L’altro ieri siamo passati da Piazzale Arduino, a due passi da CityLife, e ci siamo veramente indignati.
Le foto che alleghiamo al nostro post parlano chiaro: alberi vandalizzati con scritte da imbrattamuri.
Ormai non bastano i muri dei palazzi, i furgoncini parcheggiati, le saracinesche: adesso anche gli alberi sono presi di mira.
Questo è un esempio di come oramai la situazione del fenomeno delle tag (le firme dei ragazzini – e non solo – che con bombolette spray scarabocchiano ogni superficie possibile) sia seria e devastante e di come le autorità a quanto pare, non siano in grado di contrastarla.
Il fenomeno negli Stati Uniti e in Gran Bretagna è diminuito sensibilmente e speriamo si possa prendere esempio per soluzioni che siano in grado di arginare questa bruttissima manifestazione di “creatività”
Io giro continuamente l’Europa per lavoro e un simile livello lo vedo solo in Italia…
Punire severamente e obbligare alla pulizia di quanto si è imbrattato.
Sarò all’antica ma la parola punizione si è da tempo persa nei meandri di un lassismo e di un buonismo francamente irritanti.
Agire sulle cause profonde di certi fenomeni?
Assolutamente si e a cominciare dalla scuola (educazione civica obbligatoria dal prima possibile e materia bloccante).
Ma i tempi sono lunghi e nel frattempo?
Il fenomeno non diminuisce semplicemente perchè non si vuole combatterlo. Questa amministrazione è totlmente insensibile a questo problema
Sono protetti da una certa parte politica e sappiamo chi sono !!! Poi si domandano perché la gente non li vota più , con questa giunta L andazzo è questo
Quindi se i writers hanno imbrattato palazzo Marino per protestare contro la repressione verso i writers milanesi era solo per ringraziare la giunta “amica”?
Accendere il cervello no eh?
È ripetere qualunquismo da bar sport nemmeno…eh
Dunque il problema é la giunta? Svegliatiiiiiiiiiiiiiii
sembra che a pochi interessi: i cittadini si stanno abituando al degrado, l’attuale amministrazione se ne disinteressa totalmente. Credo che solo multe salatissime e rieducazione civica potrebbero migliorare col tempo la situazione indecente. Ma ci vorrebbe volontà anche politica.