Milano | Porta Vercellina – Villa Romeo capolavoro del liberty e le prosperose fanciulle

In via Buonarroti 48 si trova la stupenda villa liberty oggi Casa di cura Columbus o Clinica Columbus. Venne realizzata da Giuseppe Sommaruga tra il 1911 e il 1913, originariamente col nome di Villa Faccanoni e in seguito villa Romeo dopo che il celebre imprenditore dell’automobile Nicola Romeo, quello della famosa Alfa Romeo, la acquistò nel 1919.
La palazzina, comprendente oltre 30 locali su 3 piani di 337 m2, una grande portineria e con un ampio giardino (2300 m2), faceva parte di un trittico di costruzioni del Sommaruga nella zona vicina alla fiera campionaria, con la palazzina Galimberti in via Buonarroti (1908) e la palazzina Salmoiraghi in via Raffaello Sanzio (1906).

Alessandro Mazzucotelli realizzò in modo eccezionale una moltitudine di elementi in nero battuto per ornare balaustre, lampadari e lampioni, ringhiere e cancellate, riproducendo mi modo eccelso persino insetti oltre che a fiori e intrecci di arbusti e nastri.

Nel 1914 la villa venne arricchita da due sculture femminili di Ernesto Bazzaro che vennero trasferite da Palazzo Castiglioni in corso Venezia perché all’epoca avevano creato un forte imbarazzo tra i nobili della via che si vedevano insultati dalla presenza delle due fanciulle procaci e che ornavano proprio il portone principale del nobile palazzo costruito nel 1903, palazzo che venne soprannominato Ca’ di Ciapp (Casa delle Chiappe) per via delle due sculture.

Al momento della trasformazione in clinica, i lavori di ampliamento e adattamento vennero realizzati da Gio Ponti, Antonio Fornaroli e Eugenio Soncini. I lavori cominciarono nel 1938 e proseguirono fino al 1940, quando furono interrotti per la guerra. L’edificio fu bombardato e danneggiato, e solo dopo la guerra fu completato il restauro. La trasformazione vide l’applicazione degli studi sulle cliniche-tipo studiati in concerto con il chirurgo Mario Donati. Le camere erano disposte a sud per un miglior irraggiamento, le sale operatorie erano centrali per migliore isolamento e gestione logistica, vennero previste strutture di accoglienza per i parenti dei degenti e furono applicate soluzioni innovative per la decorazione, con l’uso di colori lontani da quelli delle eccessivamente morigerate cliniche tradizionali.

La Clinica è gestita dalle Suore missionarie del Sacro Cuore e la sua attività ha avuto inizio l’11 febbraio 1949. Il nome le deriva da quello del “Columbus Hospital” che Francesca Cabrini aprì a New York nel 1894 per soccorrervi gli emigrati italiani. Il giardino e le facciate le si possono osservare entrando liberamente nel giardino quando questo è aperto durante il giorno.

La palazzina:

Le decorazioni:

Altri esempi in zona oggi scomparsi:

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