Milano | Porta Venezia + Loreto – Riqualificazione di Corso Buenos Aires: dicembre 2024

Milano Porta Venezia + Loreto. Avviato nel luglio scorso il tanto sospirato cantiere per la riqualificazione di Corso Buenos Airesla grande arteria commerciale sita tra Porta Venezia e Loreto.

Ecco l’aggiornamento di dicembre dove ci sono stati diversi progressi.

Il progetto prevede il miglioramento degli spazi pedonali, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione di aiuole verdi e il consolidamento dell’itinerario ciclabile esistente con la colorazione rossa e i cordoli definitivi in plastica (cordoli stradali Montiplast di Polivinilcloruro plastificato destinato ad impieghi diversi, proveniente dal riciclo di residui industriali e/o materiali da pre e/o post consumo, conforme alla uni 10667- 5:2012).

Come abbiamo già racontato, la riqualificazione è gestita da due differenti cantieri. Il primo avviato all’inizio dell’estate, interessa il tratto tra via Petrella a via Pergolesi ed è stato avviato dai privati grazie agli oneri di urbanizzazione. Mentre il secondo cantiere, gestito direttamente dal Comune, e che occupa, per ora, il tratto da piazza Oberdan a via Melzo (lato pari) è stato avviato all’inizio dell’autunno.

Cominciamo col cantiere prossimo a piazza Oberdan, dove è stata ricreata e spostata l’aiuola.

Percorrendo Corso Buenos Aires, non potevamo non notare i vecchi vasi posizionati lungo il tratto largo del corso, installati una ventina d’anni fa e ormai abbandonati al loro destino da anni. Fioriere che dovrebbero essere un test rispetto a quelle che saranno poi collocate lungo il corso, soprattutto dove creare un’aiuola sarebbe praticamente impossibile. Augurandoci che il Comune non se le dimentichi come per queste ormai vecchie.

Ed ora eccoci nel tratto di cantiere avviato nel luglio scorso, dove il lato dispari che va da via Petrella a via Pergolesi è stato già completato e il cantiere si è sostato sul lato opposto del corso.

  • Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
  • Loreto, Corso Buenos Aires, Architettura, Riqualificazione, Via Petrella, Le Corti Segrete di Baires, Via Scarlatti,
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

19 commenti su “Milano | Porta Venezia + Loreto – Riqualificazione di Corso Buenos Aires: dicembre 2024”

    • Sarebbe veramente interessante se Urbanfile riuscisse ad avere qualche anticipazione dagli uffici comunali competenti!!!
      Penso che tutti gli abitanti della zona siano assolutamente interessati…

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  1. I lavori tra via Petrella e via Pergolesi sono finiti da settimane, ma il cantiere non viene smantellato e il tratto di pista ciclabile resta chiuso. Perché? Perché c’è sempre qualche cosa di più importante della sicurezza dei ciclisti?

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    • Il cantiere in porta venezia è aperto il piu delle volte deserto. da agosto ad oggi, 14 dicembre, rimane il cantiere fisso sugli stessi 30 metri. Una vera tristezza.

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  2. I cordoli protettivi in plastica sono semplicemente brutti e deprimenti e dequalificano la realizzazione, di per se e anche tutto il corso B.Aires, una bella via da, gran metropoli, che non merita un trattamento del genere.
    Perchè non hanno fatto una bella ciclabile come in corso Venezia, con i cordoli in pietra o almeno cemento decorativo adatto a usi del genere?
    Così i loro prossimi successori e compagni di spartizione del potere, finti avversari del centrodestra potranno rimuovere tutto, osannati dalla folla degli automaniaci teleguidati dal tg…

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  3. C’è una grata pericolante, all’altezzadel civico 62 circa, tenuta chiusa da del filo di ferro. Aperta per i lavori dagli operai e richiusa allo stesso modo. Quando verrà sistemata visto che ci camminano su migliaia di persone??? Qualche mese fa è morta una persona per una grata che ha ceduto…poi si grida all’incidente……..

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  4. Questa riqualificazione rispecchia totalmente la volontà della giunta di rendere impossibile la viabilità milanese. Corso Buenos Aires: una grande arteria cittadina trasformata in una via con 2 sole corsie di marcia in totale. Peccato che il traffico la renda ora impraticabile. Guido l’ambulanza e non è la prima volta che rimango imbottigliato senza via d’uscita. E bravo Sala…

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    • Ho aiutato di recente un amico col padre disabile (cammina col girello) a portarlo a casa. Abita in corso Buenos Aires. Per riuscire a farlo scendere ho dovuto parcheggiare davanti all’ingresso di casa sua “invadendo” la pista ciclabile e il marciapiede, ma non c’era altra soluzione. La gente ci guardava (specie i ciclisti) come fossimo delinquenti. Ma il colmo è stato il Vigile che ci ha detto se non era possibile parcheggiare in una via laterale e fare arrivare il babbo da là con il girello! Non l’abbiamo mandato dove avremmo dovuto mandarlo solo perché sarebbe stato “oltraggio a pubblico ufficiale”. La sistemazione di corso Buenos Aires, richiamando la Corrazzata Potiomkin è una CAGATA PAZZESCA!

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    • Percorro spesso Corso Buenos Aires in macchina o in bicicletta e le ambulanze passano sempre senza problemi, tranne quando gli stessi automobilisti intralciano la carreggiata e non si defilano come dovrebbero. In fondo è una via a due corsie neanche così strette, come ce ne sono centinaia in città.

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      • Mario guida l’ambulanza e dice che gli capita di rimanere imbottigliato in BuenosAires.
        Riccardo non guida l’ambulanza e dice che le ambulanze passano sempre senza problemi.

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      • Si vede che quando è capitato a te di osservare, le ambulanze riuscivano a passare. Non credo tu sia lì a monitorare il traffico 24/24. Però odiamoli stì automobilisti…
        Se ci sono due file in entrambi i sensi di marcia sarà difficile che si defilino come dovrebbero.

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        • @juan, certo, in un paio di occasioni ho visto ambulanze o forze dell’ordine rimanere imbottigliate per qualche minuto in più poichè in alcuni tratti, durante le ore di punta, è difficile passare a causa di mezzi pesanti o ingombranti (come i SUV) che occupano la carreggiata e non riescono, non possono o non sanno come defilarsi correttamente. Scenario che in ora di punta accade in tantissime strade della città.

          Per il resto
          – Mario dice che gli è capitato di rimanere imbottigliato nel traffico senza via d’uscita in Corso Buenos Aires guidando un’ambulanza
          – Riccardo, che frequenta quotidianamente il corso, dice che le ambulanze passano senza problemi tranne in alcune occasioni
          – A. prova a fare un riassunto di ben due commenti chiari e civili. Ma nonostante il grande sforzo e il massimo impegno, non ci riesce

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          • Ognuno la vede come vuole, ma c’è troppa ideologia nell’affrontare la questione. Già quando mi dici che “durante le ore di punta, è difficile passare a causa di mezzi pesanti o ingombranti (come i SUV) che occupano la carreggiata” è la solita ossessione contro non solo le auto, ma addirittura i mezzi pesanti e i SUV: tutta colpa loro. Se non circolassero, le ambulanze passerebbero sempre. Corso Buenos Aires non è il contesto giusto per fare quello che la Giunta ha fatto. Leggi anche il commentò di Luigino e capisci che la cosa così non funziona. La Città è anche di chi non può (o non vuole) pedalare magari quando piove, o fa freddo o troppo caldo o c’è ghiaccio per terra, è anziano e con problemi fisici. Non siamo tutti come le figurine umane dei rendering…
            E dei corrieri che consegnano le merci, ambulanze, mezzi di soccorso, e genericamente di servizi come auto spurghi, Vigili del Fuoco, eccetera eccetera. Questi non si possono più fermare perché c’è una sola corsia per senso di marcia, e se lo fanno il traffico si blocca ed è un problema perché non tutti sono dei prepotenti guidatori di SUV ma persone che lavorano e altri che ci danno un servizio, a volte anche d’emergenza. Questa ossessione di voler fare usare solo la bicicletta a tutti boicottando l’uso delle auto (ed ho detto boicottando e non regolando) è sbagliata, semplicemente.

          • Non era difficile capire quello che intendeva sostenere A., forse anche tu Riccardo ce la potresti fare dai.

  5. Ma quanti doldi spendono per ridurre le strade a corsie impraticabili. Le ambulanze sono sempre bloccate, non ci sono sfoghi, non c’è spazio per le merci, se ti infili non esci più e le biciclette agli incroci sono a rischio peggio di prima perché se sei in strada fanno parte del traffico e le auto ti vedono.
    Se sei su una corsia separata all’incrocio sono una sorpresa e ti investono.
    E poi non ci possono spendere milionate in Baires mentre fuori ci sono buche enormi e senzatetto che dormono per strada.

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    • Allora vai piano che se vedi il pericolo sei tu che vai troppo veloce in città…

      Frena e rallenta.
      O è troppo difficile alzare il piede dal pedale?

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  6. “eliminazione barriere architettoniche” cosa vuol dire?
    Forse che i disabili riusciranno a salire e scendere dai marciapiedi con la sedia a rotelle, ma…riusciranno ad entrare nei negozi? A questo si è pensato? A tutti quei negozi con gradino per entrare?!!!!
    Anche loro hanno diritto a fare shopping, non solo a guardare le vetrine!

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