Finalmente dopo più di un decennio di abbandono, la Torre Galfa, piccolo gioiellino anni Cinquanta, del primo “boom economico” sta per tornare in vita, con qualche modifica.
Progettata dall’architetto Melchiorre Bega, la Torre GalFa venne realizzata dal 1956 al 1959 per ospitare gli uffici milanesi della società petrolifera Sarom. Il nome GalFa è da ricondurre alla sua collocazione: l’edificio si trova infatti all’incrocio tra via Galvani e via Fara (Galvani + Fara), nel cuore del centro direzionale fra il grattacielo Pirelli e via Melchiorre Gioia.
La Torre GalFa viene ceduta nel 1980 alla Banca Popolare di Milano che la abbandona nel 2001, anno dal quale la torre è completamente sfitta, per poi venderla nel 2006 a Fondiaria-SAI, oggi UnipolSai, attuale proprietaria dell’edificio.
Il Gruppo Unipol, che ha acquisito Fondiaria-Sai nel corso del 2012, appena entrato nella disponibilità dell’edificio ha avviato, insieme al Comune di Milano, lo studio del progetto di riqualificazione e valorizzazione dello stesso oltre che dell’ambito urbano.
Il progetto prevede una totale ristrutturazione con un’aggiunta sul retro che a noi 2un po’ puristi” non piace molte, ovvero le scale di sicurezza che rovineranno l’aspetto monolitico e essenziale del disegno di Melchiorre Bega. Ma per ragioni di sicurezza, purtroppo non è stato possibile fare altrimenti. Nelle modifiche ci saranno anche due nuovi spazi urbani con fontane. Di seguito le immagini del plastico presentato l’anno scorso all’Urbancenter.
Nel 2013 circolarono anche immagini di una torre Galfa completamente rivisitata.
Evviva! (Anche se forse l’abbattimento sarebbe stato la soluzione migliore).
Solo per questo pensiero dovresti essere bandito da questo blog!
Mi sembra che il progetto del 2013 fosse più bello… Forse costava troppo… Peccato
Ha realmente visto operai al lavoro? Perché è da mesi che viene annunciato l’inizio dei lavori…
Grazie
una settimana fa sono stati visti operai al lavoro nei corpi bassi.
Davvero mancava un restyling, bella prima molto bella ora, mi piace
Bello.
Tutto dipende però dai telai delle finestre.
Colore, materiale, pattern, dimensioni, luce.
Non riesco a capirlo bene dal plastico.
È bello che Milano si stia rigenerando così tanto.
Forza Milano daje.
Io l’ho sempre trovato bellissimo… speriamo che non venga stravolto troppo