Milano | Porta Vercellina – L’indegno Corso Vercelli

Ma quante volte è stato menzionato Corso Vercelli per riqualificazioni poi mai avvenute? La via commerciale ed elegante dell’ovest del centro città, cuore di Porta Vercellina è sciatto e apparentemente ormai passato in secondo piano. Le vie del Centro, Corso Buenos Aires (anche su questo corso avremmo da ribadire molte cose) e le nuove attrattive sorte da poco nelle vicinanze, come il complesso di CityLife, hanno offuscato ancora di più il vecchio corso dello shopping.

Anzitutto i marciapiedi, sempre troppo stretti per la quantità di gente che, specie nei giorni di festa, cammina per la strada. In una via così frequentata è vergognoso che il marciapiede mantenga una media di 2 metri.

Qui si dovrebbero allargare i marciapiedi, magari piastrellandoli con pietra e sopratutto, come si discute da anni, venire alberato da filari d’alberi. Chissà se un giorno lo vedremo realizzato?

Intanto noi abbiamo fatto la nostra sfilata di foto che documentano come sia quasi impossibile passeggiare sugli stretti marciapiedi. Naturalmente si vede anche quanto sia bello a vedersi l’asfalto colante, come magma di un vulcano, che copre i cordoli in pietra dei marciapiedi.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

32 commenti su “Milano | Porta Vercellina – L’indegno Corso Vercelli”

  1. A breve partono i lavori per il corridoio verde Via Meravigli-Corso Magenta-Piazzale Baracca-Corso Vercelli- parcheggio di Pagano-Citylife.

    Il progetto scaturito dal Concorso Internazionale è meraviglioso! E finalmente Cenacolo, San Maurizio e Santa Maria delle Grazie saranno pienamente valorizzati.

    Milano sempre più bella!

    PS: Saluti dall’Universo Parallelo

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      • Wf, è uno dei 5 corridoi turistici di Milano dove viene sperimentato il nuovo paradigma di mobilità che privilegia i pedoni, creando un ambiente urbano che favorisca la mobilità pedonale intraquartiere, anche per sostenere i negozi locali altrimenti distrutti dalla concorrenza di amazon.

        I lavori sono indietro, ma il Comune era preso con la ristrutturazione delle linee T tramviarie, il nuovo sistema di bus navetta a ciclo continuo nella nuova area C estesa ai Navigli e resa semipedonale e con lo studio preliminare di MM6 e secondo passante Certosa-San Cristoforo i cui lavori partono nel 2020, in contemporanea con l’apertura della Circle Line.

        Saluti dall’Universo Parallelo.

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  2. Sono anni che in questo quartiere, uno dei più caratteristici di Milano, non viene speso un euro in riqualificazione. A proposito di marciapiedi, volgiamo parlare delle vocine via Carducci o via Boccaccio ? Marciapiedi in alcuni tratti larghi meno di un metro, dove la metropolitana e la stazione vomitano giornalmente migliaia di studenti ( Cattolica ), pendolari e turisti…

    Per il verde poi… non solo Cso Vercelli dovrebbe essere piantumata ma anche le vie sopramenzionate che assomigliano a tangenziali in centro città ( roba anacronistica nel 2018 ). Ahh.. dimenticavamo che il nostro sindaco si è dettto disponibile a piantumare la città ma non sa dove piantare gli alberi.. A volte, quando sento certe affermazioni, mi chiedo se pensano che i milanesi si siano rimbambiti tutto di un tratto o se questa è la considerazione massima che I governanti hanno verso i cittadini.

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  3. Sono d’accordo con l’autore dell’articolo su quanto argomentato riguardo C.so Vercelli e anche per il richiamo a Corso Buenos Aires….quest’ultima potrebbe benissimo andare in competizione con vie del calibro di Oxford Street a londra per esempio, ma è tenuta in uno stato pietoso.
    L’intervento di qualche anno fa (mirato ad allargare per lo più solo i marciapiedi) si rivela infatti già obsoleto…

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  4. lì ci vivono personaggi ricchissimi, perché non sponsorizzano la riqualificazione? Lo stesso vale per Montenapoleone. La città ha altre priorità.

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    • E proprio qui il punto, chi vive e lavora in questa zona NON vuole cambiamenti, perderebbero lo spazio per la doppia fila. Più asfato c’è e meglio è…
      La riqualifica (buona) davati S.Pietro in Sala non so quanto è stata apprezzata

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      • Ma non dire cazzate. Ne abbiamo piene le scatole di gente che viene in centro e parcheggia la propria auto su strisce gialle ( riservate ai residenti ) o sui marciapiedi.

        Il fatto che tu pensi che tutti quelli che vivono in questa zona siano ricchissimo dimostra quanto sei stolto. È una zona residenziale, abitata da numerosissime famiglie normali che rivendicano il diritto di vivere tranquillamente e non in un casinò creato per altro da culi di pietra che vengono con le proprie auto di giorno per sbrigare le proprie pratiche e la sera per bere e cenare nei locali. Da residente ti assicuro che se qui parcheggiassero solo le auto di chi ha il permesso si potrebbero piantare boschi e fare marciapiede larghi quanto un autostrada.

        Saluti !

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        • Gli esercizi commerciali potrebbero finanziare il rifacimento e la riqualificazione, senza parlare di chi ci abita. La maggior parte è più che benestante e anni luce più ricca dei quartieri oltre la circonvallazione.
          Ciao da Barona

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          • magari avessimo i vostri problemi quì. Se vedessi cosa vuol dire vivere un quartiere popolare, quelli che tu chiami problemi non li definiresti più così. Milano vive questo adesso, la voce delle periferie è quasi sbeffeggiata e il centro si lamenta di problemi che per noi sono vitalità del quartiere.

          • Vedila da un altro punto di vista:

            Paragoniamo Milano ad altre grandi città d’Europa. Centro con centro e periferia con periferia.

            La Barona ha i suoi problemi ma è anni luce meglio di molti sobborghi delle città Francesi, Tedesche, Inglesi ecc.
            Il Centro di Milano è tenuto meglio del centro di Londra, Parigi, Birmingham, Amburgo o Bruxelles? No.

            E’ paradossale ma in certe cose siamo più indietro col centro che con le periferie.
            Con questo non voglio dire che si deve spendere per far bello (diciamo, decente) il centro e lasciare le periferie al loro destino. Magari dico solo che tra rendere il centro degno di Milano e le periferie un posto più vivibile, l’unica cosa che proprio è inutile sono i…quattro mozziconi di navigli riaperti… 😉

          • @—–
            Quindi cerchiamo di capire il tuo ragionamento.

            Sei partito dicendo che chi vive in questa zona è felice di parcheggiare in doppia fila e di volere solo cemento.

            Poi sostieni che vivere nel cemento e con auto parcheggiate ovunque non è un problema perché alla Barona si sta peggio.

            Infine sostieni che i residenti e gli esercizi commerciali ( poiché ricchi ) del quartiere di Porta Vercellina dovrebbero pagare la riqualificazione così gli abitanti della Barona possono godere di un arredo urbano più gradevole quando vengono in centro e posteggiano le loro auto sui marciapiedi e in doppia fila.

            Ma ti rendi conto di quanto sei delirante ?

          • Concordo che è da migliorare e mi piace molto la zona di via washington. Sono convinto che ci siano i soldi per rendere decente il centro e rendere migliori le periferie, dove ci sono alcune case da terzo mondo e per il resto sono vivibili e verdi (la Barona). Però il mio intervento iniziale era dovuto dal fatto che sponsor privati si trovano sicuramente per vie più centrali che aiutino il pubblico, rispetto a via famagosta ad esempio. Sui navigli alcuni hanno senso altri meno, l’importante è studiare bene il progetto, ma non sono per il benaltrismo. 😉

          • Il confine tra benaltrismo ed indebitare il Comune con progetti bellissimi ma non fondamentali, è molto labile.

            Pensi veramente che Roma e Torino siano conciate così male perchè chi li governa è incapace (cosa peraltro vera) o perchè nei decenni precedenti hanno speso troppo oltre i loro mezzi? Basta vedere i bilanci…

            Per me ci sono millemila infrastrutture da mettere in pista a Milano che vengono prima di riaprire i Navigli. Poi se i soldi li regalano…riapriamo domattina.

  5. UrbanFile ammiro un sacco i toni soft con cui riuscite a far venir fuori le criticità di Milano… a noi lettori dunque il compito di mettere in evidenza come nella stragrande maggioranza delle vostre inchieste ci sia un convitato di pietra, anzi IL convitato di pietra: l’automobile. Più di 500 auto ogni 1000 abitanti nel solo Comune di Milano più le migliaia che entrano ogni giorno da fuori… finchè non riusciremo a far cambiare le abitudini di spostamento ai milanesi e dunque a ridurre il numero di auto che occupano suolo pubblico in questa città, hai voglia a riqualificare decentemente gli spazi urbani!

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  6. Allargamento dei marciapiedi fino ai binari del tram con eliminazione della sosta, nuovo arredo urbano con pietra sui marciapiedi ed asfalto sulla carreggiata, eliminazione dell’illuminazione aerea e posa di lampioni in stile (che portebbero sorreggere anche i fili del tram per ridurne l’estensione). Questa stessa cura andrebbe fotocopiata ed applica oltre a Corso Vercelli anche a:

    Via Mercato
    Via Orefici
    Via Santa Margherita
    Via Manzoni
    Via Turati
    Via Meravigli
    Corso Magenta
    Via Cesare Correnti
    Corso Genova
    Corso Cristoforo Colombo
    Via Vigevano
    Via Farini
    Altro?

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    • Concordo.

      E’ il modello usato per via Torino e Corso Garibaldi. Peccato che poi ci siam fermati e da anni ormai è tutto fermo. Su via Vigevano, Maran aveva addirittura detto che voleva pedonalizzarla, ma poi hanno insabbiato l’idea….
      Forse ha ragione chi dice che il Comune ha priorità diverse, purtroppo.

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  7. A Milano secondo me il caso più clamoroso è via Manzoni. Centralissima, piena di turisti, ogni giorno decine di auto sui marciapiedi striminziti, dove in alcuni punti dove non passa nemmeno la carrozzina. Assurdo!

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    • Il problema è che non siamo a Kabul.

      In ogni caso, Black Friday, Cyber Monday, tutto il mondo è in piena frenesia di acquisti natalizi, mancano meno di 6 settimane a Natale, l’Avvento è già iniziato e i turisti che decidono di venire a Milano per godersi un po’ di atmosfera Natalizia e fare un po’ di shopping trovano….il deserto. Nemmeno una luce di Natale accesa. Spiegaglielo ai Cinesi che magari due giorni prima erano a Londra.

      Milano contro il Consumismo. Tutto al buio….

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    • Sì. Ma sulla tua testa. Il pavè è un’arma mortale per le 2 ruote e un fondo pericoloso per le auto e per i pedoni. Inoltre è rumoroso e richiede una manutenzione come minimo settimanale. Solo un vetero illuso può ancora parlare di pavè come un naufrago parla di acqua minerale e di una nave che lo salvi.
      Spero che il pavè esistente venga tolto e lasciato – giusto per fa piacere a quelli come te – in certe piccole vie secondarie del centro città.
      Punto e fine della trasmissione.

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  8. Manco in Bangladesh ste vie dello shopping agli idrocarburi…

    Poi Milano con la luce e le luci in generale ha un problema tutto suo…

    Manco fossero Nosferatti che prendono fuoco

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  9. Nella maggior parte delle strade di Milano i marciapiedi si possono allargare. A patto di costruire PRIMA dei parcheggi sotterranei per i residenti. Ossia elementi che i testoni di sinistra non vorranno mai perché inutilizzati o “borghesi” o robe del genere.
    Dato che le auto sono un elemento normale della vita di tutti (compresi voi che le biasimate), intelligenza vorrebbe non di combatterle o additarle come pericolo pubblico numero 1 ma di adattare le città alla loro presenza. A vantaggio prima di tutto dei pedoni e della larghezza dei marciapiedi.
    In mancanza di ciò, potrete dire anche le vostre baggianate da illusi (come quello che dice che le strade vicino a piazza Conciliazione sembrano delle autostrade! Ma come si fa a dire una cosa così?) ma il primo passo per allargare i marciapiedi e pure per piantare dei filari di alberi e mettere delle panchine è quello di togliere le auto dalle strade, cacciandole (dove possibile) sottoterra o in edifici sopraelevati costruiti apposta.
    E quando intervenite, fatelo col cervello non con altre parti del corpo dove non batte il sole.

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  10. Il problema dell’asfalto “colato” dei marciapiedi non riguarda solo corso Vercelli, ma tutta Milano, sarebbe da abolire completamente come materiale, indecoroso e indegno!
    Poi Porta Vercellina non è altro che il vecchio nome (non piú in uso, a parte per il residuo viale omonimo) di Porta Magenta, che l’ha sostituito nel lontano 1860, pertanto direi che andrebbe usato solo quest’ultimo, abbandonando del tutto il vecchio (che equivale a dire Porta Orientale al posto di Porta Venezia!).

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