Milano | Suffragio: Il progetto Coventidue per Corso XXII Marzo 22

Di Corso XXII Marzo 22 abbiamo scritto in passato e abbiamo accolto con soddisfazione la notizia di qualche tempo fa secondo cui l’edificio sarà finalmente sistemato attraverso un interessante progetto di cohousing.

L’idea di un edificio così centrale in disuso da anni e che ora torna a vivere ci aveva molto colpito, soprattutto per il fatto che il recupero avviene attraverso un progetto innovativo.

L’edificio è stato costruito negli anni 20 dal Cavalier Bonomi dopo che è stata tracciata la via che portava all’Idroscalo. Bonomi costruì all’epoca sei edifici che andarono a costituire la piazza Santa Maria del Suffragio.

Uno di questi fu ceduto dagli eredi in parte ai negozianti che occupavano i piani terra e in parte al Comune di Milano che avrebbe dovuto realizzarci un progetto di case popolari Il Comune iniziò la ristrutturazione ma poi per vicende varie l’edificio è rimasto per quasi un ventennio vuoto e abbandonato

Fu inserito nel fondo Milano 1 di BNP Paribas che tentò per due volte e senza successo la vendita tramite asta; si provò allora una vendita diretta attraverso cui l’immobile è stato ceduto alla società COVENTIDUE per la realizzazione di un progetto di cohousing.

Finalmente il cantiere è partito e ci piace l’idea di raccontare la rinascita di un edificio abbandonato da molti anni attraverso una filosofia abitativa a nostro parere innovativa.

Innanzitutto cerchiamo di spiegare cosa sia il cohousing

I Cohousing sono complessi abitativi composti da alloggi privati corredati da ampi spazi comuni destinati alla condivisione tra i cohouser. Vivere in cohousing significa vivere secondo uno stile di vita qualitativo, in equilibrio tra l’autonomia della casa privata e la socialità degli spazi comuni, all’interno di luoghi co-progettati da e con le persone che li abiteranno.

L’esperienza nasce in Danimarca negli anni ‘60, ed è a oggi diffuso specialmente in Danimarca, Svezia,  Norvegia, Olanda, Inghilterra, Germania, Francia, Stati Uniti, Canada, Australia, Giappone. Oggi si sta diffondendo in Italia anche grazie alla community di cohousing.it

Una delle caratteristiche di Coventidue sarà l’assenza di box e parcheggi condominiali: trattandosi di un risanamento conservativo non esisteva l’obbligo di applicare la cosiddetta Legge Tognoli (ovvero, semplificando, la normativa che prevede che per ogni tot mq di costruito sia necessario prevedere un tot di mq di parcheggi).

L’Arch. Freyrie (www.freyriefloresarchitettura.com) che cura il progetto e Marco Bolis di Cohousing.it hanno pensato di spingersi oltre e di destinare totalmente gli spazi che avrebbero potuto essere adibiti a parcheggi a spazi per la socialità del condominio.

Altra caratteristica fondamentale di Coventidue riguarda l’applicazione di una serie di innovazioni relative a risparmio energetico, accessibilità universale, comfort acustico e verde che, da quanto si può immaginare, creeranno una sorta di “progetto pilota” replicabile in altri contesti cittadini

Ci è stato raccontato dai responsabili di cohousing.it e dall’Architetto che gli oltre cinquanta appartamenti sono stati venduti tutti prima ancora di iniziare i lavori perché la filosofia del cohousing attrae delle “tribù urbane” molto interessate a soluzioni abitative differenti rispetto a quel che il mercato offre.

E la cosa interessante è che, rispetto ai prezzi standard di mercato, questi appartamenti sono stati acquistati a un prezzo inferiore poiché sono stati stipulati accordi diretti con i fornitori che hanno consentito un abbattimento dei costi che gravano sull’utente finale.

Dopo 18 anni lo stabile torna a vivere: il cantiere sarà ultimato nel giro di circa un anno e mezzo e anche questa ci pare un’ottima notizia.

 

 

 

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3 commenti su “Milano | Suffragio: Il progetto Coventidue per Corso XXII Marzo 22”

  1. Sicuri che la mancanza di garages e box dedicati al condominio sia una buona notizia? Dove metteranno le macchine i futuri condomini? Sulle strade. Anche quelle in cohousing?

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  2. “Altra caratteristica fondamentale di Coventidue riguarda l’applicazione di una serie di innovazioni relative a risparmio energetico, accessibilità universale, comfort acustico e verde che, da quanto si può immaginare, creeranno una sorta di “progetto pilota” replicabile in altri contesti cittadini”

    Non capisco se è un modo “diverso” di dire che sono in Classe A1 ed hanno la pompa di calore e i pannelli solari e sono a norma per i diversamente abili, oppure se ci sia qualcosa di sostanzialmente diverso ed unico rispetto ad una palazzina nuova.

    Sui parcheggi, sicuramente prevedere un paio di colonnine di ricarica elettrica per un car sharing di condominio sarebbe stato più utile dell’utopico “zero parcheggi” (tra l’altro voglio sapere gli scooter e le moto dove le mettono)

    In ogni caso, l’idea mi piace!

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  3. non è eliminando i parcheggi che si elimina l’esigenza della mobilità individuale.
    già ora numerose persone che possono farne a meno non acquistano più l’auto, ma per la maggior parte della popolazione non è ancora fattibile e potrebbe non esserlo mai.
    per di più eliminare le autorimesse (utili per la ricarica senza necessità di attese) in questo momento di grande evoluzione delle vetture elettriche potrebbe avere il controproducente effetto di limitarne la diffusione proprio in quelle aree più densamente urbanizzate che maggiormente potrebbero giovarsi dei benefici di questa modalità di trasporto.

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