Milano | Città Studi – Piazzale Gorini, sistemata…

2017-01-15_Piazzale_Gorini_1

Piazzale Gorini è stato riqualificato circa un anno fa. A dire il vero son state solo sistemate le aiuole e i cordoli; per il resto parcheggi disordinati e posizionati ovunque sia possibile, come d’altronde è prassi in questa città. Ma possibile che anche questa graziosa piazza sia in preda alla solita sciatteria milanese?

Anzitutto noi avremmo ridotto le carreggiate: possibile che tra una rotonda e l’altra ci sia bisogno di così tanto spazio e così tanto bitume? Perché sotto le piante si devono parcheggiare le vetture? Perché a tutti pare che questo disordine sia naturale? Riportiamo all’attenzione ancora una volta lo stato degradato in cui versa lo storico palazzo dell’Istituto dei Tumori, imbrattato in modo vergognoso.

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2 commenti su “Milano | Città Studi – Piazzale Gorini, sistemata…”

  1. Il disordine delle auto è sempre da condananre, ma questa volte c’è da considerare un elemento in più: l’Istituto dei Tumori.
    Se si proibisse i parcheggi ignoranti, senza prima creare adeguati posti ordinati per chi deve frquentare l’Istituto, si farebbe un danno.
    Lo so che non è una soluzione adeguata assecondare il disordine, ma non è altrettanto adeguato non offrire alternative.
    Molti malati e parenti sono anziani e soprattutto non vengono da Milano e provincia ma da tutta Italia. In molti casi l’auto è diffcile da evitare. Parcheggi adeguati per i pazienti non ce ne sono abbastanza.
    Non parliamo di scansafatiche che devono parcheggiare per forza di fronte al bar o che usano l’auto per comprare le sigarette.
    Chiaramente pesano gli errori del passato dove si permetteva di edificare enormi palazzi e non si pensava alla gestione degli spazi comuni.

    Tutto è subordinato a cosa succedere con la città della salute e con il possibile nuovo campus della Statale…

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  2. L’istituto dei tumori era stato contattato da dei volontari cittadini che si erano detti disposti a riverniciare GRATUITAMENTE quella entrata in foto.La risposta fu che quella entrata era un’entrata secondaria in disuso e tutto il portale era sotto la sovrintendenza alle belle arti e non poteva essere toccato.

    Bello,vero??

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