Tra via San Paolo e via Agnello si trova il palazzo INA progettato nel 1963 da Gio Ponti, sorto sulle macerie della Seconda Guerra Mondiale. Qualche anno fa questo interessante edificio per uffici (a dire il vero non molto amato dai milanesi) rivestito di splendide ceramiche lisce e a diamante, tipiche dell’architettura del grande architetto italiano, venne sottoposto ad un restauro, dove al piano terra è stato effettuato un intervento di rivestimento con lastre di marmo verde, da rendere più “moderno” il complesso per uffici. L’edificio è attraversato da un passaggio stradale e pedonale che connette le due vie sulle quali si affaccia.
Quinta foto di Milano Foto Gallery
Come dicevamo, il passaggio, carrabile e pedonale, è stato sottoposto ad una leggera riqualificazione. Infatti uno dei lati rimasto ad intonaco sino all’intervento, è stato rivestito di marmo verde come il resto dell’edificio. L’intervento gestito da Generali, fa seguito anche al cambio di affittuario nel palazzo che affaccia sul Corso Vittorio Emanuele, dove al posto dello sportello bancario ci sarà un negozio Nike che aprirà il prossimo mese.
Di seguito alcune fasi della trasformazione del passaggio con il nuovo rivestimento in pietra verde. Sperando si faccia anche qualcosa per il disordine di motorini, specie quelli parcheggiati sui marciapiedi.
Gli infissi in alluminio… quelli devono essere sostituiti. Così sembra un palazzo povero.
La sera sono bellissimi i neon incastonati in facciata!
Gli infissi in alluminio sembrano l’Albania ex Urss…
Andrebbero vietati.
Sto armi verde poi… boh mi sembra mi zia del paese che ha fatto i soldi.
Very triste.
Speriamo dal vivo faccia un effetto diverso.
Il verde e le piastrelle ci stanno tutti.
Gli infissi in alluminio color…alluminio penso fossero hi tech nel 1960 ma adesso concordo che fanno una impressione diversa.
Gli infissi in alluminio, in generale, sono lo standard del settore, e costano anche svariate migliaia di euro a telaio. Voi cosa preferireste, scusate?
Senza ombra di dubbio tra i palazzi più brutti del centro.