Milano | Affari: Milano continua ad attrarre capitali mondiali

Le voci di corridoio che si stanno diffondendo da diverso tempo a proposito di diverse società internazionali che vogliono aprire uffici in città, sono confermate anche dall’arrivo in città del colosso finanziario, Goldman Sachs, che sulla Borsa di Wall Street capitalizza 98 miliardi di dollari. Infatti l’uscita dall’Europa Unita del Regno Unito costringe molte società a trovare altre basi nelle capitali economiche del vecchio continente per continuare gli affari con l’Unione, una di queste, appunto è la prima banca d’affari Usa, Goldman Sachs. Questa potrebbe essere una delle prime a scegliere il capoluogo lombardo per aprire i propri uffici e riscoprire la nostra Piazza Affari a scapito di Londra.

Anche se un portavoce della banca afferma alla Reuters che l’espansione in Italia della banca americana non è legata alla Brexit. «Questa mossa riflette i nostri investimenti in corso sulla rete italiana. L’investimento è fatto indipendentemente dai piani legati a Brexit». Sicuramente questo nuovo interesse non è esclusivamente da imputare alla Brexit, ma anche al riordino interno dell’istituto bancario anche negli USA.

Il colosso di Wall Street sta finalizzando i dettagli della locazione di un nuovo spazio per oltre 100 persone in una via centrale di Milano, a pochi passi dal Duomo, forse nell’ex sede del Banco di Napoli. Fonti vicine all’operazione rivelano che i dipendenti in Italia aumenteranno di quasi sei volte. Si tratta di una svolta radicale per Goldman, che ha la presenza più bassa sul territorio tra le prime cinque banche americane, malgrado porti a casa le commissioni più alte.

Così dopo l’Expo 2015 la città ha cominciato ad attrarre gli investimenti stranieri oltre ad essere, come sempre, il trampolino di lancio per società internazionali come Apple, Starbucks e Ibm. Intanto prosegue ormai spedito anche l’iter per candidarsi ad ospitare una delle tre sedi centrali del Tribunale unificato dei brevetti. Ed anche in questo caso appare saldo l’asse tra Palazzo Marino e la Regione. Ieri, infatti, il consiglio regionale ha avanzato ufficialmente la richiesta di far traslocare da Londra una delle sedi del Tub, con una risoluzione approvata all’unanimità dalla Commissione attività produttive.

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19 commenti su “Milano | Affari: Milano continua ad attrarre capitali mondiali”

  1. Ma che fine ha fatto la legge speciale per Milano di cui si parlava per favorire il trasferimento post Brexit di attività finanziarie?

    Aggiungerei anche che secondo logica e buon senso la CONSOB e Bankitalia dovrebbero stare a Milano, non a Roma.

    In Germania la sede della bundesbank è a Francoforte, mica a Berlino!

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        • Caro Blanc, liberissimo di sentirti ugandese, kenyota, filippino o nordamericano. Sappi però che la Padania è esattamente come l’Italia: una espressione geografica. Con la differenza che la prima è popolata da persone con uno stile di vita simile mentre la seconda è abitata da un coacervo di idee (guelfi o ghibellini, neri o rossi) e da un coacervo di dialetti, idee, costumi, usanze ed etica nei comportamenti che sono totalmente diversi uno dall’altro.

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          • Non so cosa c’entrino questi discorsi in un blog di architettura ma se non ci infilate il discorso politico ovunque non siete soddisfatti(tra l’altro aboccate al solito troll che vi frega sempre)……. Cmq Andy mi congratulo con te per la scoperta dell’acqua calda, a quando quella della ruota?

          • Mica è colpa mia, è che caricando ne avrà inserito uno in più. Se ti dà tanto fastidio metti un post-it sullo schermo sul commento clone e vedrai che ne vedrai solo uno!

    • Hai perfettamente ragione, Icarus.
      E pensa che quei burini di Roma (stampa, sindaco, cittadini) volevano pure Ema anche se l’industria farmaceutica è al nord, volevano pure un salone dell’auto anche se storicamente la produzione è in Piemonte, Lombardia ed Emilia, volevano un salone del turismo (aperto e chiuso nel giro di 2 edizioni) anche se tour operator e viaggiatori partono più spesso dal nord.
      In realtà sono solo motivi politici e vanagloriosi di questa cippa. Gli stessi che hanno portato Alitalia a Roma anche se il traffico e la popolazione viaggiante sono al nord, Confindustria anche se l’industria è al nord e decine di altri enti localizzati a Roma in modo che i politici possano dare un po’ di impieghi a quei fannulloni dei romani. E la motivazione per spostare Ema era proprio quella di “dare lavoro a Roma, visto che a Milano ce n’è già tanto” (basta leggere l’articolo di fondo de “Il Messaggero” del giorno seguente alla perdita di Ema)

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    • Milano anche oggi umiliata dal NYTimes! Definita la “Nuova Delhi” europea.
      Roma, invece, continua il suo trend in impennata nonostante in Italia i media si inventino le notizie.
      All’estero MILANO gode di orribile reputazione mentre ROMA rimane la numero tre Dopo LONDRA e PARIGI.

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  2. Concordo. Basta accattoni e delinquenti a Milano. Datevi una mossa e rendete questa città più a misura di uomo, donna, bambino/a, famiglia !!! Smettetela con la propaganda ( non abbiamo l’anello al naso ) e sforzatevi di fare almeno la metà di quanto promesso in campagna elettorale !!!

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  3. Se ti è sfuggito rincorrilo che magari lo prendi! Comunque mi hai anticipato, infatti speravo non rispondessi per chiuderla qui. Buona Serata!

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