ ibrido che cerca di dare un idea di cosa fosse un tempo senza riuscirci.

Come appare oggi, a lavori ultimati.

Resti di una vasca con pareti medievali.

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