Milano | Brera – Via Monte di Pietà-Dell’Orso: aggiornamento primi di agosto

Bene, è giunto il momento per la riqualificazione e sistemazione di via dell’Orso. Infatti via Monte di Pietà è stata quasi del tutto sistemata, dove le vecchie rotaie dei tram sono state rimosse e risistemati i masselli della strada e ridisegnati anche i marciapiedi (purtroppo ancora asfaltati).

Qui ci troviamo nel tratto all’incrocio con via Brera e via Verdi, dove il cantiere è giunto in questi giorni e procede nel rimuovere le rotaie inutilizzate da anni e il riposizionamento dei vecchi masselli. Qui, per allinearsi con la già riqualificata via Brera, sono state posate piastrelle di beola sui marciapiedi.

Risalendo la via Monte di Pietà, abbiamo semplicemente scattato un po’ di foto per far vedere com’è stata riqualificata e resa più sicura rimuovendo le inutili rotaie dei tram.

Queste due immagini che seguono mostrano in dettaglio come è stato risolto il problema dell’eliminazione dei 15 centimetri (circa) occupati sinora dalle rotaie. In pratica a lato è stato sistemata una fila di masselli che prima non c’era.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Brera – Via Monte di Pietà-Dell’Orso: aggiornamento primi di agosto”

  1. Basta catrame sui marciapiedi, fa schifo!
    Vanifica il lavoro fatto sulla strada… che addirittura ora è più bella del marciapiedi.

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  2. È indegno metterci 2 anni per togliere 100 metri di binari , oltretutto poi in brera i marciapiedi meta’ asfaltati e meta’ in pietra,sullo stesso tratto di strada . Assurdo

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  3. È la traccia del tram lasciata? Ne vogliamo parlare? L’asfalto nei marciapiedi a Brera è indegno. Mi spiace, pessima ristrutturazione.

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  4. MILANESI PER SCELTA
    Dall’Italia al Qatar e ritorno «Così ho scoperto un’altra metropoli»
    Line Ulrika Christiansen, danese, dirige dallo scorso anno la Domus Academy. «Sono stata via sette anni da questa città e l’ho trovata profondamente cambiata»

    Milano dal 2007 al 2009, e poi di nuovo nel capoluogo lombardo sette anni dopo. Differenze? «Macroscopiche! Non c’è paragone, la metropoli è completamente cambiata, mentre ero via è successo di tutto». Ad esempio? «Non c’erano la Darsena, piazza Gae Aulenti, Bosco Verticale, City Life, il bike e il car sharing… devo continuare?», chiede. Per poi concludere: «Una crescita davvero sorprendente, con un potenziale non ancora del tutto sviluppato. Io penso che Milano possa soltanto guadagnare dalla Brexit».
    Oggi, con la famiglia, non vive più vicino al parco Ravizza. «Siamo alla Maggiolina». Un trasferimento dall’altro lato della città, come mai? «Ho studiato la piantina, visto tante stradine private, intuito che significava poco traffico. È utopico sognare che i bambini giochino in strada? Ecco, lo devo dire: Milano non mi convince ancora del tutto per quanto riguarda i servizi per le famiglie». Pensa ai suoi figli, 2 e 4 anni, in queste settimane a casa dei nonni in Danimarca. «Avverto la mancanza dei favolosi playground del Nord Europa, dove i bimbi si divertono in sicurezza, e di spazi verdi sparsi ovunque. Si può fare qualcosa?».

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  5. Milano, l’unica città al mondo che mette la pietra dove passano le macchine e l’asfalto dove camminano i pedoni.

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    • Esatto, si dovrebbe fare esattamente il contrario. Togliamo il pavè da tutte le strade aperte al traffico ed usiamo per i marciapiedi del centro, le strade pedonali e quelle a traffico pedonale privilegiato.

      Fuori dal centro, asfalto su strada ed autobloccanti sui marciapiedi.

      E’ così difficile?!

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