Milano | Porta Volta – Le mura riaffiorate e il restauro

Herzog De Meuron Feltrinelli Porta Volta Render

I bastioni delle mura “spagnole” sono ancora evidenti in alcuni punti della città.

Qui, nell’estrema punta settentrionale del grande “cuore” formato dal lungo manufatto eretto per ordine del Governatore dell’epoca Ferrante I Gonzaga tra il 1548 e il 1562, erano in parte sepolte e in parte esposte anche se trattate e mantenute come oggetti di poco valore.

Il progetto di Herzog & de Meuron per la Fondazione Feltrinelli ha provveduto a ripensare questo spazio che sarà restituito alla città a lavori ultimati (forse per il prossimo anno). Giardini, bosco e passeggiate, terrapieni e lunghe sedute caratterizzeranno questo nuovo spazio urbano finora utilizzato come parcheggio e occupato da un autolavaggio.

La parte pedonale sarà pavimentata principalmente in calcestruzzo architettonico con ghiaia a vista mentre una piccola parte sarà gettata in calcestruzzo ordinario. Quest’ultimo verrà inoltre utilizzato per delimitare la piazza con una lunga seduta che ricalcherà lo sviluppo delle antiche mura spagnole. Analogo materiale sarà utilizzato per la scala posta in adiacenza al casello e al bastione rialzato. I marciapiedi esterni saranno invece pavimentati in asfalto colato come è stato fatto in viale Pasubio. In prossimità del limite di intervento sul lato est è stata già realizzata, in parte, una strada carrabile per l’accesso dei veicoli ai box interrati.

Naturalmente l’intervento dovrebbe essere realizzato su entrambi i lotti ai lati dei due caselli di Porta Volta, porta aperta nel 1880 per consentire un nuovo ingresso alla città che si stava espandendo e un più facile accesso al cimitero Monumentale.

Come apparivano i bastioni lato viale Crispi nel 1880-90

Di seguito alcune planimetrie che mostrano come saranno, a grandi linee, realizzati i “giardini” dei bastioni lungo viale Crispi e anche un accenno, che speriamo realizzino, dei Bastioni di Porta Volta. Si vede anche la presenza delle tracce dei bastioni.

Di seguito alcune immagini dal cantiere del pezzo di bastione superstite in alzato e che era utilizzato come zona di parcheggio nella parte alta e nient’altro. Sono state abbattute e estirpate tutte le piante selvatiche che nel corso del tempo si sono aperte uno spazio tra le antiche pietre tanto che in alcuni punti hanno compromesso la stabilità delle pareti. Pareti che saranno restaurate e ricomposte. Chissà se verranno eliminati e sostituiti con materiale più consono anche i masselli del pavé utilizzati come tamponamenti per i guasti del tempo durante gli anni Cinquanta e Sessanta.

Per il momento i due caselli storici non sono nel programma di intervento, sicuramente una volta ultimati i lavori qualcosa il Comune provvederà a realizzare, o almeno così speriamo.

Speriamo anche che il Comune faccia togliere i cartelli pubblicitari che imbruttiscono ulteriormente le due porte del dazio.

Proseguono invece i lavori per i rilievi archeologici dei resti affiorati una volta eliminato il distributore di benzina sul lato di viale Montello.

Qui dovrebbe sorgere l’edificio gemello di Fondazione Feltrinelli, ma in versione ridotta ad uso di servizi per il quartiere e la zona, con annesso pezzo di giardino che andrà a collegarsi con l’altro lato e il confinante Giardino Comunitario Lea Garofalo.

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

4 commenti su “Milano | Porta Volta – Le mura riaffiorate e il restauro”

  1. Progetto bellissimo però qualcosa non torna.

    Che fine hanno fatto, nella realtà, tutti quei belli alberi grandi e frondosi presenti nel rendering e sulla carta?

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    • Smettiamola con la buffonata degli orti maleodoranti. La zona non è agricola. Procediamo con il secondo edificio Feltrinelli e con la sistemazione dei due caselli. Siamo stanchi delle pagliacciate ecologiste.

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