Milano | Lambrate-Cimiano – Il Parco Lambro tra natura e immondizia. Seconda parte

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Nella prima parte eravamo rimasti sulla collinetta più alta, 152 metri sul livello del mare (32 dal livello strada). Ridiscendendo la vegetazione rigogliosa, in prevalenza composta da robinie, corona il fianco del colle anche se, essendo appena cominciata la primavera gli alberi erano ancora spogli quando siamo passati noi.

Ed ecco il fiume Lambro, fiume lungo 130 km, affluente di sinistra del Po che nasce dai monti del gruppo del San Primo (Triangolo lariano) a 944 metri sul livello del mare, nell’area di Piano Rancio nel comune di Magreglio poco a nord del Ghisallo. Unico fiume di Milano a scorrere quasi interamente allo scoperto. Fiume che un tempo era ben più inquinato (anni Sessanta e Settanta) e che oggi, grazie al cielo, è migliorato, anche se non completamente. Comunque gabbianelle e anatre sguazzano nelle sue acque, fatto un po’ rassicurante. Purtroppo lungo le sue sponde qualche residuo plastico lo abbiamo trovato . Il nostro percorso qui ha virato verso via Feltre e il suo ponticello. Al lato si trova una delle tre aree depresse che si riempiono di acqua stagnante, creando un laghetto affascinante.

 

Andando a nord, invece, verso Cimiano ci troviamo un lungo viale alberato, via Licata. Purtroppo l’accesso da questo lato è bloccato alle automobili da grossi newjersey non molto belli da vedere, Non sarebbe meglio mettere dei piloni in pietra? A parte l’area “collinare” del parco, dove abbiamo riscontrato una cattiva manutenzione e più sporcizia, la zona “pianeggiante” come questa di Cimiano, ci è sembrata tutto sommato ben tenuta.

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