Milano | Sempione – L’Arco senza Pace

Povero monumento milanese, trattato come una banale costruzione da utilizzare come lavagna per esercizi di stile con pennarelli e spray. Volete mettere, avere una lavagna di candido marmo?

Scritte e scarabocchi che per altro ancora campeggiano belle e chiare come dei brufoli su un bel volto, in attesa che la Sovrintendenza deliberi l’iter burocratico per andare a pulire il marmo (forse tra qui e il 2020 qualcuno passerà a ripulire, non demordete).

Ma come si vede, l’arco non è solo un’ambita lavagna, ma anche una struttura da scalare. Abbiamo omortalato un gruppetto di ragazzini (che forse non sanno di essere su un monumento storico e di valore) che si sono arrampicati sul basamento delle colonne dell’arco, usando anche i bassorilievi dello zoccolo come scalini per salire.

Qui non c’è sorveglianza, non c’è senso civico, non c’è educazione al bene pubblico e prezioso. Oramai l’Arco della Pace funge solo da sfondo agli aperitivi e pare non ricevere l’attenzione e il rispetto che meriterebbe da nessuno. Forse dovrebbero rimettere l’antico cancello a tutela del monumento, unica soluzione.

Qui sotto come appariva alla fine dell’Ottocento l’Arco della Pace con una cancellata protettiva, forse dovrebbe essere ricollocata.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

13 commenti su “Milano | Sempione – L’Arco senza Pace”

  1. Subito la cancellata e poi presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine.. Dove sono i vigili di quartiere ?
    basta impunità! è ora di finirla !

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  2. A me sembrano solo stronzi.

    L’ideale sarebbe che chiunque vedesse gente che si arrampica o che imbratta, chiamasse subito la polizia, a patto che questa interverrebbe immediatamente…

    Purtroppo mi è capitato di aver fatto una segnalazione (sia alla polizia che alla municipale) per dei ragazzi che dipingevano su un muro (zona portello) e dopo aver aspettato mezz’ora me ne sono andato demoralizzato, non se’ visto nessuno… 🙁

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  3. Se avete visto questa gente salire sul monumento, potevate voi stessi in primis “proporre” ai ragazzi di scendere. Il senso civico é parte di tutti noi, siamo noi che componiamo la nostra società e ne dettiamo la “qualità”.

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      • Sono d’accordo con Tatiana. Il senso civico comincia da tutti noi. Purtroppo in questa città il concetto di “neighbor watching molto applicato nelle società civili non esiste.

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        • Ahinoi siamo un popolo omertoso.

          Ad ogni modo, non è necessario andare li e magari prendersi anche degli insulti gratuitamente (bene che vada), il dovere di cittadino che fa parte di questa società è anche quello di alzare il telefono e chiamare le forze dell’ordine che sono preposte a risolvere queste situazioni e far rispettare le leggi. Almeno si spera.

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        • “neighbours watch” e’ un concetto molto figo ma si applica alle zone residenziali periferiche (del mondo anglosassone dove e’ nato)
          Trovo invece sia usato a sproposito se si parla di un monumento del centro cittadino, dove non e’ da eaclusere di beccarsi pure una coltellata se vai a fare il fenomeno col bullo sbagliato.
          Onestamente, l’omerta’ non credo che centri.

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          • Ovviamente omertà era inteso in senso lato, è evidente che nessuno ne trae beneficio da questo ‘silenzio’ e non si tratta neppure di criminalità organizzata.

            OMERTÁ: Solidarietà volta a nascondere alla legge l’autore di un misfatto, per interesse o timore di vendetta; regola della criminalità organizzata.

  4. E tu sembri un coglione.
    Hai, la lettura del DNA tramite foto?
    E se li in mezzo ci fosse anche un bel figlio di papà milanese… cambia qualcosa?
    I cretini che hanno pasticciato l’arco mesi fa erano italiani… hai già l’analisi del loro albero genialogico: pugliesi, siciliani o campani con ascendente veneto di origini slave?

    I problemi non si risolvono con le polemiche.
    L’arco va presidiato, fine del discorso. La cancellata sarebbe un’enorme sconfitta, tanto prima o poi qualcuno scavalca, quindi senza presidio sei punto e a capo.

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  5. siete sicuri che la cancellata servisse a proteggere l’arco? dalla foto a me sembra proprio che sia solo su un lato, presumo per obbligare a passare dai caselli per l’ispezione delle merci prima di accedere all’area centrale soggetta a dazio.

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  6. E’ quanto meno allarmante il buco di responsabilità, che alla fine determina questa situazione allucinante.
    E’ colpa di tutti ma non è dovere di nessuno (parlo degli organismi preposti).
    E’ vero che anche ciascuno di noi deve farsi garante del bene pubblico ma oggi c’è anche la concreta possibilità di ritrovarsi un coltello sotto il naso se si osa intervenire in prima persona.
    Stanno aumentando i livelli di rischio e di concerto sta diminuendo il livello di sensibilità istituzionale.
    Comunque sia è intollerabile che un monumento di tale importanza per la città subisca questo tipo di trattamento.
    Ed è a dir poco allucinante l’inconsistenza della Sovraintendenza, che non si degna nemmeno di rispondere (vi garantisco che ho scritto più volte sull’argomento specifico).
    Una vergogna sotto gli occhi di tutti.

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  7. Ma non si può fare una petizione o scrivere direttamente al sindaco? è ridicolo dai… si tratta di una zona centrale, di un monumento importante che DEVE essere preservato. Magari ci si è già mossi in tal senso e nel caso scusate l’ignoranza!
    Si vedono presidi militari fissi laddove ce ne sarebbe decisamente meno bisogno.

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    • I presidi militari certe volte sono in zone dove abitano giudici o diplomatici di paesi “a rischio”, che se uno non lo sa, sembra che siano presidi inutili.

      Vista la vicinanza dell’Arco col Parco io ci vedrei bene un presidio fisso o almeno serale di Carabinieri a cavallo ( o qualsiasi altro corpo dello Stato a cavallo, che secondo me non mancano), che avrebbe il vantaggio di rendere più scenografica la loro presenza visto che è un’area fortemente turistica.

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