Euromilano è il quartiere posto a sud di Quarto Oggiaro, a due passi dalla stazione di Milano Certosa, tra le vie Castellammare, Eritrea, Palizzi, Giulio Confalonieri e via Porretta. Il progetto immobiliare che ha dato il nome al quartiere si è sviluppato dal 2005, sorto nell’area dell’ex Raffineria FINA a seguito dell’attuazione del P.R.U. Palizzi, realizzando residenze popolari e non, compreso il parco Verga inaugurato due anni fa. Considerato tra i primi quartieri realizzati totalmente in domotica, circondato da giardini, strade ad alta percorribilità e ferrovie, dopo una decina d’anni la situazione pare consolidata, nonostante si trovi a due passi dal quartiere dalla fama peggiore di Milano, Quarto Oggiaro.
Noi abbiamo percorso via Carlo Perini, la spina della zona residenziale, una bella via alberata con aiuole e marciapiedi per passeggiare, peccato ci siano pochi negozi, rendendola disabitata. La sensazione di questo quartiere è comunque di vivere un po’ tra se e se, senza essersi mai inserito nel contesto e anzi, pare che via Castellammare assieme a via Filippo de Pisis siano state realizzate per far si che i due quartieri non comunichino. Anche se il movimento di gente e negozi lo si trova solo a Quarto Oggiaro e precisamente in Via Eritrea. Ricordiamo che via Castellammare dovrebbe far parte della famosa Gronda Nord che dovrebbe unire, come una specie di autostrada urbana, i quartieri a nord di Milano, da Niguarda alla zona Stephenson, ma che pare oramai archiviata o quasi.
Via Castellammare e i piccoli varchi per accedere a Quarto Oggiaro
Gli abitanti preferiscono definire la zona, Certosa, anche perché la stazione a due passi ne giustificherebbe il nome (ricordiamo che il cuore storico di Quarto Oggiaro si trova in via Aldini e via Eritrea a 50 metri dal quartiere), per questo pare volersi distinguere proprio da quella zona, ma poco importa. La giovane età del quartiere la si percepisce dalla sensazione che in giro vi sia poca gente, serrande dei negozi abbassate, persino nell’unica piazza che anziché essere il fulcro della vita sociale pare un luogo abbandonato dopo un’evacuazione per qualche epidemia mortale. Per giunta gli alberi hanno incominciato a sollevare la pavimentazione della piazza, rendendo ulteriormente brutto il contesto. Comunque, in questo stato un po’ desolante non mancano atti di vandalismo da parte dei soliti ragazzini annoiati, quindi pali rotti, cestini rovesciati e persino vandalismo contro gli alberi. Nel parco si trovano due chioschi che pare ora siano chiusi e i cancelli del parco spesso rimangono aperti. Dobbiamo dire che il quartiere comunque si organizzi per feste e manifestazioni che diano anima alla vita sociale della zona.
Piazzetta e via Carlo Perini, bella ma poco vissuta
In via Don Francesco Beniamino Della Torre si trovano le 6 torri, tre di edilizia popolare e tre condomini, le prime tenute un po’ male e la via non aiuta certo, una distesa di cemento e parcheggi.
Anche i mezzi pubblici scarseggiano, soprattutto verso il quartiere Porretta a est, infatti corrono solo lungo via Eritrea dalla parte opposta. Pare che il settore Trasporto Pubblico del Comune stia approntando uno studio preliminare di fattibilità per il prolungamento della linea di autobus 41 dal Quartiere Bovisasca a Certosa FS. Anzi, qui, dove via Castellammare facendo uno slalom, e rimpicciolendosi, vira verso la Bovisa ed Affori diventando via Dante Chiasserini, nonostante abbia dei marciapiedi realizzati con autobloccanti anziché col brutto catrame, è completamente abbandonata. Fosse sui lati testimoniano di come il quartiere doveva essere più grande con altre abitazioni che ancora devono essere realizzate, fosse che sono riempite da immondizia e rifiuti gettati da incivili. Ora la Chiesa della Pentecoste sta prendendo forma e speriamo porti anche un anima più viva a quest’angolo un po’ trascurato.
Altra segnalazione che ci è stata fatta da chi abita in zona, riguarda l’esagerata presenza di semafori lungo questa benedetta via Castellammare, quando basterebbero delle rotonde. Purtroppo è cronaca recente che il 13 gennaio 2016 un ciclista sia morto investito in vie De Pisis (angolo via Castellammare) alle 17.40, forse per colpa di questi semafori, troppo spesso ignorati a causa della scarsa presenza di mezzi o persone che li attraversano, invogliano i più indisciplinati ad osare di passare col rosso acceso.
Per ultimo segnaliamo il bel Borgo Porretta oramai completato che darà un nuovo impulso alla zona,assieme alle due torri delle Residenze Tiziana. Qui al momento la situazione di desolazione è anche peggiore, per fortuna recentemente in via Dante Chiasserini è stata costruita una caserma dei Carabinieri Comando Stazione Milano Musocco, che garantisce una certa sicurezza, nonostante la zona sia a ridosso del rivelino ferroviario e di accampamenti poco leciti.
Vi segnaliamo anche il blog riguardante il quartiere Certosa e le sue problematiche.
Il settore ad oriente del Parco Verga, Residenze Tiziana e Borgo Porretta dalle architetture molto belle.
Alcune immagini dei “buchi” lasciati ai bordi della via Castellammare nel tratto finale, verso Villa Pizzone e il Borgo Porretta. Dove stanno costruendo anche la parrocchia del quartiere.
Ed ecco alcune immagini del bel quartiere del borgo Porretta
Ma che bello il quartiere Porretta!
Il Parco in compenso è molto bello
Quanto sono belli questi piccoli reportage che fanno conoscere meglio la città. Essendo un pendolare fra Milano e Roma mi piacerebbe molto che si parlasse così tanto anche della Capitale su questo blog, spero riusciate a trovare qualche autore che se ne occupi.
Davvero avete scritto:”forse per colpa di questi semafori, troppo spesso ignorati a causa della scarsa presenza di mezzi o persone che li attraversano, invogliano i più indisciplinati ad osare di passare col rosso acceso”?
Stiamo dando una giustificazione a chi passa con il rosso? Stiamo cercando altre scuse per agli automobilisti che non rispettano le regole?
Si può discutere se una rotonda è meglio di un semaforo… ma non cadiamo nell’errore di utilizzare argomentazioni campate per aria!
Non è una giustificazione per chi non rispetta il semaforo rosso, ma semplicemente una constatazione per un problema al quale bisogna dare un rimedio, altrimenti potrebbero esserci altri morti.