Milano | Guastalla – I Satiri di via della Guastalla

Qualcuno percorrendo la bella via della Guastalla si sarà accorto di uno strano portone barocco posto come ingresso ad un edificio moderno. Siamo davanti al civico 15, dove due grandi Satiri fungono da guardiani assieme ad Adamo ed Eva sorretti da due puntini a cavallo di un leone marino con tanto di coda da sirena, il tutto scolpito nel bianco marmo.
Il grazioso portone non proviene da alcun palazzo milanese, bensì venne portato qui dall’architetto Luigi Maria Caneva per decorare l’ingresso del nuovo palazzo da lui progettato per la Generale Immobiliare, da una villa napoletana del Settecento demolita.

I satiri (o fauni) fungono da telamoni per la cornice superiore e osservano con fare preoccupato chi varca il portone; le due figure sono rappresentate in modo classico – corpo di uomo barbuto e parte inferiore con zampe da capra – e sono delle figure mitologiche che abitavano i boschi in compagnia di Pan e Dioniso. I fauni rappresentano la fertilità e la forza vitale della natura.Adamo ed Eva sorreggono l’arco d’ingresso con una mano e si coprono il sesso con una foglia; come basamento hanno due piedistalli che riportano due scritte. Ai piedi di Eva la scritta riporta: Aqua vivimus, viviamo d’acqua; mentre ai piedi di Adamo: Ut vivas vigila, vigila per vivere.

L’edificio si presenta con tre piani lato strada e un loggiato centrale aperto su due lati che chiude un piccolo cortiletto con giardino. Mentre la parte del palazzo arretrato è di 5 piani più un ultimo piano a terrazzamento. Il nostro portone barocco decora assieme alla cancellata la parte centrale del loggiato moderno.

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