Milano | Macconago – Un progetto per il nuovo IEO

Lungo la via Ripamonti, oltre il nucleo compatto del Vigentino e quasi perso nella campagna (a Macconago) si trova l’Istituto Europeo di Oncologia, .

Qui il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, ha grandi programmi per il futuro: un campus medico scientifico di oltre 100 mila metri quadri, specializzato nell’oncologia e nella cardiologia, centri di ricerca, con nuovi spazi ospedalieri, incubatori di start-up, un’università e naturalmente alloggi per studenti e pazienti.

L’obiettivo è quello di creare attorno all’Istituto oncologico europeo, già presente, e al Centro cardiologico Monzino (nato da una donazione dell’imprenditore Italo Monzino) un polo di eccellenza internazionale in campo ospedaliero, nella ricerca scientifica e nella formazione.

Il progetto della Fondazione Del Vecchio rappresenta finalmente una grande svolta per l’istituto Ieo e Monzino. Da anni si è parlato dell’espansione dell’istituto, senza effettivamente essere avviato. Infatti nel 2009 era stato presentato un grande progetto (firmato Ligresti) che poi venne definitivamente cancellato nel 2013, lasciando per anni una grossa buca vicino all’edificio principale e due gru che svettano da anni ormai.

L’idea del nuovo progetto di Del Vecchio è quella di creare una “piattaforma” che metta formazione, ricerca e applicazioni cliniche in un unico sistema che possa attrarre scienziati ed esperti da tutto il mondo, oltre a finanziamenti da altri enti e fondazioni, mantenendo la natura no-profit a cui si sono sempre ispirate le due realtà dello Ieo e Monzino.

Il piano prevede l’impiego di 350 milioni per le infrastrutture e di 150 milioni per le attrezzature e la tecnologia. E’ prevista la realizzazione di nuove aree per 105 mila metri quadri in cui verranno create anche strutture ricettive per gli studenti, i ricercatori, i degenti per il post ricovero e i loro familiari attorno alla vecchia chiesa abbandonata di San Carlo, sperando anche in una sua riqualificazione.

La novità più importante è il trasferimento del Centro Cardiologico Monzino (ora a Ponte Lambro) all’intero del complesso che ospita lo Ieo, in un nuovo stabile di 30 mila metri quadri. Lo Ieo stesso si amplierà di altri 6 mila metri quadri, a cui si aggiungeranno 25 mila metri quadri di aree dedicate alla ricerca, 15 mila metri quadri del campus universitario e 5 mila metri quadri per l’incubatore tecnologico. Per le tempistiche si pensa alla completa realizzazione per il 2022.

Il piano, di cui Del Vecchio ha già parlato con alcuni degli azionisti dello Ieo (fonte Corriere della Sera), sarà presentato nella prossima riunione del consiglio d’amministrazione per poi passare al vaglio dell’assemblea dei soci.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | Macconago – Un progetto per il nuovo IEO”

    • Veneto, ma di che provincia?
      E poi se è un vero veneto, perché investe qui e non nel suo territorio?

      Che tristezza il campanilismo, ci rende un paese piccolo piccolo.

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  1. Si fanno tanti bei discorsi sul consumo di suolo e poi si progetta di costruire questa cosa su aree agricole in pieno Parco Sud. Mah!

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    • sulla bretella Ferrari /Ripamonti c’è un complesso edilizio enorme e mai utilizzato dalla sua costruzione (inizio anni 90) che potrebbe benissimo contenere non uno ma 10 Monzino e qualche IEO, ma invece di utilizzarlo lo si lascia a disposizione a nomadi e spacciatori e si preferisce distruggere con altro cemento la campagna ancora rimasta. Che SPRECO e CHE SPREGIO!
      Naturalmente oltre alle costruzioni si devono considerare gli spazi cementificati per parcheggi, strade, ecc.
      VERGOGNA Del Vecchio, Veronesi ed affini!!!

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