Esempio di come i cittadini trovano sempre l’escamotage alla cecità degli uffici tecnici del Comune. Siamo in Via Massimo D’Azeglio, dietro all’Hotel Executive in Garibaldi, il Comune ha sistemato una bella aiuola allungandola e inverdendola, peccato che come succede spesso, tra due punti i tecnici prevedano una curva e i cittadini invece trovino la soluzione più semplice, la linea dritta. Qui addirittura qualcuno ha messo persino dei cartoni per evitare di sporcarsi le scarpe dato che l’erba è sparita e il fango fa da pavimento. Possibile non immaginare che la gente prima o poi faccia scelte del genere? Quante aiuole sono tagliate dai sentieri creati dalla gente? Io cose simili raramente le ha mai notate all’estero.
Il pedone commette sempre un’infrazione calpestando l’aiuola arbustiva, mentre nell’attraversare la strada questo avviene solo se a meno di 100 m esiste un attraversamento pedonale, e quando lo fa sbaglia e andrebbe punito.
Certo, ci sono casi in cui è il pedone troppo pigro, ma in molti altri, come forse questo, anche la progettazione è sbagliata. Spesso entrambe le affermazioni sono vere, perciò ha ragione chi protesta contro la disattenzione dei progettisti (che tendono a privilegiare i flussi veicolari rispetto a quelli pedonali o ciclabili, mentre dovrebbe essere il contrario, non foss’altro perché in auto un allungamento del percorso non è faticoso e meno fastidioso), ma anche chi giustamente condanna la maleducazione e la mancanza di rispetto dei cittadini.
Confrontandomi come Consigliere con gli uffici tecnici o della Polizia Locale del Comune di Milano spesso ci si sente rispondere che se anche il percorso o l’attraversamento non sono rettilinei ma troppo tortuosi basta che il pedone li segua allungando il tragitto, non rendendosi conto che così fanno solo una bella teoria ma scaricano il disagio e i problemi sul territorio, disinteressandosi del risultato pratico. Ecco, noi in genere dobbiamo combattere quotidianamente contro l’ottusità e l’arroganza dei tecnocrati, nel disinteresse della maggior parte dei politici.