Ieri sera ci doveva essere la La “Lusiroeula del Parco delle Cave” rovinata da uno degli acquazzoni che da più di una settimana ci assillano. La Cascina Linterno è ancora in in fase di restauro, anche se i lavori sono oramai a buon punto.
Un rilancio azzoppato dai ritardi. Il progetto di riqualificazione di Cascina Linterno infatti doveva essere pronto per giugno dell’anno scorso, secondo il piano avviato nel 2013 dal vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. Come spesso succede per le opere pubbliche, i problemi si accumulano e come sempre ritardano i cantieri. Però possiamo dire che oramai manca poco al completamento dei lavori, tanto è vero che l’associazione «Amici della Cascina Linterno» ha già ripreso a organizzare attività sfruttando gli spazi esterni. Comunque una sfida fortemente voluta da questa Amministrazione, coordinata dal Politecnico di Milano e finanziata grazie a un bando della Fondazione Cariplo.
Attualmente nota come Cascina o Villa Linterno, venne chiamata sino alla fine del Cinquecento con il nome “ad Infernum” e poi “cassina de Infernum” (probabilmente dal longobardo “In-Fern” – “fondo lontano”). In origine fu una grangia del XII secolo che costituì un insediamento rurale di una comunità monastica, giovannita o templare.
Le prime tracce documentate di Linterno si hanno nella “Carta Investiture” del 1154: in questo atto notarile “Infernum” ed il suo territorio hanno come proprietari fondiari i “de Marliano” di legge longobarda. I documenti capitolari concernono la zona che aveva avuto il suo centro principale in Baggio, luogo d’origine della potente famiglia capitaneale di origine longobarda, i “da Baggio”, molto vicini ai “de Marliano”.
Nei secoli nella località Infernum/Linterno si è accresciuto un piccolo borgo intorno alla corte chiusa che tuttora costituisce l’omonima cascina. Oggi il borgo è inglobato nel tessuto urbano dell’ovest milanese, cui si connette preservando la sua conformazione – essendo confinante con il pubblico Parco delle Cave (incluso nel più vasto Parco Agricolo Sud Milano) e con i campi di un esteso centro sportivo.
L’espansione urbanistica della periferia della città e il lento degrado (che fu invocato per giustificare l’approvazione di un “recupero urbanistico”) condussero quasi alla perdita dell’antico monumento, che nel 1994 sfiorò la definitiva trasformazione in un residence. La trasformazione fu evitata grazie alla presa di posizione di numerosi intellettuali in risposta all’appello dei soci fondatori dell’Associazione amici della Cascina Linterno, che da quell’anno opera per il pieno recupero del monumento.
Tappa fondamentale nel suo millenario percorso storico fu il Decreto Ministeriale 9/3/99 – Vincolo ai sensi della Legge 1089 del 1939 relativo a Cascina Linterno. Linterno è l’unica cascina milanese che abbia, oltre ad un Vincolo monumentale, anche un Vincolo paesistico, grazie ai quali si è salvata dalla demolizione, avendo destinazione urbanistica “b2”, salvando anche l’intangibilità dell’adiacente paesaggio agreste medievale del Parco delle Cave.
Una consolidata tradizione ritiene che Linterno sia stata dimora agreste di Francesco Petrarca dal 1353 al 1361, a partire dall’esplicito riferimento della lettera autografa di Petrarca all’amico Moggio di Parma (20 giugno 1360 o 1369) e proseguendo coi riferimenti al luogo (detto “Infernum” o “Inferno”, posto al quarto miglio dalla città di Milano) contenuti in diversi incunaboli successivi.
Nel censimento del 2010 “I luoghi del cuore” a cura del FAI, Linterno si classifica al settimo posto tra gli edifici civili in Italia, come «dimora di Francesco Petrarca e antico forno»
Fonte Wikipedia
La cascina nel 2007
La cascina all’inizio del 2016