Milano | San Siro – Nuovo Stadio: addio al vecchio e benvenuto al nuovo

Ora manca solo l’ufficializzazione, ma pare che dopo anni di decisioni, ripensamenti e delocalizzazioni, il Nuovo Stadio di San Siro sarà fatto vicino al vecchio stadio.

Infatti Milan e Inter pare siano propense a procedere alla costruzione di un nuovo stadio anziché procedere alla ristrutturazione del vecchio Meazza di San Siro.

Stando alle indiscrezioni condivise da La Repubblica, il progetto è pronto ed è già arrivato il via libera del consiglio comunale alla variante al Piano Regolatore, per la realizzazione di nuove strutture sportive e ricreative e centri commerciali. 

Il Milan è ormai deciso a costruire un nuovo impianto, ristrutturare il vecchio stadio costerebbe troppo. A breve si saprà come risponderà l’Inter alla rottamazione dell’impianto varato nel 1926 per costruirne insieme uno nuovo, poche centinaia di metri più in là, probabilmente nel vecchio impianto del Trotto, sempre più convinti della nuova soluzione.

È stato il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ad accelerare per uno stadio avveniristico e moderno: un investimento di 600 milioni di euro, come quello del Real Madrid per rifare il Bernabeu.

La chiave per finanziare parte dei costi del nuovo impianto saranno i cosiddetti naming rights, i diritti sul nome. Gli studi di settore attribuiscono al nome dello stadio milanese un valore minimo di 25 milioni l’anno.

L’attuale San Siro, dunque, verrebbe demolito per fare nascere lo stadio più innovativo d’Europa, prendendo come modelli la Mercedes Benz Arena di Atlanta e il MetLife di New York.

Il nuovo stadio sarà coperto ed avrà una capienza di circa 60mila posti, con visuale ravvicinata rispetto ai 3 anelli odierni da 80mila. Prato e primo anello verrebbero realizzati al di sotto del livello del terreno, per limitare l’impatto anche sul quartiere. La capienza di 60mila spettatori rispetta i requisiti per le finali Uefa. Lo stadio avrà anche un “anello” commerciale, come oramai si fa per ogni stadio. Gli ingressi saranno separati per le due squadre, secondo il concetto modulare: skybox e parti per l’intrattenimento modellate in base a quale squadra gioca e alle esigenze di sponsor o di eventi collaterali. I lavori, una volta cominciati, dovrebbero avere una durata di 3 anni, pronto, si spera, per il 2023.

Durante i lavori le due squadre continuerebbero a giocare nel vecchio Meazza.

Le opzioni, come si è detto, sono ancora due: costruire all’interno di quello che era l’ex-ippodromo del trotto, che Snai da tempo sta cercando di vendere, posto a ridosso dello stadio e della fermata M5 San Siro Ipodromo, oppure sul versante opposto, nell’area di proprietà comunale, adesso adibita a maxi-parcheggio e vicina all’uscita della M5 San Siro Stadio. Ricordiamo che l’ex-ippodromo del trotto è sottoposto a parziale vincolo dalle belle arti, essendo un edificio inaugurato il 25 novembre del 1925. Naturalmente se lo stadio sarà costruito all’interno del vecchio Trotter, le parti “vincolate” saranno restaurate e integrate nel nuovo complesso.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

38 commenti su “Milano | San Siro – Nuovo Stadio: addio al vecchio e benvenuto al nuovo”

  1. Qualcosa non torna: “ex-ippodromo del trotto è sottoposto a parziale vincolo dalle belle arti, essendo un edificio inaugurato il 25 novembre del 1925”, mentre lo stadio di San Siro che è stato inaugurato nel 1926 lo si può abbattere così facilmente, e senza nessun vincolo? Molti giornali anti-milanesi stanno cantando vittoria troppo facilmente, considerando che a loro l’unica cosa che interessa, per invidia, è che venga abbattuto il maestoso stadio San Siro, visitato da centinaia di migliaia di turisti ogni anno, per la sua maestosità architettonica, uno dei più bei stadi del mondo insieme al Bernabeu, al Camp Nou, all’Old Trafford e all’Anfield road. Dubito che il comune dia il permesso di abbattere una struttura che è visitata da così tanti turisti ogni anno, per avere una struttura minimalista che nessun turista se la filerebbe. Per intenderci quel pullmann scoperto per i turisti che parte da piazza Duomo e fa il giro di tutta la città, passa anche da San Siro per far ammirare ai turisti esternamente l’imponenza architettonica dello stadio. Se venisse abbattuto, quel pullman non passerebbe più di lì. Poi dal fotomontaggio nella foto si vede bene che la posizione ideale per lo stadio in quella zona è dov’è attualmente San Siro, appunto, perchè le altre ipotesi sono troppo vicine alle case. Quindi la soluzione ideale è andare a ristrutturare San Siro, mantenendo la copertura e le torri con un recaddling (nelle torri si può pensare di mettere altre funzioni), e ristrutturando/abbattendo/ricostruendo a fasi successive, per consentire alle squadre di continuare a giocare, le tribune (quindi prima un lato lungo, poi l’altro, poi una curva e poi l’altra) ricostruendole/modificandole secondo i propri desiderata commerciali. Stessa cosa fatta all’Anfield road di Liverpool. La conditio sine qua non, è che comunque l’effetto finale architettonico deve mantenere la maestosità architettonica attuale, che è data principalmente dalle torri, dal terzo anello e dalla copertura. Quindi se si vuole abbattere per es. il terzo anello perchè non più necessario, lo si deve comunque sostituire/modificare con un qualcosa che ricordi la maestosità architettonica del terzo anello. La ristrutturazione/ricostruzione è l’unica cosa logica da fare, tutto il resto è invidia…

    Rispondi
  2. In realtà il Bernabeu dovrebbe costare un po’ meno di 600 milioni ed è anche più grosso…

    Comunque se se lo pagano le squadre a me va bene tutto, peccato solo se per farlo cementificano l’ex ippodromo.

    Rispondi
  3. Se vogliono costruire un nuovo stadio vicino va benissimo. Ma il Meazza è un opera architettonica di prima importanza. Come scritto prima apprezzato anche da tanti turisti. Non demolitelo per favore!! Sarebbe assurdo :-(((

    Rispondi
    • In effetti San Siro (vecchio) andrebbe tenuto e trasformato in mega centro commerciale con cinema, bowling, spazi sportivi indoor, palestra ecc ecc

      Gli alberghi e i parcheggi si possono fare sopra all’attuale parcheggio (nel caso il nuovo stadio sia al posto dell’ippodromo) o viceversa.

      Rispondi
      • il san siro del 1926 erano due tribune, non c’entra nulla con l’attuale… poi fu espanso nel 1938 e ancora per italia ’90.

        Rispondi
          • errata? non ho mai detto che siano state demolite, ho detto che lo stadio fu espanso: ovvero, delle due tribune del 1926 non rimane che la struttura portante inglobata dal “guscio” del secondo anello del 1938; da un punto di vista di vincolo, sarebbe quindi casomai l’edificio del 1938 a dover essere tutelato.

          • Altra informazione errata: ” lo stadio fu espanso: ovvero, delle due tribune del 1926 non rimane che la struttura portante inglobata dal “guscio” del secondo anello del 1938; da un punto di vista di vincolo, sarebbe quindi casomai l’edificio del 1938 a dover essere tutelato.”
            Da wikipedia:
            Nel 1955 lo stadio subì una drastica trasformazione per via del secondo ampliamento: venne realizzata una struttura portante per un secondo anello di tribune che sovrastavano, e in parte coprivano, le vecchie tribune…L’immagine architettonica dello stadio venne ammodernata dalle rampe elicoidali che permettevano l’accesso al secondo anello…

  4. ma quale mega centro commerciale! a parte che tra 10/20 anni chiuderanno quasi tutti, a causa degli acquisti on-line
    San siro deve essere ristrutturato sarebbe una follia demolirlo.

    Rispondi
  5. Tutti imprenditori, tutti fantarchitetti…

    S.Siro esiste in funzione di Milan e Inter, non il contrario. Se le due società ci stanno strette è inutile accanirsi nel tenero il vecchio impianto, sarebbe follia

    A Londra hanno rifatto Wembley, il tempio del calcio, noi possiamo rifare la Scala del calcio. Sono certo che il nuovo impianto attirerà ancora più interesse dell’attuale.

    Da milanese rimpiangerò l’attuale impianto, ma si deve guardare avanti. E poi vuoi mettere se rifacciamo S.Siro, prima che a Roma fanno quello della Roma… quanto rosicano!

    Rispondi
    • Mi sa che a Roma rosichino più per gli scudetti e le coppe vinte da Inter e Milan, che loro hanno visto solo in tv. Comunque con una città derelitta, corrotta e maleducata come Roma non c’è nemmeno partita. Quelli hanno inaugurato la linea C della metropolitana senza collegarla con le altre linee, hanno le strade distrutte e la spazzatura in ogni dove. Come possono fare in tempi rapidi uno stadio in una topaia come Tor di Valle?

      Rispondi
    • Da tifoso non me ne frega niente di avere uno stadio nuovo, il bernabeu il nou camp l old trafford sono stati ristrutturati negli anni, non vedo perché non possono farlo anche a Siro

      Rispondi
        • Mi spieghi come fai a essere milanese e juBentino allo stesso tempo? Ma non ti vergogni? Capisco se fossi di Cosenza, di Taranto o di un paesino delle Marche o del Friuli: quelli non hanno squadre. Pertanto tifano per quella più comoda (anche se scandalosa). Ma uno di Milano che ha a disposizione 2 grandi squadre come fa a essere gobbo?
          E’ vergognoso…

          Rispondi
    • Se penso a cos’era il vecchio, storico, monumentale e imperiale Wembley, e la struttura anonima,senz’anima, insignificante e grigia che è oggi, mi viene da piangere. Un errore quello londinese da non ripetere assolutamente a Milano.

      Rispondi
  6. “La chiave per finanziare parte dei costi del nuovo impianto saranno i cosiddetti naming rights, i diritti sul nome. Gli studi di settore attribuiscono al nome dello stadio milanese un valore minimo di 25 milioni l’anno.”

    Chissà come lo chiamerebbero se lo fanno sul serio (cosa su cui è lecito avere dei dubbi visto che ogni 18 mesi salta fuori una proposta diversa per lo stadio…)
    Alfa Romeo Arena? Armani Stadium? In ogni caso Meazza e San Siro spariranno dalla memoria in fretta…

    Rispondi
  7. Unico dato negativo la riduzione a 60.000 posti. Quest’anno, con una stagione da dimenticare, l’inter ha una media di 60 mila spettatori.
    Almeno 75.000, come altri stadi europei…

    Rispondi
    • In termini di spesa, la differenza tra 60 e 80.000 non è così elevata. Sicuramente con 4 o 5 partite da tutto esaurito lo si ripaga. Secondo me è un investimento remunerativo che Inter e Bbbilan possono ripagare in una decina d’anni. Forse anche meno

      Rispondi
      • Dal terzo anello si vede abbastanza bene. Sicuramente meglio che rispetto alle curve degli stadi con in mezzo la pista di atletica. Senza contare che in caso di partite di cartello, il terzo anello è pieno

        Rispondi
  8. Le condizioni per le quali sarei favorevole all’abbattimento sono due:

    – devono fare uno stadio grosso (come Wembley o Camp Nou) con almeno 85mila posti a sedere

    – devono fare uno stadio estremamente cool come quello in costruzione a Los Angeles

    Riguardo la zona sono alquanto indifferente. Certo, c’è stato l’investimento della M5, ma se usassero un’altra zona e facessero un’ulteriore linea di metro (M7)… Lo so, lo so! Sono molto megalomane, ma sembra che nessuno abbia un minimo di ambizione in questo paese…

    Rispondi
    • PS i tre anelli sono insensati, lo stadio si riempie in sparutissime occasioni e la strategia attuale è quella di creare stadi leggermente meno capienti, più moderni e con miglior visibilità. Dovete accettare che Inter e Milan non sono (almeno per adesso) Barcellona e Bayern Monaco, perché mai le società dovrebbero progettare uno stadio di 85mila spettatori?

      Rispondi
      • Non è che il duomo di Milano si abbatte perché non si riempie ogni domenica e fa il pieno solo la notte di Natale.
        Qui la strategia è chiara, i costi per ristrutturare un monumento che ha oltre 90 anni di storia li vogliono porre a carico della comunità, sempre che voglia tenerlo in piedi, e i profitti nel costruire sfruttando cubature nuove a scopi commerciali tenerseli.
        Urbanfile apri gli occhi!

        Rispondi
  9. Il Meazza attuale ha ben poco a che spartire con l’opera originale del 1926, da qui l’assenza di vincolo.
    San Siro è architettonicamente quasi irrilevante a livello di stadi europei attuali, e indietro di parecchio per quanto riguarda la questione commerciale e turistica (visite, musei ecc sono molto più sviluppati nei rinomati stadi europei).
    Ben venga il nuovo.

    Rispondi
      • Caro Anonimo, conosco Luci a San Siro e comprendo perfettamente la componente romantica e affettiva del Meazza.
        Parlando però in maniera obiettiva, non esiste alcuna continuità storica tra il progetto originale e i vari rifacimenti: ergo il Meazza non trova il suo punto di forza nella valenza architettonica.
        Il fattore sentimentale è personale e semplicemente io considero prioritaria la novità del progetto, visto che dovunque ciò è accaduto sono giunti benefici… Milano si merita uno stadio nuovo di zecca a mio avviso, purtroppo il calcio è business e come dice un altro utente San Siro esiste in funzione di Inter e Milan e non di Milano. Forse è triste ma è vero.

        Rispondi
    • Stai dando informazioni errate:
      – “Il Meazza attuale ha ben poco a che spartire con l’opera originale del 1926” il primo anello del San Siro attuale è quello del 1926, mattoni e calcestruzzo compresi quindi va vincolato
      – il Museo di San Siro è quello più visitato della città (e tra quelli calcistici più visitati d’Europa), 25mila persona al mese, 300.000 all’anno. E questi vanno a visitare il museo perchè prima vogliono vedere limponenza e la maestosità dello stadio.

      Rispondi
      • Secondo la Regione Lombardia S. Siro non figura come museo riconosciuto e coi suoi 300mila visitatori che lei cita si piazzerebbe non prima del quinto posto nella città (non al primo). La struttura originale del Ventennio non è più minimamente visibile, con la “spirale” esterna abbattuta da decenni: non mi venite a dire che le tribune in calcestruzzo del 1926 rappresentano un cimelio. Capisco l’attaccamento sentimentale, ma non scordiamo l’obiettività.

        Rispondi
      • Coi suoi 300mila visitatori da lei citati S.Siro si classificherebbe al massimo come quinto museo più visitato della città nel 2017 (secondo la Regione che non lo riconosce come museo): altro che primo posto. Inoltre, la struttura originale del Ventennio con la peculiare “spirale” è stata abbattuta decenni fa, se una tribuna in calcestruzzo rappresenta un vincolo monumentale, beh allora penso sia il caso di bloccare tutti i cantieri presenti in Italia al momento. Capisco i sentimentalismi ma qui secondo me si cade nel soggettivo.

        Rispondi
      • Coi 300mila visitatori da lei citati (mi fido circa l’affidabilità delle fonti) S. Siro sarebbe tutt’al più il sesto museo più visitato della città (fonte: Regione Lombardia, musei più visitati su base annua nel 2017). Quindi questa informazione è errata da parte sua.
        Per quanto riguarda la presunta valenza monumentale degli spalti del primo anello, penso sinceramente che si scada nel soggettivo: io non mi sento di affidare a tale struttura alcun valore storico, in quanto lo stadio non conserva la forma del progetto del Ventennio con la caratteristica spirale. Evidentemente la sovrintendenza la pensa all’incirca come me, ma comunque temo la questione sia per l’appunto soggettiva. Capisco molto di più l’attaccamento sentimentale, per quanto io non lo condivida

        Rispondi
        • Anch’io capisco la tua invidia (sentimento nobilissimo presso i greci antichi) per l’imponenza e la maestosità di San Siro, specialmente se comparata allo stadio piccolino piccolino della squadra che tifi…

          Rispondi
  10. Caro Paolo,
    grazie per la tua risposta. Per continuità architettonica intendevo il fatto che è sempre stato rinnovato e per quasi 100 anni decine di migliaia di persone hanno sognato e trovato sfogo a San Siro ogni settimana, davvero un tempio pagano. Riconosciuto dal Times come il secondo più prestigioso al mondo, ancora oggi. Un asset straordinario, converrai.
    Non convince nemmeno l’argomento finale. Lo stadio è da sempre comunale, anche tuo Paolo, e forse questo è il vero problema. Non è mai stato solo in funzione di Inter e Milan, e chi è andato a concerti leggendari, o a sentire il papa lo sa bene. Lo sa anche solo chi passa e vede i suoi cornicioni contro il cielo, con l’orgoglio di essere qui.
    Non sfugge che costa mantenerlo e i club devono fare utili con lo stadio, e li fanno, 35 milioni all’anno da ultimo. Non basta e potrebbero farne di più come altri? Va bene, ma è ancora possibile avere una visione che tiene conto anche di altro e trovare un ragionevole compromesso?

    Rispondi
    • Caro Anonimo, comprendo perfettamente le sue ragioni e in parte le condivido anche (io stesso sono stato a San Siro più volte, papa compreso). Non mi trovo d’accordo circa il concetto di continuità del rinnovamento, che io vedo più come una stratificazione (qualora presente) slegata dalla struttura precedente: ma qui credo sia soggettivo. Il punto è che il rapporto fra società sportive e comune si è andato a incrinare negli anni, non sono un esperto e non voglio dire inesattezze, ma per farla breve a Milan e Inter San Siro sta stretto (perché sì, per aziende di tale livello 35 milioni di utili sono insoddisfacenti). Credo che sia compito del comune dar voce ai cittadini che come lei, comprensibilmente, si trovano contrari all’abbattimento. Con un dialogo costruttivo, magari si giungerà a una conclusione più moderata come un ennesimo rifacimento. Io, però, troverei tale soluzione un ennesimo compromesso e un rimandare la questione rinnovamento a data da destinarsi: a mio avviso Milano deve guardare al futuro e si merita uno stadio nuovo di zecca, sui modelli tedeschi (e torinese). Capisco di essere un po’ insensibile, ma la mia posizione in merito è progressista. Trovo San Siro una risorsa quasi sprecata, visto che ho personalmente visitato il museo dello stadio e ho effettuato la visita guidata: Milano si merita di più. Buona serata.

      Rispondi
  11. no, ma scusa……
    ora che finalmente è arrivata la metro allo stadio, che fanno? Spostano lo stadio??!?
    Di questo passo vedrai che quando la M4 sarà finalmente pronta, smantelleranno Linate….!

    Rispondi

Lascia un commento