Milano | Isola – Via Sassetti 32/2: aggiornamento luglio 2017

Ecco le ultime foto dal cantiere della torre di via Sassetti 32/2. La torre di Viale Restelli, che si affaccia anche su Via Sassetti (dove si trova il civico) è in completa riqualificazione da oltre un anno. Da più di un mese è stata spacchettata ed è stata smontata anche la gru.

Come avevamo detto, la piccola torre (13 piani) ci ha guadagnato dal punto di vista estetico migliorando di molto col nuovo disegno esterno. Era stata costruita nei primi anni Novanta ed era stata utilizzata dalla Regione Lombardia prima che venisse costruita la torre di Palazzo Lombardia. E’ stata acquistata nel 2014 da Invesco Real Estate (IRE), società globale che si occupa di gestione degli investimenti in campo immobiliare.

Chissà se anche la prospiciente piazza sarà riqualificata e magari sistemata meglio, togliendo la foresta di pali per i lampioni che riempiono lo spazio inutilmente, magari con un po’ di verde in più.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | Isola – Via Sassetti 32/2: aggiornamento luglio 2017”

  1. Non sono molto d’accordo quando dite che la torre “ci ha guadagnato dal punto di vista estetico migliorando di molto col nuovo disegno esterno.”

    Insomma è una normalissima facciata “niente di che” come le trovi un po’ dappertutto.
    Il precedente stile un po’ postmoderno lo trovavo molto più originale. Mi rendo conto che in questi anni “postmoderno” è lo stile meno di moda che possa esistere, ma un giorno sicuramente torneremo ad apprezzarne l’estetica e purtroppo a Milano non ne sarà rimasta praticamente traccia (vedi le torri ex FS a Porta Garibaldi).
    Mentre avremo un sacco di noiosissime facciate a vetri come questa, che a loro volta saran passate completamente di moda e ci sembreranno orribili…

    Personalmente questa rincorsa un po’ provinciale a rifare tutto all’ultimo grido, tutto bello nuovo e coordinato, la capisco poco. E secondo me è la stessa matrice culturale che ci ha portato ad abbattere tanti quartieri storici a metà del secolo scorso, per costruire quartieri e palazzi “moderni” (quello che adesso ovviamente chiamiamo lo schifo degli anni 50 e 60…)

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  2. Mi piacerebbe capire quale insana logica sta dietro alla sostituzione delle sane, vecchie, oneste cancellate con pannelli di vetro che in pochi giorni saranno lavagne per i grafomani (passando ho visto che qualcuno ci ha già provato)

    Purtroppo spesso gli architetti sembrano vivere più nei rendering che nel mondo reale.

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  3. Adesso sarà magari noioso o banale, ma prima era semplicemente brutto, punto.
    Comunque non è che tutti i palazzi debbano essere dei capolavori. Questa è un’ onesta torretta di uffici in vetro, sicuramente meglio di come era prima.

    Poi, scusate, lamentarsi della “banalità” dei nuovi edifici di Milano?!
    Tutto si può dire ma non che siano banali o tutti uguali. Tutti i grattacieli, Unicredit, diamantone, Solaria, Bosco verticale, dritto, storto, il prossimo Unipol, ma anche il “toblerone”, sono tutti originali e diversi dagli altri. Anzi, casomai siamo stati molto fortunati a Milano, dove ogni torre è particolare e non come in certe città estere, solo bussolotti squadrati di vetro. Guardatevi Canary Wharf…

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